Orientalista ebreo (Glogau 1805 - Parigi 1867). Catalogò i manoscritti ebraici, aramaici e arabi della Bibliothèque Nationale di Parigi e nel 1865 fu nominato prof. di ebraico al Collège de France. Investigò [...] principalmente la filosofia giudeo-araba del Medioevo; sue opere principali sono l'edizione del testo arabo della Guida dei perplessi di Maimonide (1856-66) e gli importanti Mélanges de philosophie juive ...
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Nome ebraico di Dio. La forma del nome, che dagli Ebrei non è pronunciato, è nota da adattamenti greci (’Ιαουαί presso Clemente Alessandrino, ’Ιαβέ presso Teodoreto). La scrittura consonantica Yhw, Yh, [...] e Yw che compare sui papiri aramaici dei Giudei di Elefantina, fa supporre una pronuncia Yahō, Yā, Yō, attestata del resto anche dai nomi teofori. Il significato resta tuttora oscuro; la spiegazione biblica (Esodo 3, 14: «Io sono colui che sono») va ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] e sono in tutto simili, eccetto che per le iscrizioni che recano, ad analoghi manufatti del Vicino Oriente.
L’ aramaico, che ha somiglianze soprattutto con l’ebraico, fu una specie di lingua franca nell’Oriente antico, finché l’espansione degli ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] caratteri ebraici, conformandosi all’uso semitico (omissione delle vocali), per le molte parole derivate dall’ebraico e dall’aramaico, mentre adotta con poche eccezioni un sistema fonetico di modello europeo (con indicazione di consonanti e di vocali ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] (Eliah ha-Levi, Obadia Sforno) si formano studiosi anche in Italia, mentre la parentela linguistica viene estesa al caldeo (aramaico giudaico) e al siriaco. Tali lingue sono del resto già insegnate in diverse università europee, tra cui Roma, Bologna ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] da scienziati e pseudo-scienziati. Secondo il Diringer la brāhmī si formò nel secolo VIII o VII a. C. dall'alfabeto antico aramaico. Le scritture indiane si possono dividere in sei gruppi principali: 1. scritture arcaiche (fino al IV sec. d. C.); 2 ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] , ma piuttosto riecheggiò tendenze egittizzanti largamente diffuse in Fenicia e alcuni temi della grande arte dei centri neohittiti e aramaici. La caduta di Samaria nel 721 a.C. e l’instaurazione di un governo provinciale assiro nell’antico regno ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] d’Etiopia); attualmente è rappresentata dall’arabo, dall’ebraico, lingua ufficiale d’Israele, e da alcuni dialetti neo-aramaici in Siria, Iraq, Iran e Armenia.
L’area iranica comprende: il persiano con numerosi dialetti, lingua ufficiale dell ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] di lingua accadica nel Vicino Oriente segnò l'inizio del suo inarrestabile declino. Nel periodo tardobabilonese, i dialetti aramaici erano divenuti la lingua parlata più diffusa in Mesopotamia, sostituendo l'accadico e, con l'adozione dell'alfabeto ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...