MEYER, Eduard
Arnaldo Momigliano
Storico tedesco, nato ad Amburgo il 25 gennaio 1855. Dottore in filologia nel 1875, precettore dei figli del console generale britannico a Costantinopoli negli anni [...] delle più importanti scoperte gli davano occasione a interi libri, come la scoperta dei monumenti hittiti, dei papiri aramaici di Elefantina, delle Elleniche Ossirinchie, che egli riteneva, per errore, di Teopompo (Reich und Cultur der Chetiter ...
Leggi Tutto
Vedi SIRIANA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SIRIANA, Arte
P. Matthiae
SIRIANA, Arte (v. vol. VII, p. 346). – L’intensificazione dell'esplorazione archeologica in diverse aree della Siria, soprattutto [...] dell'arte neosiriana dell'Età del Ferro.
Un importante complemento alla classificazione cronologica dell'arte monumentale dei principati luvî e aramaici della Siria tra il X e l'VIII sec. a.C. è costituito negli ultimi due decennî dalle analisi ...
Leggi Tutto
STEUCO (Stucchi), Guido
Vincenzo Lavenia
STEUCO (Stucchi), Guido (in religione Agostino). – Secondo i riferimenti autobiografici disseminati nelle opere, nacque tra il 1497 e il 1498 a Gubbio, allora [...] veneziano. Della loro custodia fu incaricato Steuco, che così ebbe l’occasione di maneggiare manoscritti ebraici, greci, aramaici, arabi, armeni, perfezionando le proprie indagini sul testo biblico.
Da questa esperienza scaturì la prima opera a ...
Leggi Tutto
Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] da scienziati e pseudo-scienziati. Secondo il Diringer la brāhmī si formò nel secolo VIII o VII a. C. dall'alfabeto antico aramaico. Le scritture indiane si possono dividere in sei gruppi principali: 1. scritture arcaiche (fino al IV sec. d. C.); 2 ...
Leggi Tutto
Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] .
Il romanzo di Aḥīqār, nella forma più antica che ci è consentito cogliere, è stato certamente redatto in ambiente aramaico sotto l'influsso almeno formale della civiltà assiro-babilonese, il quale si rispecchia nella forma dei nomi proprî (Aḥyaqar ...
Leggi Tutto
GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] sia negli intagli in questione sia nelle formule dei papiri magici; tanto il tardo egiziano, quanto i dialetti aramaici possono avere contribuito alla loro formazione. Sembra che il potere magico attribuito a tali parole risiedesse soprattutto nel ...
Leggi Tutto
Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] capacità
I nomi dei pesi e delle misure di capacità ne indicano l'origine: raṭl, il peso più corrente, è una forma aramaica dal greco litron; qinṭār (100 raṭl ) nasce dal latino centenarius; qafīz è il nome persiano di una misura di capacità; il mudd ...
Leggi Tutto
ANATOLICA, Arte ( v. vol. I, p. 343 e s 1970, p. 41, s.v. Anatolia)
P. E. Pecorella
È frequente l'impiego, in luogo di arte a., del termine «arte ittita» nel tentativo di far rientrare in quest'ambito [...] dei moduli iconografici e stilistici che si sono sviluppati in questa area di forti interrelazioni tra filoni culturali diversi quali quelli aramaici, fenici e assiri. Non si tratta quindi di una «rinascita» ittita più o meno larvata ma di una nuova ...
Leggi Tutto
La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo orientalizzante
Antonio Giuliano
Il periodo orientalizzante
Il periodo orientalizzante rappresenta il momento di acquisizione, da parte delle popolazioni [...] Siria e della Palestina e a Ci-pro. Greci e Fenici diffondevano, con la navigazione, motivi assiri, babilonesi, urartei, aramaici, hittiti, siro-fenici.
Il problema dei rapporti artistici tra la Grecia e l’Oriente non può certo prescindere dalle ...
Leggi Tutto
Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] (Eliah ha-Levi, Obadia Sforno) si formano studiosi anche in Italia, mentre la parentela linguistica viene estesa al caldeo (aramaico giudaico) e al siriaco. Tali lingue sono del resto già insegnate in diverse università europee, tra cui Roma, Bologna ...
Leggi Tutto
aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...