Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] di N. Maraschio et al., Roma, Bulzoni, pp. 341-355.
Pellegrini, Giovanni Battista (1978), Terminologia marinara di origine araba in italiano e nelle lingue europee, in La navigazione mediterranea nell’Alto Medioevo. XXV settimana di studio del Centro ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] e 13° sec. che promuove la vita ascetica, i digiuni, le penitenze. Nel Medioevo, sotto l’influsso del pensiero greco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione dottrinale, il cui massimo esponente è Maimonide (1135-1204), a cui si ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] s’incontrano oltre che in francese, dove sono i più numerosi, nelle altre lingue romanze, nelle lingue balcaniche, nell’arabo, nelle lingue germaniche, nel polacco e nel russo. Per gondola Vidos (1939) cita albanese gondolë, ceco gondola, dan. gongol ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] , fu una specie di lingua franca nell’Oriente antico, finché l’espansione degli Arabi pose fine al suo predominio e fu dappertutto sostituito dall’arabo. Appartiene al ramo occidentale delle lingue semitiche, frazionato in un gran numero di dialetti ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] cubbaita «specie di dolce» o tabbuto «cassa da morto», filtrati in italiano in epoca recente come dialettismi siciliani (o arabismi). Per le lingue germaniche, sono esempi di voci con etimo longobardo anca, balcone e grinza; provengono dal gotico dei ...
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lessico e formazione delle parole
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
L’insieme sempre mutevole dei vocaboli di una lingua
Il lessico è il complesso di tutte le parole che le persone usano per comunicare [...] , dall’inglese e, in misura minore, dallo spagnolo, dalle lingue degli antichi popoli germanici (Goti, Longobardi, Franchi), dall’arabo. Anche altre lingue hanno dato e continuano a dare tuttora il loro contributo: per esempio, dal norvegese proviene ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] bulgaro e il serbo; l’alfabeto greco, molto simile a quello del greco antico; l’alfabeto arabo, il più usato dopo quello latino, diffuso in molti paesi di lingua araba dell’Asia e dell’Africa e, in Europa, a Malta; l’alfabeto ebraico, rinato, con la ...
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etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...] volte rimangono invece così come sono all'origine e quindi sono più facilmente riconoscibili. Altri pochi esempi: dall'arabo: fedayin, intifada, ramadan; dal cinese: kung fu; dal giapponese: bonsai, judo, karate; dall'eschimese: inuit, kayak; dal ...
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PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] e c. sono basati su lingue di altre famiglie. Da menzionare in primo luogo le varietà di arabo che devono essersi formate nel corso dell'immensa espansione araba dal secolo 7° in poi, su cui esistono alcuni riferimenti. Oggi una varietà conosciuta di ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] in (3 a.).
(b) Qualità astratte, inerenti o non-inerenti:
(i) inerenti, come l’appartenenza etnica, nazionale, geografica: arabo, curdo, svedese, italiano, europeo;
(ii) non-inerenti, come qualità intellettuali o morali e stati d’animo, qualità ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.