Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. [...] Con l’accrescersi della potenza spagnola si ebbero moltissime monete italiane con il nome e valore di un r., mezzo r., e la moneta con il valore di 8 r., cioè di uno scudo spagnolo, detta appunto pezza ...
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Ecclesiastico (Epila, Aragona, 1441 - Saragozza 1485); canonico regolare (1476) a Saragozza, fu il primo inquisitore d'Aragona con il domenicano Gaspar Inglar quando Ferdinando il Cattolico vi creò il [...] tribunale del Santo Oficio (1484); l'istituzione fu ritenuta dagli Aragonesi lesiva della propria libertà e alcuni ebrei, accusando P. di crudeltà, lo uccisero provocando una reazione popolare e la condanna a morte dei principali responsabili dell' ...
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ZURITA y CASTRO, Jerónimo
Nicola Nicolini
Erudito, nato a Saragozza nel 1512, morto nel 1580. Gentiluomo di camera (1530) di Carlo V, poi segretario dell'Inquisizione madrilena, fu, infine, il primo [...] 1579 e 1585; e ristampati più volte dal 1610 in poi. Egli fu il primo ad applicare la concezione umanistica alla storia aragonese; e anzi segnò sulla storiografia italiana del sec. XV, cui va ricondotto, un sensibile progresso, in quanto trasportò la ...
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CALVO (Calvi), Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nella seconda metà del sec. XV, unico figlio maschio di Eliano, membro di una potente famiglia genovese di nobiltà guelfa che, in [...] per lui 6 galee genovesi; il prozio Giacomo, nella battaglia di Ponza del 1435, aveva condotto alla vittoria contro gli Aragonesi la nave da lui stesso capitanata; il padre Eliano, infine, rese pubblico il testamento della regina Giovanna II di ...
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COPPOLA, Luise
Franca Petrucci
Mercante napoletano, di famiglia originaria di Scala nell'Amalfitano, fu attivo dal quarto decennio del sec. XV.
Doveva essere ancora piuttosto giovane quando nell'ottobre [...] e Renato d'Angiò, Lanciano 1908, p. 155; I. Schiappoli, Ilconte di Sarno, in Arch. stor. per le prov. napol., n. s., XXII (1936), pp. 17-20, 31-39; Id., La marina degli Aragonesi di Napoli, ibid., XXVI (1940), p. 63; XXVII (1941), pp. 12, 20, 28. ...
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CASASSAGIA, Bartolomeo
Renato Pastore
Nato probabilmente in Catalogna, come lo zio, il barcellonese Antonio Cariteo, in data imprecisata, il C. partecipò nel primo decennio del Cinquecento al revival [...] della cultura catalana a Napoli, espresso dai circoli culturali aragonesi, e legò il suo nome al primo capitolo degli studi di filologia romanza in Italia.
Le uniche notizie puntuali che lo riguardano si esauriscono infatti nella conservazione delle ...
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Figlio (Napoli 1448 - Messina 1495) di Ferdinando I, nominato principe di Capua dall'avo Alfonso I, ebbe il titolo di duca di Calabria quando il padre divenne re (1458); acquistò, dalla giovinezza, fama [...] a Ludovico il Moro (secondo i propositi di Ferdinando I) a Gian Galeazzo Sforza; ciò portò a un'intromissione degli Aragonesi nelle vicende interne dello stato milanese, e alla richiesta di aiuto di Ludovico a Carlo VIII di Francia. Paventando l ...
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Figlio terzogenito di Pietro III, poi I di Sicilia, e di Costanza, figlia del re Manfredi svevo, nacque nel 1272, e andò la prima volta in Sicilia ancora fanciullo, nell'aprile 1283, con la madre e il [...] 1882; E. Finke, Acta aragonensia. Quellen aus der diplomatischen Korrespondenz, ecc., Berlino 1908; G. La Mantia, Codice diplomatico dei re aragonesi di Sicilia, I, Palermo 1917; R. Caggese, Roberto d'Angiò e i suoi tempi, I, Firenze 1922; II, 1931 ...
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baróni, congiura dei Cospirazione dei più importanti baroni e funzionari del Regno di Napoli contro il re Ferdinando d’Aragona, deciso a stroncarne la prepotenza (maggio-giugno 1485). I congiurati, che [...] il ritorno al trono degli Angiò, ottennero l’appoggio di papa Innocenzo VIII, di Genova e Venezia, mentre gli Aragonesi erano sostenuti da Milano e Firenze. Vincitore nella battaglia di Montorio (17 maggio 1486), Ferdinando promise il perdono ai ...
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ADORNO, Agostino
Giuseppe Oreste
Figlio di Raffaele e di Violante di Giacomo Giustiniani Longo, visse lungo tempo nei suoi feudi, essendo fuoruscito da Genova durante il dominio dei Fregoso, dei Francesi [...] e dei Milanesi: nel 1474 militava al servizio degli Aragonesi. Ucciso Giangaleazzo Sforza nel 1476, si unì agli altri Adorno e al procugino Prospero, ma, caduto questo, dovette ancora lasciare Genova. Nel 1488 col fratello Giovanni, col quale ...
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aragonese
aragonése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Aragona, regione storica della Spagna nordorient.; del regno d’Aragona, di un sovrano di Aragona: la dominazione a. a Napoli; Biblioteca a., celebre biblioteca, costituita a Napoli con una...
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...