VELLA, Giuseppe
Carlo Alfonso Nallino
Abate maltese, che nel 1782 era cappellano addetto al monastero benedettino di San Martino delle Scale presso Palermo.
Ivi esistevano pochi manoscritti arabi ora [...] di Sicilia e i sovrani fatimiti dal 1074 al 1119; e ne stampò il primo tomo (Palermo 1793, gr. in-fol.) in arabo con trad. italiana a fronte. Smascherata più tardi l'impostura, dopo mille vicende fu condannato a pena mite nel 1796. Sennonché i suoi ...
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Astrologo greco del sec. 1º d. C., considerato quale interprete delle norme oracolari astrologiche di Ermete Trismegisto. Ha esercitato una forte influenza sugli astrologi arabi e medievali in genere con [...] la sua descrizione dei decani e delle costellazioni relative ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] con i loro connazionali musulmani nell'avversione a Israele, e la più o meno fattiva solidarietà con la quale tutto il mondo arabo d'Asia e d'Africa sostiene la causa palestinese non si misura in termini di zelo religioso ma di impegno politico, di ...
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Medico, alchimista, politico, riformatore religioso (n. Vilanova, Lérida, 1240 circa - m. in nave, al largo di Genova, 1312). Studiò teologia a Montpellier, medicina a Napoli e in Spagna con gli Arabi; [...] quindi (1289-99) insegnò ed esercitò la medicina a Montpellier. Medico di Bonifacio VIII e di sovrani, svolse un ruolo importante nelle negoziazioni tra Aragona e Francia relative alla Sicilia. Nella storia ...
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YUSTE (San Giusto)
Nino Cortese
Monastero della provincia di Cáceres in Spagna, fondato nei primi anni del sec. XV in un luogo ritenuto sacro perché, secondo la tradizione, ivi erano stati uccisi dagli [...] Arabi quattordici vescovi. Deve la sua celebrità a Carlo V che lo scelse come propria dimora nel 1556, quando abdicò in favore di Filippo II, e vi stette sino alla morte, nel 1558, in un edificio che si era fatto costruire da Antonio di Villacastín ...
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Titolo dell’armonia evangelica, composta con i passi dei quattro Vangeli canonici da Taziano, intorno al 172, e usata fra i cristiani di Siria fino ai primi del 5° sec. Dell’opera, assai diffusa in rifacimenti [...] arabi e latini per tutto il Medioevo, restano ora un brevissimo frammento in greco, frammenti della versione siriaca (soprattutto nel commento di Efrem), una versione araba (11° sec.) dal siriaco e un rifacimento in latino. ...
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SIONISMO (XXXI, p. 864)
Sabatino MOSCATI
L'attività politica del sionismo dopo il 1936 è costantemente legata agli avvenimenti di Palestina (v. in questa App.).
Il XX Congresso sionista (Zurigo, agosto [...] britannico aveva ritirato la proposta Peel e progettato con il libro bianco del maggio 1939 la costituzione di uno stato arabo-ebraico entro un decennio, la limitazione dell'acquisto di terre in Palestina e la riduzione dell'immigrazione ebraica a 75 ...
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Figlio (Zamora 1199 - Siviglia 1252) di Alfonso IX re di León, successe al padre nel 1230: nel 1217 aveva ottenuto il trono di Castiglia, succedendo a Enrico I di Castiglia, fratello della madre. Con vittoriosa [...] lotta contro gli Arabi conquistò Cordova (1236), rese suo vassallo il re di Murcia (1243), conquistò Jaén (1246) e Siviglia (1248), lasciando così ai nemici il solo stato di Granada e poche altre terre. Esplicò anche una notevole attività nella ...
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ATANASIO, santo
Paolo Bertolini
Nacque a Catania, da genitori benestanti ed assai religiosi; si può affermare per lui che l'educazione ricevuta nell'ambiente familiare dovette influire non poco sulla [...] sua vocazione. Davanti all'mvasione degli Arabi ed alle devastazioni da questi compiute dopo il loro sbarco nell'isola (827), i genitori di A. preferirono fuggire, abbandonando ogni bene loro in Sicilia, e riparare in Grecia, dove si stabilirono a ...
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Nella liturgia cattolica, denominazione comune del rito italo-greco e di quello italo-albanese. Il primo, praticato soprattutto in Sicilia da comunità di orientali venuti in Italia per i frequenti contatti [...] con il mondo bizantino o per fuggire gli Arabi, fu particolarmente fecondo nei sec. 9°-12° e si conserva oggi solo nell’abbazia di Grottaferrata. Il secondo è derivato dal precedente per il sovrapporsi, in Calabria e Sicilia, di profughi albanesi ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...