La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] del diritto caratteristica dei moderni sistemi giuridici dei Paesi arabi e, più in generale, musulmani […] non utilizzata oggi fuori dal mondo islamico né conosciuta al diritto musulmano classico», le cui norme «accanto alle questioni di stato e ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] farsi strumento morale non meno che intellettuale. Le memorie della classicità, residue anche nel periodo - del resto non così lungo come ottica e alle dottrine dell'intuizione, svolta da filosofi arabi, come Alhazen (Ibn al-Haytham, m. nel 1039 ...
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CONVENTO
C. Bozzoni
Il termine c., usato spesso impropriamente per designare una casa religiosa in genere, come sinonimo di monastero o cenobio, indica in senso stretto la comunità di un ordine regolare, [...] " (Zaccaria da San Mauro, 1950).Già nel latino classico la parola conventus ('adunanza', da convenire 'riunirsi') subisce in rapporto all'edilizia cenobitica orientale e come traduzione dell'arabo dayr, che però sottende un significato più ampio e ...
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Islam
Cristiana Baldazzi
La sottomissione a Dio e a Maometto, il suo inviato
Col termine arabo Islam, letteralmente "sottomissione a Dio", si intende, oltre alla religione musulmana fondata da Maometto [...]
L'Islam in poco più di un decennio, partendo dall'Arabia, ha ormai conquistato la regione siro-palestinese, l'Egitto, l non ha avuto riforme né concili. Terminato il cosiddetto periodo classico (7°-16° secolo), durante il quale al califfato abbaside ...
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Bibbia
Caterina Moro
Raccolta degli scritti ritenuti sacri da ebrei e cristiani
Il nome bibbia deriva dal greco biblìa, "libri (in forma di rotolo)". Per i cristiani si divide in Antico e Nuovo Testamento. [...]
In tutto il Vicino Oriente, e anche nel mondo classico, esistevano personaggi simili ai profeti d'Israele: erano uomini la maggior parte in ebraico, una lingua semitica (cioè simile all'arabo e a lingue antiche come l'accadico e il fenicio). L' ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] Egitto, oltre al greco, hanno adottato (10° sec.) anche l’arabo.
L. occidentali. - La maggior parte dei riti e delle formule forme e tipologie dal linguaggio architettonico, dall’ornato classico, dal più ampio repertorio figurativo, creando forme ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] sec. 16°. Si potrebbe anche dire che il classico principio del sola Scriptura sostenuto dai primi riformatori sia Goldstein che nel 1994 aprì il fuoco contro un gruppo di arabi in preghiera nella tomba dei Patriarchi a Hebron, uccidendone ventinove. ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] solamente Ibn ǧumay῾ Hibat Allāh al-Isrā᾽īlī nel mondo arabo a pensare che la ragione storica dei recenti avvenimenti fosse politica scientifica non era affatto morta durante l'intervallo tra età classica e avvento dell'Islam, ma si era strutturata in ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] faccia del dogma marxista regnante nel blocco orientale: in una classica deformazione della psicologia umana, nemici giurati (liberali e marxisti) , che egli riassume concettualmente con il termine arabo 'Jihad'. I protagonisti della 'Jihad' vanno ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] della penisola e nelle isole, prima che l’invasione araba della Sicilia nel secolo IX ne facesse venir meno le -XIX), Pisa 2000, pp. 27-43].
21 Aggiornamenti al classico lavoro di H. Grundmann, Movimenti religiosi nel Medioevo. Ricerche sui ...
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sciròcco (ant. o region. siròcco, scilòcco e silòcco) s. m. [prob. dall’arabo magrebino shulūq, dalla radice semitica š-l-q, in arabo classico s-l-q, «far bollire, lessare; scottare», per il tramite del genovese] (pl. -chi). – 1. Vento proveniente...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...