Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] dei principi: i Medici (dalle loro raccolte è nata la B. Laurenziana di Firenze), Visconti, Sforza, Malatesta, Estensi, Gonzaga, Aragonesi, duchi di Montefeltro. Emerse su tutte la B. Vaticana, fondata da Niccolò V, accresciuta da Sisto IV e Sisto V ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] la dorsale adriatica, che divenne il principale asse di comunicazione nord-sud e che rimase vitale anche nei periodi angioino e aragonese.
La dinastia sveva proseguì con l’erede di Federico II, Corrado IV, ma alla morte di questi (1254) l’adesione ...
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GUAZZALOTTI, Andrea
Lucia Simonato
Nacque probabilmente a Prato da Filippo di Andrea intorno al 1435, come si ricava da una portata al Catasto del 1480 in cui risulta avere quarantacinque anni (Guasti, [...] è stato ancora chiarito dove il G. avesse imparato a fondere. Questa prima opera tradisce però una diretta conoscenza degli esemplari aragonesi di Antonio di Puccio Pisano, detto il Pisanello, e della produzione di Matteo de' Pasti. Nel rovescio il G ...
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MELFI
P.F. Pistilli
(Melfia, Melphia nei docc. medievali)
Cittadina della Basilicata (prov. Potenza), M. sorge sulle propaggini settentrionali del massiccio vulcanico del Vulture, in posizione dominante [...] di M. e i suoi monumenti medievali contenuti nel circuito difensivo angioino e aragonese, ancora per lunghi tratti conservato. Le mura angioino-aragonesi avevano sostituito la cinta di età federiciana, ricordata da un'iscrizione un tempo murata ...
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DESTORRENTS, Ramon
G. Coll i Rosell
Pittore barcellonese documentato dal 1351 al 1385.Nel marzo del 1351 D. risulta aver percepito 9 libbre e 3 soldi per la decorazione di un salterio per il re Pietro [...] Nac. de Arte Antiga); l'iconografia con S. Anna e la Vergine, così come la presenza delle insegne reali catalano-aragonesi e degli emblemi di tre delle spose di Pietro III (Maria di Navarra, Eleonora di Portogallo, Eleonora di Sicilia) ne confermano ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] su queste fonti, allora tra le più usate negli studi storici e filologici. G. è ricordato nelle Cedole della Tesoreria aragonese nel dicembre del 1489 quando da Napoli è inviato a Mola (Formia) e Gaeta per esaminare "certa anticaglia" (Percopo, p ...
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BARCELLONA
J. Yarza Luaces
(lat. Barcino; catalano Barcelona)
Città della Spagna nordorientale affacciata sul Mediterraneo, capoluogo della Catalogna. B. ebbe notevole importanza nel Medioevo, soprattutto [...] quel momento risale il magnifico salone detto del Tinell, coperto da archi-diaframma, elementi molto comuni nell'architettura catalana e aragonese religiosa e civile (Adroer i Tasis, 1978).L'architetto reale Bertrán Riquer (in carica dal 1294 al 1316 ...
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Luciano Marchetti
L’Aquila
Tornare a volare
La ricostruzione dell’Aquila
di Luciano Marchetti
6 aprile
Oltre 25.000 persone prendono parte a quattro lunghi cortei con fiaccolata che attraversano le poche [...] in battaglia, cadde in mano degli Aquilani e morì dopo tre giorni. A questo episodio seguirono ulteriori lotte tra Angioini e Aragonesi, durante le quali la città parteggiò per i primi, con la conseguenza che Alfonso d’Aragona la taglieggiò duramente ...
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AQUILA
F. Panvini Rosati
L'a. aveva avuto straordinaria importanza nella mitologia e nell'arte del mondo antico, orientale, greco e romano; era stata infatti considerata uccello divino e, in quanto [...] e Manfredi. Lo stesso tipo di a., coronata o senza corona, si trova sui pierreali d'oro battuti dai sovrani aragonesi, dopo la cacciata degli Angioini e l'occupazione della Sicilia. Nell'Italia settentrionale l'a. ad ali aperte con testa volta ...
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ARCUCCIO, Angiolillo
Oreste Ferrari
Nato probabilmente a Napoli nel quarto decennio del sec. XV; una prima notizia della sua attività pittorica si ricava da un atto notarile del 14 giugno 1464 (cfr. [...] , dallo stesso Filangieri e dal Bresciani) fanno cenno al pittore, per il periodo che va dal 1467 al 1492. Per la corte aragonese l'A. eseguì ad affresco figure di angeli nella volta della Torre del Mare di Castelnuovo (1467) ed altre decorazioni nel ...
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aragonese
aragonése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Aragona, regione storica della Spagna nordorient.; del regno d’Aragona, di un sovrano di Aragona: la dominazione a. a Napoli; Biblioteca a., celebre biblioteca, costituita a Napoli con una...
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...