Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] autori di grande rilievo a riprova della preminenza culturale dell’E. all’interno del mondo arabo. Tra essi: A. Shawqī, dallo stile impeccabile impregnato di classicismo, M. Ḥāfiẓ Ibrāhīm, noto per il suo impegno sociale e politico; K. Muṭrān, d ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] l'umanità. La rivista ha affrontato inoltre l'annoso problema della lingua, ovvero la dicotomia esistente tra araboclassico (fuṣḥā) e arabo dialettale (῾āmmiyya), preferendo quest'ultimo alla lingua colta: in poesia, il linguaggio non costituisce un ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] nel Bantu, doveva in origine posare sulla sillaba radicale, cioè sulla prima sillaba della parola. L'araboclassico qátala "egli ha ucciso" conserva certamente l'accentuazione originaria sulla sillaba radicale (qat-), mentre un accento secondario ...
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PALESTINA
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Isabella Camera d'Afflitto
Stefania Parigi
(XXVI, p. 73; App. I, p. 916; II, II, p. 489; III, II, p. 356)
La regione palestinese ha mantenuto la caratteristica di essere una delle zone [...] , spesso sostituiti dai nuovi insediamenti ebraici. Sul piano linguistico, gli autori, che si esprimono per lo più in araboclassico, utilizzano un lessico particolare, che si rifà sempre alla situazione politica della regione.
Bibl.: Per le opere ...
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(arabo Adūnīs)
Pseudonimo del poeta siriano naturalizzato libanese, ‚Alī Aḥmad al-Sa‚īd, nato nel villaggio di Qassabīn, Laodicea, il 1° gennaio 1930. Dopo gli studi presso l'università di Damasco si è [...] europei, mistica ed esistenzialista, la poesia di A. fonde con rara maestria l'ispirazione personale e l'eredità arabaclassica, giungendo a un risultato di estrema originalità. Oltre ai numerosi volumi di poesia (Aġānī Mihyār al-dimašqī, 1961 ...
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Nome arabo (\arabo\) d'un lungo e ampio mantello da gettare sulle spalle e fornito di cappuccio, che un tempo era usato in molti paesi di lingua araba, ma che negli ultimi tre secoli circa sembra essere [...] bernusso; burnus ci è giunto attraverso la forma francese, sorta dopo la conquista d'Algeri del 1830.
Nell'araboclassico burnus significava anzitutto un berretto alto, e poi un abito munito di berretto o cappuccio, portato prevalentemente dai monaci ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] tre casi (nominativo, genitivo e accusativo), scompare in epoche diverse in tutte le lingue, a eccezione dell’araboclassico. Una caratteristica del sostantivo semitico è il cosiddetto stato costrutto, cioè la particolare forma, alterata, assunta dal ...
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Letterato e filologo arabo libanese (Kafr Simà, Beirut, 1800 - Beirut 1871). Ottimo conoscitore e scrittore dell'araboclassico, contribuì, con una feconda opera di lessicografo, con scritti di imitazione [...] classica, poesie, grammatiche, ecc., alla rinascita delle lettere arabe nel sec. 19º. È considerato l'ultimo grande rappresentante del genere della maqāma. n Anche il figlio Ibrāhīm (1847-1906) e altri membri della famiglia furono letterati e poeti ...
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qaṣr Castello, forte e, anche, palazzo di principi o governatori. È usato nella toponomastica di paesi di lingua araba, persiana e turca, sia nella forma qaṣr dell’araboclassico, sia nella forma dialettale [...] qṣar. In Spagna, unito all’articolo arabo al, ha dato origine al nome comune e toponimo alcàzar.
Da q. deriva anche la denominazione di cassero data al castello di poppa e ad altre sovrastrutture delle navi. ...
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Grammatico arabo-musulmano (n. 815 - m. 904) della scuola di Cufa. Delle sue numerose opere di carattere filologico ma soprattutto grammaticale restano il Kitāb al-Faṣīḥ ("Il libro dell'araboclassico") [...] e Qawā῾id ash-shi῾r ("Regole di poesia"). La sua Arte poetica fu edita (1893) da C. Schiaparelli ...
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sciròcco (ant. o region. siròcco, scilòcco e silòcco) s. m. [prob. dall’arabo magrebino shulūq, dalla radice semitica š-l-q, in arabo classico s-l-q, «far bollire, lessare; scottare», per il tramite del genovese] (pl. -chi). – 1. Vento proveniente...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...