MUNK, Salomon
Umberto Cassuto
Orientalista, nato a Gross-Glogau il 14 marzo 1803, morto a Parigi il 5 febbraio 1867. Studiò a Berlino, a Bonn e a Parigi, dove si stabilì, e dove ottenne nel 1838 il [...] modesto ufficio di catalogatore dei manoscritti ebraici, aramaici e arabi della Bibliothèque Nationale. Contemporaneamente, nonostante gravissime difficoltà economiche, si dedicava con ardore al lavoro scientifico originale, che non interruppe né ...
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Assurnasirpal
Nome di due re assiri.
A. I (1049-1031 a.C.) è mal documentato; ma gli viene attribuito l’«obelisco bianco».
A. II (883-859 a.C.), con una serie di campagne annuali, riuscì a ricompattare [...] il controllo sul territorio tradizionale dell’Assiria, tra Eufrate e monti Zagros, eliminando i piccoli regni aramaici che vi si erano installati due secoli prima e fondando una serie di province; in seguito condusse anche una spedizione sul ...
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I Figlio di Ariamne, nacque circa il 403 a. C., e fu dinasta della Cappadocia al tempo del re di Persia Artaserse Oco (358-337 a. C.), al quale mandò aiuti contro l'Egitto. Il suo dominio sulla Cappadocia [...] risulta da monete di Gaziura col nome Ariorath in caratteri aramaici. Alessandro Magno, occupata parte della Cappadocia, vi lasciò come satrapo il persiano Sabicta, presto scacciato da Ariarate. Nella divisione del 323 a. C. la Cappadocia fu ...
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LIDZBARSKI, Mark
Giorgio Levi Della Vida
Semitista, nato a Plock (a quel tempo sotto la Russia) il 7 gennaio 1868, morto a Gottinga il 13 novembre 1928. Dopo una giovinezza travagliata, in cui si compì [...] . Epigraphik, Weimar 1898; Ephem. f. sem. Epigr., I-III, Giessen 1903-1915, ecc.) e dei dialetti aramaici: catalogo dei manoscritti neo-aramaici di Berlino (1896) e soprattutto edizioni e traduzioni di scritti dei Mandei; la sua tesi dell'origine ...
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Cilicia
Antica regione dell’Anatolia sudorientale, attualmente integrata nella Repubblica Turca: il toponimo latino C. è un adattamento del nome gr. Kilikia, a sua volta derivato dal toponimo assiro [...] orientale ( gr. Kilikia pedias, lat. C. campestris). In età preclassica fu abitata da popolazioni anatoliche miste forse ad Aramaici e Fenici. Sotto l’impero persiano la C. fu apparentemente governata da re locali tributari, che portavano il titolo ...
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ARAMAICA, Arte
G. Garbini
La popolazione semitica degli Aramei, della cui presenza nelle regioni limitrofe del deserto arabo-siriano si hanno tracce risalenti alla seconda metà del III millennio a. [...] 'avvento di Ashshur-dān II (932-910); con la ripresa della potenza assira all'inizio del IX sec., i piccoli stati aramaici furono costretti ad una lotta difensiva, che si concluse in Mesopotamia nell'856 con l'eliminazione dello stato di Bīt Adīni da ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] e sono in tutto simili, eccetto che per le iscrizioni che recano, ad analoghi manufatti del Vicino Oriente.
L’ aramaico, che ha somiglianze soprattutto con l’ebraico, fu una specie di lingua franca nell’Oriente antico, finché l’espansione degli ...
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GUIDI, Ignazio
Insigne orientalista italiano, nato a Roma il 31 luglio 1844, vivente. Studiò nell'università romana, ma dovette a sé stesso la conoscenza del metodo scientifico nell'orientalismo, assai [...] del siriaco (come più tardi, anche per mezzo di ecclesiastici orientali, indagò la grammatica e il lessico dei dialetti aramaici e dell'amarico). Dapprima (1873-76) custode del gabinetto numismatico dei Musei Vaticani (ufficio nel quale ebbe campo di ...
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. Vocabolo arabo significante Dio (inteso come il Dio unico, il Dio del monoteismo) e, con l'islamismo, penetrato presso tutti i popoli musulmani; esso è parimenti usato da cristiani ed ebrei di lingua [...] dio all'infuori di Dio, Maometto è l'inviato di Dio".
Ilāh corrisponde all'ebraico 'ĕlōāh \ebraico\, all'aramaico biblico 'ĕlāh \aramaico\, al siriaco allāhā (ove il raddoppiamento della l è un fenomeno: secondario dovuto al desiderio di dare maggior ...
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SIRI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giuseppe FURLANI
Giuseppe RICCIOTTI
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La parola Siri è talvolta usata a indicare la popolazione della Siria dopo la conquista araba e l'islamizzazione del paese, sino [...] siriaca. Una certa originalità la letteratura siriaca può vantare soltanto per i primi secoli dell'era volgare, quando l'aramaismo era ancora vigoroso in Mesopotamia e aveva dietro di sé parecchi secoli di potenza politica e di prestigio letterario ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...