Ecclesiastico italiano (Carugo, Como, 1881 - Milano 1966), dal 1924 prefetto della Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana, già docente di paleografia, di tedesco, di ebraico e di arabo all'università Cattolica [...] di Milano, vicepresidente della Italienisch-Deutsche Kulturgesellschaft. Fondò nel 1929 la serie dei Fontes Ambrosiani. È autore di numerose pubblicazioni su Cicerone, Virgilio, Foscolo, sulla fortuna ...
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Francescano inglese (m. 1260), magister a Oxford (1253); scrisse una Metaphysica (1250-60, in 6 libri, ancora inedita), importante documento degli studî sulla filosofia aristotelica e arabo-giudaica cui [...] si dedicava la scuola francescano-agostiniana di Oxford ...
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Rabbino spagnolo (n. Barcellona 1235 circa - m. 1310), capo (dal 1280 circa) della comunità di Barcellona. Per suo interessamento fu compiuta la traduzione ebraica del commento arabo di Maimonide alla [...] Mishnāh. Vengono ricordati di lui circa 6000 responsi, un'opera rituale e molti trattati talmudici ...
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, Michael Louis. - Ecclesiastico britannico (n. Walsall 1937). Ordinato sacerdote nel 1961, ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia università Gregoriana e la laurea in arabo presso [...] la School of Oriental and African Studies dell’università di Londra. Esperto di cultura araba, è stato Segretariato per i non cristiani, poi Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso dal 1987 al 2002, e dal 2006 al 2012 nunzio apostolico in ...
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VELLA, Giuseppe
Carlo Alfonso Nallino
Abate maltese, che nel 1782 era cappellano addetto al monastero benedettino di San Martino delle Scale presso Palermo.
Ivi esistevano pochi manoscritti arabi ora [...] di Sicilia e i sovrani fatimiti dal 1074 al 1119; e ne stampò il primo tomo (Palermo 1793, gr. in-fol.) in arabo con trad. italiana a fronte. Smascherata più tardi l'impostura, dopo mille vicende fu condannato a pena mite nel 1796. Sennonché i suoi ...
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ATTONE (Atto, Adto)
Ambrogio Mancone
Monaco a Montecassino nella seconda metà del sec. XI, A. fu discepolo di Costantino Africano, che gli dedicò la sua traduzione dall'arabo degli Aforìsmi d'Ippocrate, [...] con il commento di Galeno. Divenne cappellano dell'imperatrice Agnese probabilmente nel 1071, nel corso di una visita a Montecassino della sovrana, che vi rimase alcuni mesi, e da ciò si è supposto, con ...
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COSTANTINO Africano
Vera von Falkenhausen
Gli unici dati relativi alla vita di questo monaco cassinese, traduttore di molti testi di medicina arabi in latino, risalgono alla seconda metà del sec. XI, [...] quel che riguarda tagli nel testo, e la scelta delle ricette - e mentre nel testo greco viene ricordato il nome dell'autore arabo, C. fa passare la sua versione latina come opera propria. Infine nessuna delle biografie di C. parla di un periodo della ...
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Teologo e arabista (Torcigliano, Lucca, 1612 - Roma 1700). Sua opera principale è il Prodromus ad refutationem Alcorani (1691), che egli ristampò quale introduzione alla sua ed. dell'Alcorani textus universus [...] , versione latina e commento, desunto da opere arabe inedite. Di questa opera monumentale si valse G. Sale nella sua traduzione inglese del Corano (1734), la prima in una lingua moderna europea. n Teologo fu anche il fratello Ippolito (Torcigliano ...
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Islamista tedesco (Wittendorf 1901 - Tubinga 1983); prof. dal 1941 nelle univ. di Bonn e di Tubinga. Studioso del Corano, si interessò di letteratura araba popolare e di varî aspetti della storia del mondo [...] arabo. Tra le opere: Die legendäre Maghāzi-Literatur, arabische Dichtung über die muslimischen Kriegszüge zu Mohammedszeit (1930); Mohammed und der Koran (1957, 5a ed. 1980); Der Koran, Kommentar und Konkordanz (1971, 2a ed. 1977); Schriften zum ...
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ASSEMANI, Giuseppe Simonio
Giorgio Levi della Vida
Bibliotecario ed erudito maronita italianizzato, nato a Ḥaṣrūn, villaggio nel Libano settentrionale (secondo altri a Tripoli da famiglia originaria [...] nel 1730 fu promosso dall'ufficio di scrittore per il siriaco e l'arabo nella Vaticana a quello di secondo custode, e il 3 genn. 1739 fu per altri motivi la stampa del vol. IV riservato ai manoscritti arabi andò per le lunghe, ed era giunta solo a p. ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.