La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] Irueste 1978-79: Girón Irueste, Fernando María, Los médicos mozárabes y el proceso de constitución de la medicina arabe en al-Andalus. Siglos VIIIa, "Asclepio", 30-31, 1978-1979, pp. 209-222.
Hernández Morejón 1842-45: Hernández Morejón, Antonio ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Sapere medico e manuali
Ursula Weisser
Sapere medico e manuali
Il vasto processo di ricezione della letteratura medica greca attraverso le traduzioni in arabo, [...] di cui non esistevano ancora traduzioni vere e proprie in arabo, tra le quali probabilmente testi greci in traduzione siriaca. Cordova sotto ῾Abd al-Raḥmān III, califfo omayyade dell'Andalus. L'opera non ebbe nel complesso un'influenza paragonabile ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La professione medica
Hans Hinrich Biesterfeldt
La professione medica
L'educazione e l'etica medica nel mondo islamico furono influenzate in modo rilevante dalla [...] rischioso, la decisione difficile" (in una delle varie versioni dei commentari arabi), fu interpretato, per esempio, da Ibn Hindū (m. 1019 o medicina nella sezione dedicata alle 'scienze straniere'; l'andaluso Ibn Ḥazm (m. 456/1064) pone la medicina ...
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DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] figure di qualità assai modesta. Il terzo codice (Parigi, BN, arab. 2850), non datato ma riferibile al sec. 12°, è redatto in Spagna ed è il più antico D. andaluso; conta centouno miniature molto modeste e assolutamente non naturalistiche. Il quarto ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Chirurgia
Emilie Savage-Smith
Chirurgia
Nel mondo islamico medievale, l'insegnamento della pratica chirurgica avveniva principalmente attraverso l'apprendistato, [...] si era recato sia nelle regioni orientali sia in quelle occidentali dell'Islam arabo (fu a Ḥarrān e poi nella Jazira); e dopo il suo di questo tipo. Nel XII sec., un altro medico andaluso, Abū Marwān ibn Zuhr (464-557/1072-1162), conosciuto ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Farmaceutica
Mehrnaz Katouzian-Safadi
Nouha Stéphan
Farmaceutica
Nel Kitāb al-ṣaydana fī 'l-ṭibb (Libro della farmacia in medicina), la cui introduzione è considerata [...] [a base di zucchero]), oltre ai libri sulla teriaca scritti in al-Andalus da Ibn Ǧulǧul e Averroè (m. 1198).
Le opere ‒ o le necessità dei farmaci composti, molto caro ai medici e ai farmacisti arabi, fu trattato, tra gli altri, da al-Maǧūsī, il ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] retta dal medico Abrāhām ben Sāssōn, al celebre medico andaluso Ḥasdāy ibn Shaprū-ṭ, visir dell'umayyade ‛Abd rivelano prestiti già consacrati dall'uso ebraico, in specie talmudico; e dei nomi arabi d'Arturo e delle Pleiadi, "Ra's ath-Thawr" (r's ' ...
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navarrino
agg. e s. m. (f. -a). – Della Navarra (v. la voce prec.); come sost.: abitante, originario, nativo della Navarra. Razza n., razza di cavalli, da sella e da tiro leggero, ottenuta a Tarbes (Pirenei) dall’incrocio di cavalli arabi...