David
Re del regno d’Israele (1000 ca.-960 a.C., secondo la tradizione biblica). Non si hanno dati coevi né resti archeologici a lui attribuibili, e la sua figura storica è molto dubbia; ma la «casa [...] di D.» compare già in un’epigrafe aramaica del 9° sec. a.C. Nel racconto biblico D. era un pastorello, quindi scudiero del re Saul, poi capobanda che si costituì un potere nel Sud (Giuda) sotto protezione filistea. Alla morte di Saul venne accettato ...
Leggi Tutto
Ḥamāh (ebr. Ḥămāt) Città della Siria occidentale, bagnata dall’Oronte. Capoluogo del distretto omonimo (8883 km2 con 1.524.000 ab. nel 2008). Il clima è caldo-umido, trovandosi la città in una depressione, [...] incassata tra alte colline. È mercato di una ricca regione agricola, con industrie di trasformazione e tessili.
Fu città aramaica e ittita; centro di un piccolo Stato indipendente (10°-8° sec. a.C.), nel 720 a.C. fu definitivamente conquistata e ...
Leggi Tutto
(od Orroene; gr. ᾿Οσροηνή od ᾿Ορροηνή) Regione e Stato del Vicino Oriente antico, tra le montagne del Tauro e i fiumi Khabur ed Eufrate, con capitale Ūrhāy (Edessa). Dapprima provincia dello Stato seleucide, [...] poi autonomo (dal 137 a.C.) regno. Vi governò una dinastia di origine araba e fortemente aramaizzata, espressione di una reazione aramaica all’ellenismo, per cui l’O. divenne centro d’irradiazione della lingua nazionale siriaca. Tra il 1° sec. a.C. e ...
Leggi Tutto
Regione della Mesopotamia, compresa tra i corsi dello Zab superiore e dello Zab inferiore, affluenti di sinistra del Tigri. Capitale Arbela (v.), odierna Irbil. Nel sec. I d. C. l'Adiabene fu retta da [...] d. C.), dove fu sepolta in un grandioso mausoleo, probabilmente lo stesso che ora è detto "le tombe dei re" (iscrizione aramaica in Corpus inscr. semit., II, 156). A Monobazo successero i figli Izate (iranico Yazata) e Monobazo II. Nel 116 l'Adiabene ...
Leggi Tutto
Storico delle religioni semitiche, nato a Sophienhof presso Kiel il 26 settembre 1847 da antica famiglia comitale, morto a Berlino il 6 febbraio 1926; professore di scienza dell'Antico Testamento nelle [...] Berlino (1900).
La maggiore e più importante parte dei suoi numerosi scritti è rivolta allo studio delle religioni fenicia e aramaica nei loro rapporti con la religione ebraica: in questo campo l'attività del B. diede risultati di capitale importanza ...
Leggi Tutto
Nome di una setta gnostica (v. gnosticismo) fiorita nel sec. II-III. La sua speculazione moveva da un grande Eone femminile, quem Barbelon nominant (Ireneo, Adv. haer., I, 29 segg.; Plutarco, De Is. et [...] Osir., 2).
Quanto al termine Barbelon, di derivazione indubbiamente ebraica (o aramaica), alcuni lo ritengono composto da bĕ'arba‛'el //ebraico// col significato nel 4 è Dio; altri invece lo riavvicinano alla composizione bar ba‛al [ovvero bar ba‛ ...
Leggi Tutto
Ebraista ed esegeta (Brody, Leopoli, 1881 - Roma 1956). Mutò il cognome Zoller in Zolli nel 1934 e assunse il nome Eugenio all'atto della sua conversione al cattolicesimo nel 1945. Nel 1922 aveva assunto [...] lingue semitiche nell'univ. di Roma (1945-51); inoltre, dal 1946 al 1955, insegnò lingua e letteratura ebraica e aramaica postbiblica nel Pontificio istituto biblico. Tra le sue opere: Israele (1935); Il Nazareno (1938); L'educazione presso gli Ebrei ...
Leggi Tutto
Tell Halaf
(o Guzana) Importante sito archeologico nella Gezira siriana, presso le foci del Khabur. Sito eponimo di una cultura preistorica di carattere agro-pastorale, diffusa nel periodo 5500-4500 [...] verso l’850, pur conservando una parziale autonomia (con il re Hadad-yis’i, di cui resta un’iscrizione bilingue assiro-aramaica); fu infine (8° sec. a.C.) sede di un governatore assiro. Gli scavi hanno rivelato la pianta ortogonale della città, con ...
Leggi Tutto
. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] ha. Nelle iscrizioni dei Nabatei (v.; e v. alfabeto, e aramei; dal sec. III a. C. al III d. C. circa) sebbene scritte in aramaico, affiora l'arabo; appare, p. es., in una di esse datata del 267 d. C., l'uso dell'articolo al, come esso appare anche ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] abbaside un luogo d'esercizio di medici stimati e un centro di tradizione erudita della medicina greca in lingua siro-aramaica. Un legame diretto porta poi da Jundishapur a Baghdad: i medici di Jundishapur, dopo la fondazione di Baghdad, capitale del ...
Leggi Tutto
aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...