La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Geografia matematica e cartografia
Edward S. Kennedy
Geografia matematica e cartografia
Lo storico delle scienze esatte dell'Islam [...] 1892-93) che ha stabilito che 56 più 2/3 di miglia arabe equivalgono a 111,8 km per grado, valore incredibilmente prossimo a il Polo Sud celeste.
Verso il 1050, comunque, l'andaluso al-Zarqālluh (Azarquiel) inventò un tipo di astrolabio chiamato al ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] et al., Testimonianze degli Arabi in Italia, Roma 1988.
S.K. Jayyusi (ed.), The Legacy of Muslim Spain, Leyden 1992.
H. Bresc et al., Del nuovo sulla Sicilia musulmana, Roma 1995.
R. Lopez Guzman (ed.), Al-Andalus y el Mediterraneo, Madrid 1995 ...
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Aghlabidi
L. Golvin
Dinastia che governò in Ifrīqiya (od. Tunisia) nel sec. 9°, sotto la quale iniziò la conquista islamica della Sicilia.
Nell'anno 800 d.C. l'Ifrīqiya vide nascere la prima dinastia [...] , ma a un esame più attento rivela anche apporti andalusi, su uno sfondo di antiche tradizioni locali. In definitiva de la Grande Mosquée de Kairouan, Revue de l'Institut des Belles-Lettres Arabe 99, 1962, pp. 245-256.
P. Sebag, Kairouan, Paris 1963. ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] poi in diverse varietà di contatto: yanito (dialetto andaluso di Gibilterra), neogreco di Chios, varietà urbane da vari idiomi del Mediterraneo (camalu «facchino» dall’arabo, ➔ arabismi; mandilu «fazzoletto» dal greco, ecc.).
L’indebolimento, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] cartiere a Samarcanda e a Baghdad, poi moltiplicatesi in tutto il mondo islamico arabo, persiano, indiano, egiziano, siriano, siciliano e di al-Andalus.
L’espansione degli Abbasidi
L’espansione abbaside prosegue verso Oriente, mentre al califfato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’islam ha un nucleo essenziale dogmatico e comportamentale. Favorito da una serie di vittorie, [...] del giudaismo e del cristianesimo, a tutto beneficio del profetismo arabo e della centralità della Mecca come faro di una nuova più grande sembrò essere un’invasione dei musulmani di al-Andalus, sbaragliati poi da Carlo Martello (685-741) a Poitiers ...
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ASTROLABIO
F. Noci
Strumento, generalmente realizzato in metallo (bronzo, rame o ottone), che permette di misurare l'altezza delle stelle, della luna o del sole sull'orizzonte e di determinare relazioni [...] tagliava secondo la linea solstiziale Cancro-Capricorno. Poco dopo un altro andaluso, al-Zarqālī (Azarquiel) realizzò un tipo di a. formato da una sola lamina (arabo al-ṣafīḥah), che presentava sulla stessa superficie le due proiezioni stereografiche ...
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Ibn Battuta
Viaggiatore arabo (Tangeri 1304-Fez 1368 o 1377). Visitò (1325-54) tutto il mondo musulmano dall’Africa settentr. all’India, spingendosi anche nella Russia merid. e sino alla Malesia e alla [...] Cina. Al suo ritorno in Marocco, dettò la relazione di questi viaggi (Rihla, ovvero Il dono degli osservatori) al letterato andaluso Ibn Juzayy, su incarico del sovrano merinide: essa è di grande interesse sia per le notizie geografiche sia per le ...
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Ibn Jubayr
Viaggiatore e letterato musulmano andaluso (Valenza 1145-Alessandria 1217). Il suo Itinerario, diario di viaggio del pellegrinaggio da lui compiuto alla Mecca (1183-85), divenne modello letterario [...] del genere e contiene interessanti notizie sulla Sicilia arabo-normanna. ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 - Víznar, Granada, 1936). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente [...] lorchiana posteriore si apre verso nuove esperienze: evasione dal mondo popolare andaluso e dalle forme metriche abituali; presenza di temi nuovi (l'America, i neri, il mondo arabo); eliminazione del metro e della rima. La sua produzione teatrale ...
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navarrino
agg. e s. m. (f. -a). – Della Navarra (v. la voce prec.); come sost.: abitante, originario, nativo della Navarra. Razza n., razza di cavalli, da sella e da tiro leggero, ottenuta a Tarbes (Pirenei) dall’incrocio di cavalli arabi...