BORGIA, Goffredo
Gaspare De Caro
Nacque a Roma nel 1481. Sua madre era Vannozza Catanei; qualche dubbio rimane invece sul padre: il B. fu infatti legittimato da papa Alessandro VI il 6 ag. 1493; ma [...] verso il più ambizioso dei progetti borgiani, già nutrito da Callisto III, quello di portare la famiglia sul trono degli Aragonesi di Napoli: quanto a Ferrante, egli era troppo interessato alla pace con lo Stato ecclesiastico per insistere nelle sue ...
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GAGLIOFFI, Costantino
Franco Pignatti
Nacque presumibilmente all'Aquila verso la metà del sec. XV, da Antonio Battista e da Pasqua di Pietruccio di Bonomo del Corbaro; era il primo di sette fratelli, [...] il 13 luglio 1493 il capitano della città confiscò tutti i beni della famiglia, sulla quale si era abbattuta la vendetta degli Aragonesi. Nel 1495 il G. era con certezza morto, dato che non si ha notizia della sua liberazione al momento dell'ingresso ...
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ACAIA (Acaya), Gian Giacomo dell'
Sergio Bertelli
Nacque agli inizi del sec. XVI, a Segine (odierna Acaia, frazione di Vernole in provincia di Lecce), dal barone Alfonso e da Maria Francone.
Alfonso, [...] 1714, devastò il paese, dove attualmente l'unico edificio ancora notevole è il castello, di forme in parte gotico-aragonesi.
Affermatosi valente architetto militare, l'A. fu incaricato della costruzione del castello e dei bastioni della cinta muraria ...
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ANTONIO di Chelino da Pisa
Luisa Mortari
Operoso alla metà del sec. XV, è citato fra gli scultori rinomati del tempo, nel Trattato di Architettura del Filarete, risalente agli anni 1460-1464. Insieme [...] putti con ghirlande, due amorini, centauressa e vela; e, sulla porta del castello, i due geni sostenenti le armi aragonesi. Sculture tutte dove il tratto è vigoroso, l'intaglio lieve, i volti pensosi, i putti vivacissimi rispetto alle parti supposte ...
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Giacomo II (Iacomo) re d'Aragona
Pietro Palumbo
Secondogenito di Pietro III e di Costanza figlia di Manfredi, nacque verso il 1264 e alla morte del padre divenne re di Sicilia (1286), mentre il fratello [...] lotta contro gli Arabi, negli affari di Castiglia e nell'Oriente mediterraneo. Morì a Barcellona nel 1327.
Il sovrano aragonese, soprannominato il Giusto, lasciò buona fama (" fu savio e valoroso signore, e di grandi opere e imprese ", G. Villani ...
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ARAGONA, Eufemia d'
Francesco Giunta
Figlia di Pietro II di Sicilia, durante la minore età del fratello Federico, ebbe assegnata nel novembre 1355 dai baroni e dalle università del Regno nell'assemblea [...] diplomatico di Federico III d'Aragona,I,Palermo 1885, nn. XXIX, XXXVII, CXXIV, CCI, CCXIVI, CCXVIL, CCXIXL CCXX, CCXXIII, pp. 18 s., 22-24, 97 s., 176-178, 188 s., 190-197; F. Giunta, Aragonesi e Catalani nel Mediterraneo,I,Palermo 1953, pp. 72-88. ...
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Comune dell’Abruzzo (34,36 km2 con 119.862 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 4 m s.l.m., sulla costa adriatica, ai due lati della foce, canalizzata e adibita a porto, del fiume Pescara [...] da Ladislao I re di Napoli (1409). Nel 15° sec. fu al centro delle lotte di successione fra Angioini e Aragonesi (la conquistò Alfonso I nel 1442) e divenne feudo degli Ávalos, che ottennero il titolo marchionale nel 1528. Le vicende successive ...
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MEDICI, Lorenzo de', detto il Magnifico
Giovanni Battista Picotti
Nacque il 1° gennaio 1449 (1448 stile fiorentino) da Piero di Cosimo de' Medici e da Lucrezia Tornabuoni. Dalla madre, donna colta e [...] e di pace. E, se è ardimento lasciare la città turbatissima e già minacciosa alla Signoria, l'accoglienza che a Napoli i principi aragonesi e la folla hanno fatto a L., ne rafforza l'autorità. Quando egli ritorna con i preliminari di un accordo, il ...
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Città capoluogo di provincia nella Calabria. È posta a circa 9 km. di distanza in linea d'aria dal Mare Ionio, su di una grande rupe che due profonde e strette valli di erosione (percorse da due esigui [...] corse pericolo di essere altre volte infeudata a diversi spagnoli; ma si difese onorevolmente. E, viva com'era la memoria degli Aragonesi, nel 1528 respinse Simone dei Teobaldi, inviato dal Lautrec. Ma il ceto medio s'impoverì e fu sopraffatto da un ...
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VESPUCCI
Claudia Tripodi
– Le origini dei Vespucci – provenienti da Peretola (nel contado fiorentino) e inurbatisi forse alla fine del Duecento nel ‘popolo’ (cioè nella parrocchia) di S. Lucia d’Ognissanti [...] fu incluso tra i nemici del regime e imprigionato nel carcere delle Stinche. Fu certo il legame stretto con gli Aragonesi – presso i quali si era recato almeno due volte come rappresentante dello Stato (Amerigo Vespucci, 1991, p. 71; Tripodi, 2018 ...
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aragonese
aragonése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Aragona, regione storica della Spagna nordorient.; del regno d’Aragona, di un sovrano di Aragona: la dominazione a. a Napoli; Biblioteca a., celebre biblioteca, costituita a Napoli con una...
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...