Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] oggetto ed è perciò incompatibile con il dubbio. Insomma, come l'arabo iman e l'ebraico he'min (da cui deriva il nostro lingue speciali - come sanscrito, pali, latino, slavonico, araboclassico, ecc. - è frequente nel culto). Tuttavia, anche quando ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] e il rompere questo legame, adottando gli standard dei diversi (e fra loro antagonisti) dialetti arabi. Questi ultimi differiscono dall'araboclassico tanto quanto alcune lingue romanze differiscono dal latino e ‒ come accade quando la religione, la ...
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Dinamiche linguistiche contemporanee
Tullio De Mauro
Immersi nel mondo della globalizzazione delle comunicazioni gli individui e i gruppi in cui si articola la specie umana conoscono oggi fenomeni che [...] in Atti del IV Congresso di studi dell’Associazione italiana di linguistica applicata, 2005). Primeggiano tra di esse l’araboclassico, il cinese mandarino, il francese, l’inglese britannico e americano, il portoghese, il russo, lo spagnolo. A queste ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] , lessicale e persino grafico. Per esempio, nella sua critica logica all'i῾rāb (il sistema di declinazione dell'araboclassico), Elia si sforza di dimostrare che il siriaco ‒ il cui sistema di 'accenti' dà espressione grafica ai fenomeni ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] che tale processo giungesse a compimento, il sec. XII fu tuttavia testimone dell'ultima grande stagione creativa della letteratura arabaclassica, la cui tradizione alta si aprì a temi e forme della cultura popolare e alla riflessione soggettiva: fra ...
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LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...] allusioni genealogiche e prosopografiche, traduttore elegante ed erudito di poesia. L'interesse per la poesia, nel senso araboclassico di registro di tradizioni linguistiche, tribali e morali, e quello affine per la genealogia furono anzi, insieme ...
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Matta ibn Yunus, Abu Bisr
Mattā ibn Yūnus, Abū Bišr
Traduttore e commentatore di Aristotele, cristiano nestoriano siriaco (m. Baghdad 940). Attivo prima negli ambienti scolastici siriaci (Dayr Qunnā) [...] umana si esprimesse essenzialmente nel linguaggio e che ogni volta si incanalasse in una diversa forma linguistica (le formule della logica aristotelica presentavano del resto spesso il problema della loro traduzione in un corretto araboclassico). ...
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SCIOTT
Émile Félix Gautier
. Il termine arabo shoöö (classico shaöö, chott nella trascrizione francese) è comune nella nomenclatura geografica del Sahara e dell'Africa settentrionale, ed ha per sinonimo [...] un'altra parola araba, anch'essa molto usata, cioè la parola sebkhah, che sembra designi un piccolo sciott. All'infuori delle dimensioni, uno sciott e una sebkha sono identici.
La parola sciott designa un aspetto dell'idrografia desertica ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] civile (Castel del Monte, porta di Capua, i loca solaciorum a Lucera, Gravina ecc.), rara fusione di cultura classica, esperienze arabe e spirito gotico. Oltralpe l’architettura gotica si sviluppò da presupposti romanici, cioè la volta a crociera, i ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, [...] ; si caratterizza anche come centro amministrativo.
Per il periodo classico restano le testimonianze dei p. di Larissa sull’Ermo, a Digione, dei conti di Champagne a Troyes).
Il p. arabo – aperto all’interno su un cortile a loggiati con fontane ...
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sciròcco (ant. o region. siròcco, scilòcco e silòcco) s. m. [prob. dall’arabo magrebino shulūq, dalla radice semitica š-l-q, in arabo classico s-l-q, «far bollire, lessare; scottare», per il tramite del genovese] (pl. -chi). – 1. Vento proveniente...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...