KHARĀǴ
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che, per trafila aramaica, risale probabilmente al greco χορηψία e che nel diritto musulmano indica l'imposta fondiaria annua sui terreni conquistati dai [...] musulmani sugl'infedeli fuori d'Arabia. Dapprima, come gizyah (v.), designò qualunque specie di tributo imposto agl'infedeli; ma verso la metà del sec. II èg. (VIII d. C.) prevalse la sua limitazione all'imposta ...
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Re (seconda metà del sec. 8º a. C.) della città aramaica di Hamān, in Siria. Dopo aver usurpato il trono, riunì sotto di sé lo stato di Hamān e quello del Lu῾ash. L'accresciuta potenza di Hamān provocò [...] contro Z. una coalizione di stati aramaici, promossa da Bar-Hadad III di Damasco. Z. fu assediato nella città di Hazrak, ma riuscì a sconfiggere i suoi avversarî. Un'iscrizione trovata ad Afis celebra la vittoria di Zakir. ...
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Vocabolo arabo d'origine aramaica, che significa lavoratore della terra; e appunto in questo senso di contadino proletario il vocabolo è entrato nell'uso della letteratura geografica e sociologica europea, [...] dal principio del secolo scorso, per quel che riguarda l'Egitto e la Palestina. Gli Europei in Egitto fanno il femminile "fellahina" (in arabo fallāḥah) ...
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Nome arabo, d'origine aramaica, d'una misura agraria di superficie, che, con valori oscillanti secondo i tempi e i luoghi, fu ed è in uso nei paesi orientali di lingua araba: Egitto, Palestina e Siria, [...] Mesopotamia. In Egitto la sua misura venne stabilita (decreto khediviale 13 gennaio 1889, legge n. 9 del 26 settembre 1914) in 4200,83 mq., corrispondenti a 3331/3 qaṣabah quadrate; si suddivide in 24 ...
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Orientalista (Aarlanderveen 1882 - Leida 1939). Si occupò di letteratura siriaca e aramaica, ma soprattutto di arabo e di storia della religione e del pensiero musulmano. Tra le sue opere: Handbook of [...] early muhammedan tradition (1927); The muslim creed. Its genesis and historical development (1932); La pensée de Ghazzālī (post., 1940) ...
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IOTAPIANO
M. Floriani Squarciapino
(Marcus Furius Rufus Iotapianus). − Imperatore romano. Forse di madre aramaica, si diceva (Aur. Vittore, xxix, 2) discendente di Alessandro; è incerto se di Alessandro [...] Magno o Severo Alessandro. Si ribellò in Siria contro Filippo l'Arabo (248 d. C.) e si fece proclamare imperatore in Siria (o in Cappadocia). Cadde e morì decapitato con la salita al trono di Decio (249). ...
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Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), proprio degli ordini benedettini e delle loro varie ramificazioni. Il nome deriva dalla parola aramaica ābā, (➔ abba) intesa come «padre». ...
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Ebraista (Monaco di Baviera 1874 - Königsberg 1933), figlio di Joseph; rabbino di Königsberg dal 1899 e prof. onorario di letteratura neoebraica e aramaica nell'univ. della stessa città dal 1924. Tra le [...] sue opere: Analekten zur Textkritik des Alten Testaments (2 voll., 1895-1922); Zur althebräischen Strophik (1896); alcuni commenti biblici ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] e sono in tutto simili, eccetto che per le iscrizioni che recano, ad analoghi manufatti del Vicino Oriente.
L’ aramaico, che ha somiglianze soprattutto con l’ebraico, fu una specie di lingua franca nell’Oriente antico, finché l’espansione degli ...
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PERLES, Felix
Umberto Cassuto
Orientalista, nato a Monaco di Baviera il 18 marzo 1874, dal 1899 rabbino a Königsberg, ivi dal 1924 professore onorario di letteratura neoebraica e aramaica nell'università, [...] morto il 15 ottobre 1933.
Si debbono a lui numerose opere nel campo della scienza biblica e della storia delle religioni (da ricordarsi in particolare: Analekten zur Textkritik des Alten Testaments, I, ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...