Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] , con Girolamo Donato e altri dotti, con i quali si avviò allo studio della filosofia aristotelica e dei suoi commentatori greci, arabi e latini. Lasciata Padova per Pavia (1482), dove coltivò, con la filosofia, il greco, nel 1484 era a Firenze ed ...
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turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] il Qutadghu Bilik («La scienza che dà la felicità»), trattato gnomico-didattico sull’arte del regnare, composto nella metrica quantitativa arabo-persiana da un certo Yūsuf, ministro del sultano di Kashgar. La lingua di questa e di qualche altra opera ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] W. Johnson, ed. by J.E. Goehring, J.A. Timbie, Washington 2007, pp. 3-24.
12 Sulla cosiddetta Storia dei patriarchi in arabo si vedano le edizioni della vulgata: History of the Patriarchs of the Coptic Church of Alexandria, ed. B. Evetts, Paris 1904 ...
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Storiografia e società
Giuseppe Galasso
Origini ed età antica
La formazione, la conservazione, la trasmissione, l'aggiornamento della memoria storica sono aspetti - distinti fra loro solo nel corso [...] e 6 laici, e di questi 6 solo uno latino, 4 bizantini e uno arabo, mentre dei 34 un po' più di un quarto (9) aveva scritto in greco, 22 in latino, uno in anglosassone, uno in arabo e uno in lingua slava; e che gli scrittori europei erano tutti ...
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Gran Bretagna
Stato dell’Europa nordoccid., la cui denominazione ufficiale è Regno Unito di G.B. e Irlanda del Nord, formato interamente da isole: la G.B. (la più vasta), una serie di isole minori (Shetland, [...] a stipulare un trattato che conferiva all’Irlanda meridionale lo statuto dei dominions. Nel Medio Oriente i nazionalismi arabo, egiziano e sionista creavano difficoltà diplomatiche e militari. Col genn. 1924 s’inaugurò un lungo periodo di predominio ...
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ENZO (Enzio, Enrico) di Svevia, re di Sardegna
Antonio I. Pini
Nacque, forse a Cremona, nella prima metà del sec. XIII; figlio naturale dell'imperatore Federico II di Svevia, che lo legittimò e creò [...] da Cremona (Daniele Deloc), che tradusse per E. in francese due trattati latini di falconeria (a loro volta tradotti dall'arabo e dal persiano), conferma questa descrizione, esaltando E. per "sa grande cortoisie, sa noble valor" (cfr. Frati). Per il ...
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PIETRO I di Sicilia, III d'Aragona
Pietro Corrao
PIETRO I di Sicilia, III d’Aragona. – Nacque nel luglio del 1240 da Giacomo I d’Aragona e dalla seconda moglie di questi, Violante d’Ungheria.
Nominato [...] era un intervento sulle coste settentrionali africane, dove si poteva trarre profitto dalle contrapposizioni interne fra i potentati arabo-berberi per garantire una protezione armata e una base di dominio diretto alla crescente presenza di mercanti ...
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FRUGONI, Pietro Paolo
Vincenzo Caciulli
Nacque a Brescia il 21 genn. 1851 da Arsenio, negoziante di discrete condizioni economiche, e da Amalia Cassa. Sedicenne fu ammesso alla R. Accademia militare [...] in virtù della resistenza turca favorita dalle popolazioni arabe. A partire dalla fine del mese di ottobre chilometri da Tripoli, che, in mano a gruppi combattenti arabo-turchi, costituiva una spina nel fianco dello schieramento italiano oltreché ...
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ghetto
Elena Loewenthal
Il luogo simbolo della segregazione
Il ghetto è un episodio della storia del popolo ebraico, un lungo episodio durato più di cinquecento anni. Ma è anche qualcosa di più: è la [...] la via degli ebrei, la juderia. Questo nell'Europa cristiana, ma lo stesso avveniva all'interno del mondo islamico: in arabo la mellah è il nome che indica il quartiere ebraico. Anche qui gli ebrei erano tollerati e accolti ma considerati cittadini ...
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BOIOANNE, Basileios
Vera von Falkenhausen
Fu dal settembre 1017 all'estate 1028 catapano bizantino nell'Italia meridionale. Il suo titolo ufficiale suonava (((((((((άριος κ((((ά(('((((ίας. Nulla si [...] vano assedio di Bari conquistò la cittadina di Palagiano presso Taranto. Non è possibile determinare se Rayca fosse un condottiero arabo o un ex seguace di Melo di Bari che voleva proseguire la lotta contro la dominazione bizantina. Anche contro di ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.