Capo arabo dei ribelli kharigiti (m. 698 circa), della frazione degli Azraqiti, ostinati oppositori dei califfi omayyadi nelle regioni orientali dell'Impero musulmano. Proclamato califfo dai suoi seguaci [...] anni dopo in combattimento contro le truppe governative. Intransigente nel suo credo kharigita, valoroso ed eloquente, incarnò il vero tipo del sayyid arabo, cavaliere, brigante e poeta. Notevoli le sue composizioni a carattere politico-religioso. ...
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Scrittore arabo (m. Baghdād 757 circa), vissuto a Bassora; celebre per le sue traduzioni in arabo di opere pehleviche. Di esse è giunta a noi la versione del Kalīla wa Dimna, risalente a un originale sanscrito, [...] e che tanta fortuna ebbe poi nel mondo orientale e occidentale. Scrisse inoltre libri originali, come l'Adab al-Kabīr, di etica ed etichetta di corte. Sebbene convertito all'Islam, fu di dubbia ortodossia, ...
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Califfo arabo, fondatore della dinastia degli Omayyadi; regnò dal 661 al 680 d. C. Governatore della Siria (641), si ribellò al califfo ῾Alī per vendicare l'uccisione del predecessore di quest'ultimo, [...] , che resse poi incontrastato fino alla morte. Egli fu una delle più notevoli personalità della storia degli Arabi dell'Islam: attraverso un'intensa attività di organizzazione militare e amministrativa, gettò le basi dello stato omayyade e stabilì ...
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Medico, probabilmente arabo (Tunisi 1010-1015 circa - Montecassino 1087). Studiò forse a Baghdād e in Egitto; dopo lunghi anni di viaggi in Arabia, Caldea, Egitto, Etiopia, si stabilì a Salerno. Qui trovò [...] di medicina, nella quale molto probabilmente insegnò, dedicandosi nello stesso tempo alla traduzione dall'arabo in latino di numerose opere di medicina greche e arabe, attività che continuò anche dopo il suo ritiro nel monastero di Montecassino. I ...
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Scrittore arabo di origine saudita (Amman 1933 - Damasco 2004). Dopo aver vissuto in numerosi paesi arabi ha soggiornato a Baghdād (1975-81), quindi, in seguito a problemi col regime iracheno, in Francia [...] 1981-85); al-Ān, ḥunā aw sharq al-mutawassiṭ marra ukhrā ("Ora qui o all'Est del Mediterraneo, per la seconda volta", 1991); al-Kātib wa al-manfā ("Lo scrittore e l'esilio", 1992). Nel 1992 M. ha ricevuto il premio letterario arabo Sultan al-῾Uways. ...
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Poeta arabo cristiano (Aleppo 1692 - ash-Shuwair 1756) della comunità maronita; è una delle più notevoli figure della rinascenza letteraria siro-libanese nel sec. 18º. ...
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Autore arabo-musulmano dell'8º-9º sec. d. C., compilatore di una cronaca e descrizione topografica della Mecca, che conserva materiali anteriori di notevole valore. ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.