Città nello Stato d’Israele (66.000 ab. nel 2008), nella bassa Galilea. Sorge a 350-450 m s.l.m. sulle pendici occidentali della catena che culmina nel Monte Tabor (588 m), presso la strada che dal piano [...] . fu successivamente amministrata dalla Gran Bretagna. Dopo la cessazione del mandato (maggio 1948) avrebbe dovuto far parte dello Stato arabo, ma durante il conflitto del 1948-49 fu occupata e annessa dallo Stato d’Israele. La città ha mantenuto una ...
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(arabo Ghazza; ebr. ‛Azzāh) Città della Palestina (590.481 ab., cens. 2017), nella penisola del Sinai, a breve distanza dal mare, compresa nella Striscia di Gaza.
Tributaria, nei tempi più antichi, dell’Egitto, [...] fiorì (5°-6° sec.) la scuola di retorica ed esegesi (Procopio, Enea, Coricio). Nel 634 G. fu conquistata dagli Arabi e divenne importante centro musulmano. Contesa nel 12° sec. tra Saraceni e crociati, nel 1149 fu fortificata da Baldovino III. Restò ...
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(arabo Gezīrat al-‛Arab) Penisola dell’Asia sud-occidentale (circa 3.050.000 km2). Politicamente è ripartita tra Arabia Saudita, Yemen, Oman, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain e Kuwait. Come regione [...] importuosa e caldissima chiamata el-Hasa, e tra esse la penisola del Qatar. Più a N il paese desertico del Kuwait.
La penisola arabica è tra le terre più calde del mondo, poiché i venti non vi giungono mai freschi. Nelle zone costiere l’aria è umida ...
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(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] Diodoto Trifone, fu riedificata dai Romani e divenne colonia romana con diritto italico (15 a.C.). Dopo la conquista araba (635), nel periodo omayyade (661-750) fu uno dei centri principali dell’Impero islamico, ma decadde nel sec. 10°. Conquistata ...
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(arabo Ṭarābulus el-Gharb) Città capitale della Libia (1.157.746 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima municipalità, coincidente con l’area metropolitana. Situata su una prominenza della costa mediterranea, [...] T. passò nelle mani dell’8ª armata britannica (1943). Dopo un periodo di amministrazione militare, creatosi nel 1950 il Regno arabo di Libia, T. ne divenne capitale, e tale è rimasta dopo la proclamazione della Repubblica (1969).
Nel 2011 la capitale ...
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(arabo Sāḥil o Sāḥel) Pianura costiera; per estensione, le aree di contatto fra deserto e steppa.
Da alcuni decenni, il termine ha assunto, per antonomasia, il valore di specifica denominazione di un’unica [...] vasta area africana, posta immediatamente a S del Sahara e delimitata approssimativamente dall’isoieta di 250 mm a N e da quella di 500 mm a S, con precipitazioni concentrate in estate; la caratterizzazione ...
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(arabo Tū´nus o Tū´nis; fr. Tunis) Città capitale della Tunisia (2.290.777 ab. nel 2017) e capoluogo dell’omonimo governatorato che coincide sostanzialmente con l’area coperta dall’agglomerazione urbana [...] il Palazzo del Bardo, sede di museo, e quello della Manuba. La città europea si è sviluppata all’esterno di quella araba, specie in direzione est verso la laguna, con vie e viali larghi a maglie piuttosto regolari. Tra edifici vernacolari e invasioni ...
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(arabo Khwārizm) Regione dell’Asia centrale che comprende la striscia di terra coltivata intorno al corso inferiore dell’Amudar´ja, importante per le risorse agricole e per la posizione rispetto alle vie [...] uzbeka. Altre città importanti sono state Kāth e Gurgānǵ (oggi Urgenč). La cultura e la lingua fino alla conquista araba furono iraniche, e la religione zoroastriana; la conquista musulmana e poi le invasioni mongole, turche e uzbeka contribuirono a ...
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(arabo Aswā'n; copto Suan) Città dell’Alto Egitto, situata a 76 m s.l.m. sulla riva destra del Nilo; capoluogo dell’omonimo governatorato, unito al Cairo da una ferrovia (890 km). Soggiorno turistico; [...] produzione di fertilizzanti. Una famosa diga di granito (1899-1902, poi ingrandita, lunga 1960 m, alta 41,50 m) sbarra un bacino di 5,5 miliardi di m3, che da ottobre a luglio sommerge l’isola di File ...
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(arabo Ṭabariyya, ebr. Tevarya) Cittadina di Israele (39.700 ab. nel 2008), nel distretto Settentrionale, quasi al centro della sponda occidentale del lago omonimo. La città antica si stendeva a S dell’attuale, [...] diede inizio a un moto di emigrazione dell’elemento ebraico e di immigrazione di quello arabo. Divenuta un centro quasi totalmente arabo-musulmano, subì le vicende politiche della Palestina, con l’intermezzo delle crociate, durante le quali T. fu ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.