La civilta islamica: scienze della vita. Agronomia
Mohamed El Faïz
Expiración García Sánchez
Agronomia
῾Ilm al-filāḥa: l'agronomia fra scienza, arte e mestiere
All'agronomia (dal greco agrós 'campo' [...] delle quali risale al periodo antecedente al XIII secolo. Molte regioni del mondo arabo-islamico hanno contribuito ad alimentare la riflessione sull'agronomia araba: in particolare al-Andalus, che con i suoi studi conobbe una vera e propria età dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] medica) del greco Pedanio Dioscoride (o Dioscuride; 1° sec.) nella versione araba (seconda metà del 9° sec.), che risultava di più agevole lettura di quella greca. Dall’Andalusia la cultura scientifica islamica s’irradiò a Saragozza e a Barcellona e ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La professione medica
Hans Hinrich Biesterfeldt
La professione medica
L'educazione e l'etica medica nel mondo islamico furono influenzate in modo rilevante dalla [...] rischioso, la decisione difficile" (in una delle varie versioni dei commentari arabi), fu interpretato, per esempio, da Ibn Hindū (m. 1019 o medicina nella sezione dedicata alle 'scienze straniere'; l'andaluso Ibn Ḥazm (m. 456/1064) pone la medicina ...
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DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] figure di qualità assai modesta. Il terzo codice (Parigi, BN, arab. 2850), non datato ma riferibile al sec. 12°, è redatto in Spagna ed è il più antico D. andaluso; conta centouno miniature molto modeste e assolutamente non naturalistiche. Il quarto ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Chirurgia
Emilie Savage-Smith
Chirurgia
Nel mondo islamico medievale, l'insegnamento della pratica chirurgica avveniva principalmente attraverso l'apprendistato, [...] si era recato sia nelle regioni orientali sia in quelle occidentali dell'Islam arabo (fu a Ḥarrān e poi nella Jazira); e dopo il suo di questo tipo. Nel XII sec., un altro medico andaluso, Abū Marwān ibn Zuhr (464-557/1072-1162), conosciuto ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Farmaceutica
Mehrnaz Katouzian-Safadi
Nouha Stéphan
Farmaceutica
Nel Kitāb al-ṣaydana fī 'l-ṭibb (Libro della farmacia in medicina), la cui introduzione è considerata [...] [a base di zucchero]), oltre ai libri sulla teriaca scritti in al-Andalus da Ibn Ǧulǧul e Averroè (m. 1198).
Le opere ‒ o le necessità dei farmaci composti, molto caro ai medici e ai farmacisti arabi, fu trattato, tra gli altri, da al-Maǧūsī, il ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Traduzioni e sviluppi ebraici
Y. Tzvi Langermann
Traduzioni e sviluppi ebraici
La tradizione filosofica che si sviluppò nelle comunità [...] rivedute, che sembrano essere di mano dello stesso autore. Prima di lasciare l'Andalus per l'Europa cristiana, Ibn ῾Ezrā᾽ aveva studiato approfonditamente l'astronomia araba e, anche se le sue fonti devono ancora essere identificate, è ragionevole ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] retta dal medico Abrāhām ben Sāssōn, al celebre medico andaluso Ḥasdāy ibn Shaprū-ṭ, visir dell'umayyade ‛Abd rivelano prestiti già consacrati dall'uso ebraico, in specie talmudico; e dei nomi arabi d'Arturo e delle Pleiadi, "Ra's ath-Thawr" (r's ' ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] nel mondo latino a seguito della traduzione compiuta in ambiente andaluso nel XII sec. ‒ fu un testo di riferimento per caelo ‒ ossia il De mundo, tradotto due volte, dal greco e dall'arabo ‒ e il De coloribus, nel quale si esaminano le tinture e le ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] ), dagli abitanti dello Hiǧāz e scritta dal filosofo mistico andaluso Ibn Sab῾īn, che riconosceva l'autorità califfale di I capi di questi regimi, di fede musulmana e di etnia non araba, furono quasi sempre in grado di dare vita a dinastie più o ...
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navarrino
agg. e s. m. (f. -a). – Della Navarra (v. la voce prec.); come sost.: abitante, originario, nativo della Navarra. Razza n., razza di cavalli, da sella e da tiro leggero, ottenuta a Tarbes (Pirenei) dall’incrocio di cavalli arabi...