Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] di diglossia è esemplificata da Ferguson con quattro casi che, ovviamente, riflettono la situazione sociolinguistica dell’epoca: arabo classico ed egiziano, tedesco e svizzero tedesco in Svizzera, francese e creolo di Haiti, katharévusa e dhimotikí ...
Leggi Tutto
Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] , morfologico e grafico, tanto che quasi non si davano prestiti che non fossero adattati: arancio (dall’arabo-persiano nāranǧ), borgomastro (dal tedesco Burgmeister), besciamella (dal francese béchamel), bistecca (dall’inglese beef-steak).
Dal ...
Leggi Tutto
Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] dove esisteva una fonderia.
Spesso l’odonimo si riferisce all’antica presenza di edifici fortificati, come Càssero a Palermo (dall’arabo qaṣr a sua volta da castrum), o teatri come in piazza dei Satiri a Roma. Quest’ultimo odonimo richiede una chiosa ...
Leggi Tutto
I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] di 168 parole (forse del 1485), per i fiorentini nella città lombarda (Olivieri 1942). Direzione inversa, dall’italiano all’arabo, ha il glossario pubblicato da Teza 1893. Rari i glossari plurilingui, come quello latino, italiano, ceco e tedesco (XV ...
Leggi Tutto
Malta Stato insulare dell’Europa meridionale. Il suo territorio, un arcipelago esteso per circa 50 km da NO a SE e formato da due isole maggiori (Malta, 245,7 km2 e Gozo, 67,1 km2) e da altri tre isolotti [...] d’Oriente; preda dei Vandali e poi dei Goti, fu infine riconquistata a Bisanzio da Belisario nel 533.
Occupata dagli Arabi (9° sec.), fu presto sottomessa al governo musulmano della Sicilia; il dominio musulmano durò fino al 1091, quando Ruggero il ...
Leggi Tutto
Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] non avvenne a scapito delle lingue dei territori via via occupati: erano i vinti che assorbivano per proprio conto elementi arabi, a partire dall’alfabeto.
Anche se un simile meccanismo di adesione spontanea opera ancora (basti pensare al modo in cui ...
Leggi Tutto
L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] meno del 10% delle lingue adotta invece l’ordine VSO (presente ad es. nelle lingue celtiche, in ebraico, in aramaico, in arabo classico, in berbero, in masai, ecc.). Gli ultimi tre tipi, invece, hanno indici di occorrenza irrilevanti. In sostanza, le ...
Leggi Tutto
S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] , X-SAMPA) è stato applicato inizialmente in ambito europeo, italiano compreso, per poi diffondersi rapidamente anche in altre lingue come arabo, turco, cantonese, ecc. L’alfabeto SAMPA, pur partendo da un numero base di elementi, è stato di volta in ...
Leggi Tutto
INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] es. spagnolo e inglese: Pfaff 1979; hindī e inglese: S. N. Sridhar e K. K. Sridhar 1980) o incongruenti (arabo e francese: Bentahila-Davies 1983; ebraico israeliano e giudeo-spagnolo: BerkSeligson 1986) le uniche restrizioni paiono essere legate all ...
Leggi Tutto
Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] .
In talune regioni italiane si rinvengono toponimi relativi a strati linguistici che hanno interessato specificamente un territorio, ad es. l’arabo in Sicilia, lo sloveno in Friuli, il croato in area abruzzese, molisana e pugliese. Si tratta di nomi ...
Leggi Tutto
arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.