MONELLI, Paolo
Giorgio Zanetti
– Nacque il 15 luglio 1891 a Fiorano Modenese, da Ernesto e da Maria Antonini registrata all’anagrafe del Comune come «massaia possidente».
In ragione delle funzioni del [...] nel capoluogo emiliano, dove il M. frequentò il Liceo classico Minghetti. Concluso il liceo, subito avvertì viva la : dalla corrispondenza di guerra (nel 1956 assistette al conflitto arabo-israeliano nel Sinai) alla polemica di costume (si segnala, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica occidentale moderna nasce nel Medioevo con la poesia dei trovatori. Tali poeti costituiscono [...] la parte finale (o “uscita”) della muwaššaha, genere diffuso in al-Andalus (la Spagna araba) dal X secolo.
La muwaššaha è invece un genere poetico strofico in lingua arabaclassica (ma ne esistono anche in ebraico) il cui schema di base è: AA, bbbAA ...
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Linguaggio. Neuropsicologia del linguaggio
Salvatore Maria Aglioti
Luigi Pizzamiglio
La neuropsicologia studia la relazione tra fenomenologia e basi nervose delle funzioni cognitive quali il linguaggio, [...] , dalle 'lingue sintetiche' (per es., il latino o l'arabo) dove l'ordine delle parole è meno importante. Infatti, mentre quadro generale che ne emerge concorda con le nozioni classiche sulle basi rappresentazionali del linguaggio, secondo le quali un ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] dall’Istituto magistrale Gino Capponi, ov'era iscritta, al liceo classico Galileo Galilei, presso cui si diplomò con ottimi voti nel giugno le ingiustizie e le guerre: raccontò il conflitto arabo-palestinese, le guerre etniche in Asia, le ...
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ARTI LIBERALI e MECCANICHE
C. Frugoni
Nell'accezione generale, con la locuzione a. liberali si definiscono quelle attività creative che richiedono un'applicazione intellettuale e la cui produzione, [...] recupero della dignità della sfera pratica su cui gravava, nel mondo classico, la negatività del lavoro servile. Dopo il peccato di Adamo, ), sensibile alla sua Toledo dove, per l'apporto arabo, fiorirono gli studi matematici e alchimistici, come l' ...
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MOSCHEA
R. Hillenbrand
Il termine m. (arabo masjid) definisce il luogo riservato alla preghiera dei musulmani, indipendentemente dalle diverse tipologie architettoniche.La tradizione islamica ha tuttavia [...] Tuttavia le principali tipologie locali al di fuori del mondo arabo si possono collocare in ambiti generali, quali quello persiano, e dell'Asia sudorientale. La m. persiana presenta una classica pianta a quattro īwān, dove una corte con due file ...
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ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] dal Ghāyat al-ḥakīm (Il fine del saggio), un testo arabo del sec. 11° (Perrone Compagni, 1975) -, elaborò , 1985-1986, pp. 3-48; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, AM, s. II, 1, ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] che durò nominalmente fino alla conquista ottomana nel 1517. Il governo degli A. coincise con l'età classica della civiltà islamica, quando l'arabo e la cultura che si esprimeva in tale lingua dominavano dall'Atlantico all'oceano Indiano e dall'Asia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] con la tradizione filosofica classica, e soprattutto con il peripatetismo arabo. Tra il X e il XII secolo si sviluppa un neoplatonismo ebraico. Nel XII secolo emerge la figura di Maimonide, un cardine nella storia del pensiero giudaico; mentre è ...
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OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] si riallacciano espedienti già presenti nell'architettura classica, quali le curvature verticali di pilastri, 1899; L'Optique de Claude Ptolémée dans la version latine d'après l'arabe de l'émir Eugène de Sicile, a cura di A. Lejeune, Louvain 1956 ...
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sciròcco (ant. o region. siròcco, scilòcco e silòcco) s. m. [prob. dall’arabo magrebino shulūq, dalla radice semitica š-l-q, in arabo classico s-l-q, «far bollire, lessare; scottare», per il tramite del genovese] (pl. -chi). – 1. Vento proveniente...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...