LAGUMINA, Bartolomeo
Bruna Soravia
Primogenito di Salvatore e Vincenza Faja, nacque a Palermo il 4 luglio 1850.
Rimasto orfano di padre in tenera età, fu posto dalla madre nel seminario di Palermo insieme [...] musulmana fra l'anno 827 e il 965 (La Cronaca siculo-saracena di Cambridge, testo greco, a cura di G. Cozza-Luzi; testo arabo, a cura di B. Lagumina, in Documenti per servire alla storia di Sicilia, s. 4, II, Palermo 1890). Ai Regi Lincei egli ...
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Oratoriano (La Valletta 1604 - Viterbo 1672); inviato giovanissimo dalla Santa Sede in Oriente per trattare con i maroniti (di cui parla nel Breve racconto del viaggio al Monte Libano, 1654), fu poi a [...] Roma, incaricato della versione della Bibbia in arabo. Segretario della Congregazione di Propaganda Fide, poi canonico della cattedrale di Viterbo. Molto importanti, tra le numerose opere erudite, Notitia de' vocaboli ecclesiastici, ecc. (1644), ...
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GIOVANNI Afflacio
Vasco La Salvia
La sua identità è ancora oggetto di discussione: è indicato come discepolo di Costantino Africano e autore di opere mediche nell'importante manoscritto, ora perduto, [...] ai curatori dell'edizione di Basilea.
La traduzione del capitolo dedicato alla passione amorosa dello Zād al-musāfir, del medico arabo Abū Ǧa‛far Aḥmed ibn Ibrāhīm ibn abī al-Ǧazzār, tradotto da Costantino Africano come Viaticum, il Liber de heros ...
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Termine di derivazione araba che nell’uso europeo designa i santi musulmani, vivi o defunti, e i semplici mausolei in cui essi sono sepolti e la cui forma più caratteristica consiste in una costruzione [...] cubica coperta a cupola e isolata sui quattro lati. In arabo, invece, murābiṭ non è riferito ai mausolei (detti qubba), ma solo ai santi non sceriffi, la cui virtù benefica si estende agli oggetti di loro proprietà e si trasmette alla loro ...
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YŪSUF
SUF È la forma araba dell'ebraico Yôseph; il personaggio biblico fu noto a Maometto, che rinarrò la sua storia, con curiose deformazioni e fraintendimenti del racconto biblico, nella XII sūrah [...] del Corano, detta appunto Sūrat Yūsuf. Il nome si diffuse quindi nell'onomastica arabo-musulmana, e fu portato da varî personaggi, come, tra gli altri, il sultano almoravide Yūsuf ibn Tāshufīn e l'almoḥade Yūsuf Abū Ya‛qūb (sec. XI-XII). Anche il ...
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mizrahim
(ebr. «orientali») Denominazione degli ebrei discendenti dalle comunità mediorientali, caucasiche e centro-asiatiche, di rito prevalentemente sefardita, molti dei quali si sono stabiliti in [...] Israele dopo la fondazione dello Stato (1948), soprattutto per effetto della loro espulsione dai Paesi arabi dopo la vittoria nella prima guerra arabo-israeliana. L’integrazione dei m. nella società israeliana, non priva di problemi, ha influito in ...
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Teologo domenicano (sec. 14º), insegnò a Colonia (1335-1361 circa); è noto soprattutto per il commento alla Elementatio theologica (Στοιχείωσις ϑεολογική) di Proclo, tradotta da Guglielmo di Moerbeke: [...] con la tradizione albertina (in partic. con Teodorico di Vriberg), svolge temi neoplatonizzanti (agostiniani, dionisiani e del platonismo arabo) organizzandoli attorno alle tesi di Proclo. Letto ancora nel sec. 15º, fu utilizzato anche dal Cusano. ...
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Orientalista francese (Parigi 1903 - ivi 1978); direttore di studî all'École Pratique des Hautes Études per la cattedra di islamismo e religioni dell'Arabia (1954-74), diede vivo impulso al dipartimento [...] delle correnti filosofiche e religiose del mondo iranico e arabo, ha pubblicato testi e traduzioni (fra cui Les visionnaire (1954); L'imagination créatrice dans le soufisme d'Ibn 'Arabī (1958, 2a ed. 1977); Histoire de la philosophie islamique ( ...
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ABELA (Abel), Leonardo
Armando Petrucci
Nacque nel 1541 a Malta, di nobile famiglia, e abbracciò la carriera ecclesiastica. Canonico a Malta, fu da Gregorio XIII, il 20 giugno 1578,nominato vicario [...] generale dell'isola. Nel frattempo si era reso padrone di molte lingue orientali, tra cui l'arabo. Trasferitosi a Roma intorno al 1578, incontrò il favore del cardinale di Santa Severina, Giulio Antonio Santori, il quale, protettore degli Orientali, ...
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Patriarca siriaco monofisita (n. 1126 circa - m. 1199). Scrittore fecondo, compilò una redazione del rituale pontificale della sua Chiesa, scrisse trattati teologici, poesie, biografie e una storia in [...] ventun libri, la Cronaca, che arriva all'anno 1195 e raccoglie molte notizie e documenti non noti da altre fonti; essa è stata tradotta in arabo e rielaborata in armeno. ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.