TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] anche della scienza e della cultura rabbinica e della classica; cercò le applicazioni morali e ascetiche con S. Ambrogio che allora si confondeva facilmente con l'interprete e commentatore arabo, Averroè. Ma ebbe poi tanto credito che meritò all' ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] dalle quali è confluito alla scolastica il patrimonio di dottrine classiche e patristiche, sono notevolmente aumentate di numero e di mole la Metaphysica venius (I-IV gr.-lat.), la Metaphysica nova o arabica (I-X, 12) e l'Etica (I-III) formarono il ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] di esso. Importanti ricerche si vengono poi pubblicando in arabo, ebraico, cinese e giapponese; e nella stessa Europa a Giustiniano di A. H. M. Jones), per non parlare di classici come R. H. Tawney, Religion and the rise of capitalism, di chiara ...
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RISPARMIO ENERGETICO
Ferrante Pierantoni
Il concetto di r.e. è divenuto popolare solo in anni relativamente recenti, durante la crisi del petrolio seguita alla guerra arabo-israeliana dello Yom Kippur [...] nell'efficienza energetica andrebbe a beneficio in primo luogo del fornitore e solo secondariamente, attraverso il classico sistema della competizione commerciale, del cliente.
Sostituire alle forniture di quantità di fonti finali di energia ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] fu lecito a M. Cantor l'intitolare un suo classico studio sopra i segni numerali usati dagli antichi Contributo matematico Ebrei, ai Persiani, ai popoli della Libia, e più tardi agli Arabi e ai Berberi, presso i quali tuttora si riscontra. L'uso di ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] creava un ostacolo insormontabile alla formazione di uno stato arabo-palestinese; o all'analisi documentata di massacri come quelli - questo forse con maggiori somiglianze con il negazionismo classico - è stato quello relativo all'uso estensivo del ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] Delle nuove leggi di quantità si sovrappongono a quelle del latino classico; la posizione (sillaba chiusa) impedisce sovente il cammino di un suo a (dal protogerm. ē; cfr. got. e).
Gli Arabi che entrarono in Spagna già nel sec. VIII e vi rimasero fino ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] il genere gnomico ed Esopo per il favolistico, fra gli Arabi Luqmān, ecc. A questa comune credenza si sarebbero uniformate ha fatto sì che i Salmi siano divenuti non solo il libro classico di preghiere sia per la pietà ebraica sia per la cristiana, ma ...
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GEREMIA (ebr. Yirmĕyāhū, o abbreviato Yirmĕyah; greco ‛Ιερεμῖας; Vulgata Jeremias; scrittori cristiani anche Hieremias)
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Profeta israelita, autore del libro della Bibbia [...] ricercatezze letterarie. Il suo ebraico è ancora il classico sebbene vi compaiano tracce di decadenza, che lasciano I, pp. 349-357 358-364 (Venezia 1896); l'altro è in arabo a caratteri siriaci (karshūnico), ed è stato pubblicato da due mss. del sec ...
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Regione, regionalismo, regionalizzazione
Piergiorgio Landini
Il dibattito teorico sul concetto geografico di regione, che aveva caratterizzato il quadro disciplinare negli anni Settanta e Ottanta del [...] significato stesso di regionalizzazione hanno perso, nel senso classico del termine, significato e identità perché sono cambiati assi Ovest-Est e Nord-Sud; nell'Egitto, per il mondo arabo; nell'Unione Indiana e nel Pakistan per l'Asia meridionale; ...
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sciròcco (ant. o region. siròcco, scilòcco e silòcco) s. m. [prob. dall’arabo magrebino shulūq, dalla radice semitica š-l-q, in arabo classico s-l-q, «far bollire, lessare; scottare», per il tramite del genovese] (pl. -chi). – 1. Vento proveniente...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...