(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] al-Ḫāl, la rivista ha affrontato numerose problematiche, tra cui l’annosa questione della diglossia tra arabo classico e arabodialettale, privilegiando quest’ultimo rispetto alla lingua colta, in quanto il linguaggio poetico non costituisce un mezzo ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] . La rivista ha affrontato inoltre l'annoso problema della lingua, ovvero la dicotomia esistente tra arabo classico (fuṣḥā) e arabodialettale (῾āmmiyya), preferendo quest'ultimo alla lingua colta: in poesia, il linguaggio non costituisce un mezzo ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] (n. 1932), poeta di tendenza neoromantica, Munṣif Gaššām (n. 1946), la cui poesia di protesta è scritta in arabodialettale, e Aḥmad Qadīdī (n. 1948), un poeta che appartiene alla corrente d'avanguardia.
Ṣāliḥ Qarmadī, scrittore e poeta bilingue ...
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(arabo Adūnīs)
Pseudonimo del poeta siriano naturalizzato libanese, ‚Alī Aḥmad al-Sa‚īd, nato nel villaggio di Qassabīn, Laodicea, il 1° gennaio 1930. Dopo gli studi presso l'università di Damasco si è [...] a Ši‚r, ha teorizzato una poesia lontana dalle rigide convenzioni della tradizione araba e ha affrontato anche il problema della lingua, la diglossia tra arabo classico e arabodialettale. Nel 1984 è stato chiamato a tenere alcune lezioni presso il ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] : amore, panegirici, vino ecc. Ulteriore novità fu l’inserimento, al termine della muwashshaḥa, della khargia, versi composti in arabodialettale o in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di predominanza politica dell’uno o dell’altro popolo (Goti, Longobardi, Arabi e così via), a partire dal 6° sec. d.C. al suo realismo uguale soluzione linguistica. Per la via comico-dialettale si raggiunge di colpo il contemporaneo e il quotidiano, ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] forma metrica del poema romanzesco.
Nell’ambiente per lo più arabo di Egitto e di Siria nacquero vari cicli romanzeschi, alcuni dei l’attitudine mimetica, con la cospicua componente dialettale, e rinnovandone con maggiore asprezza la provocazione ...
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Letterato e drammaturgo egiziano (Alessandria 1898 - Il Cairo 1987). Figura eminente nel panorama della letteratura araba contemporanea per il suo contributo nella saggistica, nel giornalismo, nella narrativa, [...] . Degno di nota è lo stile di al-Ḥ., che utilizza una sorta di bilinguismo, l'arabo letterario nelle parti narrative e, nei dialoghi, la lingua dialettale egiziana. Al-Ḥ. si è inoltre distinto come pubblicista e ha collaborato a varî giornali, tra ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] VII, tav. xxxix). Trae incitamenti anche dall'Oriente arabo nell'atrio o nartece che circonda il piè di croce toccare l'eccellenza.
Al difuori del rilevante numero di documenti dialettali di carattere civile del sec. XIII, che diverrà grandissimo nel ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] francese, inglese, tedesco, spagnolo, russo, ungherese, arabo). Vi si tengono corsi di lezioni su argomenti amante della campagna e insieme satirico squisito (un gioiello della letteratura dialettale è l'Istoria d'on fraa cercott); C. A. Tanzi ...
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qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...
casba
(o kasba) s. f. [forma italianizz. dell’arabo qaṣba «fortezza», che è la pronuncia dialettale dell’arabo class. qaṣaba; sono adottate talvolta anche le grafie francesi qasbah e kasbah]. – In generale, la parte interna di una città, o...