(ant. Damiata; arabo Dimyāṭ) Città dell’Egitto settentrionale (206.664 ab. nel 2006), sul delta del Nilo ( bocca di D.), a circa 6 km dal mare. È capoluogo del governatorato omonimo (589 km2 con 1.097.339 [...] per ferrovia al Cairo per al-Mansurah (212 km) e ad Alessandria per Damanhur (238 km).
Fu occupata dagli Arabi nel 641. Durante le crociate costituì una delle basi militari più importanti dell’Egitto musulmano: resistette all’assedio della flotta ...
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Termine arabo che può essere tradotto come "sforzo", da intendersi "sulla via di Dio", come impegno di automiglioramento del credente (j. al-ākbar, grande j. o j. superiore), di natura eminentemente intellettuale, [...] rivolto ad esempio allo studio e alla comprensione dei testi sacri o del diritto: in tale accezione, il concetto appare semanticamente diverso dalla traduzione di "guerra santa" frequentemente proposta. ...
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Scienziato e filosofo arabo (ar-Rayy 854 circa - ivi 925). Discepolo di aṭ-Ṭabarī, ar-R. fu direttore dell'ospedale di ar-Rayy e, successivamente, di quello di Baghdād. Autore prolifico (al-Bīrūnī menziona [...] 184 sue opere, la maggior parte delle quali è andata perduta) e di grande erudizione, ar-R. si poneva in atteggiamento critico sia verso la tradizione religiosa (considerava i profeti di tutte le religioni ...
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(o Tobruk; arabo Ṭobruq) Città e porto della Libia (114.680 ab. nel 2003), centro principale della Marmarica e capoluogo della municipalità di al-Butnan, sul collo della penisola che delimita a O e a [...] N il profondo golfo omonimo, circa 130 km a O del confine egiziano. Il porto di T. è uno dei migliori dell’Africa settentrionale. Oleodotto (di oltre 500 km di lunghezza) per Serir e impianto di raffinazione.
La ...
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San Giovanni d’Acri (arabo ‛Akkā) Città dello Stato di Israele (46.100 ab. nel 2008), situata sulla costa mediterranea all’estremità settentrionale del Golfo di Acri. Il nucleo più antico sorge su una [...] Seleucidi, con il nome di Antiochia; l’imperatore Claudio vi dedusse una colonia di veterani romani (Claudia Ptolemais). Fu conquistata dagli Arabi nel 638 d.C. L’episodio più famoso della sua storia è l’assedio (1189-91) da parte dei crociati, che ...
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sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo [...] (oltre l’80%) è costituito dagli imamiti (Iran, Afghanistan, India, Siria, Iraq); seguono gli ismailiti (più del 15% comprendendovi Drusi e Nuṣairi: India, Siria, qualche distretto della Penisola Araba) e infine gli zaiditi, quasi tutti nello Yemen. ...
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Oasi egiziana (il nome arabo deriva dal copto p-iom, «il lago»), che occupa una vasta area depressa, circa 30 km a O del Nilo, a quote che variano da +20 a −40 m, mentre il tavolato circostante è a circa [...] 130 m. Forma una divisione amministrativa dell’Alto Egitto (1827 km2 con 2.371.780 ab. nel 2004). Capoluogo al-Fayyum. Il F. è collegato idrograficamente al Nilo dal Bahr Yusuf, che si stacca dal fiume ...
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Fès (o Fez; arabo Fās) Città del Marocco (946.815 ab. nel 2004; 1.050.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), posta a 350 m s.l.m., in una regione fertile e fittamente abitata; [...] capoluogo della provincia F.-Boulemane (19.795 km2 con 1.573.055 ab. nel 2004). È nodo di comunicazioni fra l’Atlante e l’Algeria e fra Tangeri e i passi del Medio Atlante, attraversato dalla ferrovia ...
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(ebr. Bĕ’ersheba‛; arabo Bi’r es-seba‛) Città di Israele (185.100 ab. nel 2006), a SO di Gerusalemme, capoluogo del distretto Meridionale. Sorta nell’ambito del piano di valorizzazione economica del comprensorio [...] del Negev, ha avuto un enorme sviluppo (nel 1948 contava circa 5000 ab.) grazie ai lavori di sistemazione delle risorse idriche. Riveste un’importante funzione strategica e di coordinamento economico-territoriale. ...
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(o Heggiàz; arabo al-Ḥigiāz) Regione dell’Arabia Saudita (400-500.000 km2). Comprende la regione nord-occidentale dell’Arabia che gravita sul Mar Rosso, dove sorgono i centri sacri dell’islamismo: la [...] di penetrare nei centri sacri ne ha impedito a lungo la dettagliata esplorazione. Lo H. forma l’estremità occidentale del tavolato arabico. L’imbasamento di questi rilievi è dato da rocce paleozoiche, su cui si stendono a N arenarie e a S graniti ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.