ī Viaggiatore e scrittore arabo (sec. 14º), originario dell'Ifrīqiya, attuale Tunisia. Del suo pellegrinaggio intrapreso verso la Mecca e interrotto in Tripolitania a causa di una malattia resta un minuto [...] giornale di viaggio (Rihla), di grande valore per le notizie che conserva sulla Tunisia e la Tripolitania ...
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Capo arabo della Siria, che ebbe parte nella fine della dinastia seleucidica (sec. 1º a. C.). A lui infatti si deve il tradimento e forse l'uccisione di re Antioco XIII (63 a. C.), allorché Pompeo giunse [...] in Siria per la sua definitiva annessione come provincia romana ...
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Soprannome del poeta arabo Ḥammām Ibn Ghālib (n. 640 circa - m. Bassora 732), uno dei tre maggiori dell'epoca omayyade. Scrisse poesie amorose, encomiastiche, elegiache, ma è soprattutto famoso per le [...] invettive poetiche scambiate col suo rivale Giarīr (Naqā'iḍ, poesie amebee dello stesso metro e rima) ...
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Erudito arabo-musulmano, di origine bizantina (n. 1179 - m. Aleppo 1229). Le sue opere maggiori sono il grande repertorio biografico Mu῾giam al-udabā' ("Dizionario dei letterati") e il dizionario biografico [...] Mu῾giam al-buldān ("Dizionario dei paesi"), preziose compilazioni contenenti ampî materiali biografici, storici, antiquarî, topografici ...
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banū Plurale arabo di ibn «figlio», adoperato in unione a un altro nome, di capostipite, di stirpe o famiglia, per indicare membri e discendenti di essa. Accanto alla forma b. si trovano talvolta usate [...] banī o benī, che rappresentano il caso obliquo, di uso prevalente nei dialetti ...
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Cavaliere e poeta arabo preislamico (sec. 6º-7º d. C.), rappresentato come il tipo ideale del sayyid o capo beduino. Di straordinaria generosità, celebrò nei suoi versi la liberalità, la cavalleria, il [...] valore guerriero. Oltre che nella tradizione araba, compare anche come personaggio di poemi romanzeschi persiani. ...
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Letterato e poeta arabo (n. nello Yemen - m. Il Cairo 1174), fatto uccidere da Saladino, per aver preso parte a una congiura di restaurazione dei Fatimidi. La sua opera comprende scritti storico-letterarî, [...] poetici e antologici, e ha importanza sia per lo Yemen sia per l'Egitto ...
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Principe e letterato arabo di Siria (Shaizar 1095 - Damasco 1188). La sua opera più nota è la celebre autobiografia Kitāb al-I῾tibār ("Il libro della riflessione"), vivido quadro della Siria nel sec. 12º, [...] e delle due civiltà, musulmana e latina, con cui U. fu intimamente legato ...
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Storico arabo marocchino (sec. 13º - 14º), autore del Baȳan al-mughrib fī akhbār al-Maghrib ("Esposizione mirabile delle notizie d'Occidente"), importante fonte, nonostante il suo carattere compilatorio [...] per l'epoca più antica, per la storia del Magreb e della Spagna dalla conquista araba ai suoi tempi. ...
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Filologo e letterato arabo (m. 796 d. C.), vissuto nell'Iraq. Ebbe grande conoscenza dell'antica poesia preislamica, di cui fu curatore e trasmettitore (rāwī) e che imitò talvolta con vere e proprie contraffazioni [...] mal riconoscibili dagli originali, con profonda dottrina e fine senso d'arte ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.