Geografo arabo (Granata 1485 circa - Tunisi dopo il 1554), il cui nome originario era al-Ḥasan ibn Muḥammad al-Wazzān. Catturato in mare da corsari cristiani, fu battezzato a Roma (1520), e in omaggio [...] a Leone X ricevette il nome di Iohannes Leo de Medicis. Successivamente ritornò in Africa e all'Islam. Oltre a varie operette in italiano e latino, storiche, lessicali e antiquarie, in buona parte perdute, ...
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Seguaci (arabo al-khawāriǵ «gli uscenti») della setta islamica sorta nel 657 d.C. in seguito al dissenso scoppiato tra i seguaci del califfo Alī sulla liceità di dirimere la questione della successione [...] diramazioni, alcune con tendenze estremiste, altre più moderate, costituirono anche formazioni politiche importanti (nell’Africa settentrionale nel 10° sec., nell’Arabia orientale, nell’Africa oriente), e sopravvivono nella diramazione degli ibaditi. ...
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ī Poeta arabo (al-Kūfa 915 - Baghdād 965); il suo vero nome era Aḥmad ibn al-Ḥusain. Poeta di corte, passò il suo periodo migliore ad Aleppo, presso l'emiro ḥamdanide Saif ad-Dawla, di cui celebrò le imprese [...] Shīrāz in Persia. La sua poesia, celebratissima (benché accusata di plagio da alcuni critici), magniloquente e talora di singolare efficacia, sebbene viziata da concettuosità, iperboli e artifici, ebbe grande influenza sulla poesia araba posteriore. ...
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ufàil Medico e filosofo arabo di Spagna (Guadix, Granata, 1100 circa - Marrākesh 1185). Autore del romanzo filosofico Ḥayy ibn Yaqẓān, composto per dimostrare la conciliabilità della mistica con la religione [...] rivelata: Ḥayy ibn Yaqẓān, cresciuto sin da fanciullo in un'isola deserta, arriva non solo a scoprire e piegare al proprio bisogno le forze della natura, ma, per logica e intuizione, alla scoperta del ...
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Scrittore arabo palestinese (῾Akkā 1936 - Beirut 1972). Fuggito in Libano in seguito alla guerra del 1948, trascorse alcuni anni a Damasco, in Kuwait (1956-60); tornato in Libano approfondì i contatti [...] con la resistenza palestinese e iniziò a collaborare con alcune riviste progressiste. Fu ucciso in un attentato attribuito ai servizî segreti israeliani. Tutta la sua attività letteraria verte sulla questione ...
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Scrittore arabo (n. Alessandretta 1924). Trasferitosi in Siria negli anni Quaranta, studiò come autodidatta per poi dedicarsi all'attività letteraria e giornalistica. Per contrasti politici col regime [...] siriano, fu costretto a lasciare il paese, dove tornò dopo il 1967 per ricoprire la carica di consigliere al ministero della Cultura. Tra le sue opere, alcune tradotte anche in italiano, ricordiamo: al-Maṣābiḥ ...
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tell Termine arabo («collina, monte»), elemento assai frequente nella formazione dei toponimi arabi. In particolare, indica i fasci delle catene dell’Atlante situati fra il Mediterraneo e gli altipiani [...] interni. Nell’Africa settentrionale designa qualunque territorio, per lo più costiero, che si presti alle colture, in contrapposizione alle steppe, generalmente sterili.
In archeologia, collina artificiale ...
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Notabile arabo della comunità cristiana di Naǵrān, che nel 523 subì il martirio nella persecuzione del re ḥimyarita Dhū Nuwās. La realtà storica e il nome di questo personaggio sono attestati dal siriaco [...] Libro dei Ḥimyariti, redatto non molto dopo gli eventi nello stesso Yemen; da questo testo deriva il Martyrium Arethae, testo greco che ebbe larga diffusione nel mondo bizantino e cristiano-orientale. ...
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Gabès (arabo Qābis) Città della Tunisia meridionale (116.323 ab. nel 2004), su una sottile spiaggia arenosa in fondo al golfo omonimo (detto anche Piccola Sirte), alla foce di un uadi: nel golfo è praticata [...] l’estrazione del petrolio. Il porto, importante nel Medioevo come sbocco delle carovane sudanesi, è stato attrezzato per l’esportazione dei fosfati. L’uadi irriga l’oasi che si allunga per 6 km sulla costa ...
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Scrittore arabo-palestinese (Bethlehem 1919 - Baghdād 1995). Compì gli studî in Palestina e in Gran Bretagna e dal 1944 al 1948 insegnò letteratura inglese a Gerusalemme; dopo la nascita dello Stato d'Israele [...] si trasferì in Iraq. Letterato poliedrico, poeta, filosofo, critico d'arte e traduttore, è noto soprattutto per i suoi romanzi, tra i quali si ricordano: aṣ-Ṣurākh fī layl tawīl ("Le urla nella lunga notte", ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.