Filologo e lessicografo arabo (m. 1791), autore del grande dizionario Tāǵ al-'arūs "Il diadema della sposa", fonte importantissima per lo studio dell'araboclassico. ...
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Lessicografo arabo di origine turca (sec. 10º), autore del lessico Ṣiḥāḥ al-῾arabiyya, uno dei più antichi e pregevoli dizionarî dell'araboclassico. ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] rallentata o esaurita. Le due grandi scritture del mondo classico occidentale, la greca e la latina, avevano portato alla un lato e della forza dell'economia dall'altra; la s. araba caratterizza da più di un millennio la cultura islamica e le regioni ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] stati aumentati, introducendo un terzo gradino, M (middle): si parla quindi di triglossia (esempio: il Marocco, con araboclassico H, francese M e arabo colloquiale L) o di poliglossia (la comunità colta di origine cinese in Malesia, dove sono state ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] 10% delle lingue adotta invece l’ordine VSO (presente ad es. nelle lingue celtiche, in ebraico, in aramaico, in araboclassico, in berbero, in masai, ecc.). Gli ultimi tre tipi, invece, hanno indici di occorrenza irrilevanti. In sostanza, le lingue ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] it. lo vedo, sp. lo veo, fr. je le vois, ecc. Esistono però anche in lingue tipologicamente diverse, come l’araboclassico, che possiede pronomi clitici che sono personali e, nel contempo, possessivi, e si combinano con verbi, nomi e preposizioni. Si ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] di diglossia è esemplificata da Ferguson con quattro casi che, ovviamente, riflettono la situazione sociolinguistica dell’epoca: araboclassico ed egiziano, tedesco e svizzero tedesco in Svizzera, francese e creolo di Haiti, katharévusa e dhimotikí ...
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NUNAZIONE
Carlo Tagliavini
. I semitisti occidentali chiamano nunazione (dal nome della consonante araba \ARABO\ nūn che vale n) il fenomeno grammaticale arabo che i grammatici indigeni chiamano tanwīn [...] .
Pur essendo fuori di discussione che nell'araboclassico (nei dialetti arabi l'uso del tanwīn si è quasi completamente semitisti per cui ogni m finale libero protosemitico si muta in n arabo, alla mimazione (dal nome della lettera mīm, che vale m) ...
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SALEP
Fabrizio CORTESI
Nome derivato dall'arabo volgare saḥleb, che a sua volta deriva dall'araboclassico [khuṣā ath-] tha‛alab "testicoli di volpe", dato alla droga costituita dai tuberi disseccati [...] di alcune Orchidee terrestri, particolarmente Orchis (O. morio, pyramidalis, globosa, militaris, maculata), Ophrys, Serapias, ecc. Però il salep indiano, che è il più pregiato, è fornito da alcune Eulophia ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] alle orientali. In ogni modo, la più notevole innovazione locale è legata ai nuovi generi poetici: muwaššaḥ in araboclassico e zaǧal in quello vernacolare. Poiché tali generi strofici erano strettamente associati alla musica, essi divennero molto ...
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sciròcco (ant. o region. siròcco, scilòcco e silòcco) s. m. [prob. dall’arabo magrebino shulūq, dalla radice semitica š-l-q, in arabo classico s-l-q, «far bollire, lessare; scottare», per il tramite del genovese] (pl. -chi). – 1. Vento proveniente...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...