. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] sono composti i manoscritti e le edizioni del testo biblico e degli altri libri ebraici. Un'ulteriore evoluzione della già nel fenicio, anche più frequenti nell'ebraico e nell'aramaico; ma esso è stato svolto in maniera conseguente soltanto dall' ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] il fatto anche più importante del suo accoglimento nel canone biblico. Da tutti si ammette che condizione necessaria per tale che era infettata da molte forme e modi della lingua aramaica, la quale a un certo punto era sottentrata nell'uso ...
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Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] come suo continuatore è anche Maometto. Il Corano gli dà l'epiteto biblico di "amico" (khalīl) di Dio, ed in un punto (VI d. C. Essendo stato composto probabilmente in ebraico o in aramaico, si è conservato in parecchie versioni: in greco, in ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] di vista che trova le sue origini nei citati brani biblici finì rapidamente con l'imporsi, nel momento in cui si ebraico allo stesso rango di altre lingue all'interno del ramo ''aramaico'' o ''arabo'', distinto dal ramo settentrionale o ''iafetico'' o ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] Damasco.
Storia. - La prima menzione della città si ha nel passo biblico II Cronache, VIII, 4, nella forma Tadmor, che è il nome scavi in cors, sono redatte in un alfabeto derivato da quello aramaico (v. alfabeto, II, p. 377; epigrafia, XIV, p ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] rigidamente osservata ma sempre riconoscibile, in alcuni libri biblici (non soltanto nel già citato Tobia, ma anche è consentito cogliere, è stato certamente redatto in ambiente aramaico sotto l'influsso almeno formale della civiltà assiro-babilonese ...
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Con questo nome sono designati gli aderenti al principale tra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell'età precristiana e al principio dell'età cristiana. Il problema dell'origine dei Farisei è [...] sentivano tratti a considerarle egualmente obbligatorie, e amavano ricollegarle, mediante un'esegesi più o meno arbitraria, col testo biblico. Così si venne formando il sistema della legge orale accanto alla legge scritta. Coloro che seguirono questo ...
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Nome di territorio e di popolo che appaiono nei documenti cuneiformi e nella Bibbia.
La voce Kaldu (Kaldi, Kalda), secondo Fr. Delitzsch, doveva originariamente suonare Kashdu e alla lettera significare [...] nome di paese Kash-da ("la Caldea"), e oltre a ciò la voce biblica Kasdīm (Ezechiele, XXIII, 23) conduce a supporre in assiro l'esistenza, scorretta (la quale va sostituita con quella di aramaico) deve la sua origine all'erronea opinione che i ...
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Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] parola bošeth "vergogna" (cfr. baal; moloch). In aramaico, secondo il fonetismo proprio di questa lingua, troviamo v. sotto); esso penetrò anche tra gli Ebrei, e i passi biblici citati sopra si riferiscono appunto all'erezione di altari ad Astarte da ...
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TOMMASO apostolo, santo
Umberto GNOLI
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Il suo nome è dato nelle liste degli Apostoli sia presso i Vangeli sinottici, sia presso Giovanni, XI, 16; XX, 24; XXI, 2; Giovanni aggiunge al suo nome la spiegazione [...] "quello chiamato Δίδυμος", cioè gemello. Nell'ebraico biblico infatti occorre la forma tōămīm, "gemelli" (plur.), da un presunto sing. tō'ām, a cui corrisponde l'aramaico to'mā: la forma grecizzata di questo vocabolo è Θωμᾶς, che è il nome dell' ...
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geenna
geènna (o gehènna; anche gheènna) s. f. [dal lat. tardo ge(h)enna, gr. γέεννα]. – 1. Propr., nome biblico della valle di Ennom (ebr. gē Hinnōm, aramaico gê Hinnam), a sud-ovest delle porte di Gerusalemme, sede del culto del dio Moloch...
semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...