Matematico e astronomo (n. Tivoli sec. 11º), vissuto a Barcellona intorno al 1110-45. Tradusse in latino trattati arabi ed ebraici tra i quali (con la collaborazione dell'autore) il Liber embadorum (libro [...] delle "misure dei corpi"), sintesi della geometria pratica greco-araba, dell'ebreo spagnolo Abrāhām ben Ḥiyyā, traduzione che fu uno dei primi tramiti attraverso i quali la matematica greco-araba pervenne all'Occidente cristiano. ...
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Regista cinematografico egiziano (Alessandria, Egitto, 1926 - Il Cairo 2008). Riconosciuto a livello internazionale tra i più importanti registi arabi, Ch. è stato il principale fautore del rinnovamento [...] lui perseguito con fermezza pur restando all'interno dei sistemi produttivi tradizionali. È stato, tra l'altro, il primo regista arabo premiato con il Tanit d'or alle Journées cinématographiques de Carthage per il film Iẖtiyār (La scelta, 1970). Nel ...
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Orientalista (Waiblingen 1858 - Tubinga 1921), prof. nell'univ. di Tubinga (dal 1897). Si distinse soprattutto come editore di testi arabi e come profondo conoscitore della geografia, storia e letteratura [...] arabo-spagnola. ...
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Studioso libanese (Ghazīr 1710 - Madrid 1791), vissuto in Spagna, nominato bibliotecario dell'Escuriale, si dedicò allo studio di quei manoscritti arabi di cui compilò il primo catalogo (Bibliotheca Arabico-Hispana [...] Escurialensis, 1750-70), che segnò l'inizio dei moderni studî arabistici spagnoli ...
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Generale inglese (Naini Tal, Uttar Pradesh, 1903 - Burma 1944); si distinse (1936-39) nelle operazioni militari durante le lotte fra Arabi ed Ebrei in Palestina. Dal genn. al maggio 1941 guidò un esercito [...] etiope-sudanese, conquistando Addis Abeba. Nominato (1942) comandante delle truppe inglesi in Birmania, organizzò speciali corpi per il combattimento nella giungla, detti chinditi, e con essi realizzò ...
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Califfo arabo della dinastia degli Omayyadi. Successe al fratello Walīd I e regnò dal 715 al 717; sotto di lui gli Arabi compirono invano il loro maggiore sforzo contro Costantinopoli. ...
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ī Filologo musulmano (n. Nīshāpūr - m. 1124). La sua opera principale, tradotta anche in altre lingue, è una grande raccolta di proverbî arabi, Maǵma' al-amthāl. ...
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Ammiraglio (sec. 12º); ministro civile e ufficiale di corte del Regno di Sicilia. Se è identificabile con il personaggio indicato dai cronisti arabi come ῾Adb ar-Raḥmān an-Nasrānī, comandò (1123), insieme [...] con Giorgio di Antiochia, la spedizione contro Mehedia ...
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Figlio (n. 866 - m. 912) di Basilio I e di Eudocia Ingerina. Successe al padre nell'886. Nella continua guerra contro gli Arabi, L. riuscì a difendere i confini orientali, ma in Occidente non poté impedire [...] che i musulmani completassero la conquista della Sicilia e occupassero Reggio. Rotta la pace con i Bulgari, L. subì da loro gravi sconfitte, tanto che, di fronte all'avanzata di Simeone sino a Costantinopoli, ...
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Uomo politico siriano (Damasco 1895 - Il Cairo 1961). Già nel 1913 fu uno degli organizzatori a Parigi del Congresso arabo, che stabilì la linea politica degli Arabi nella guerra del 1914-18. Si dedicò [...] e, con l'appoggio dell'Inghilterra e della Lega araba, dopo le sanguinose insurrezioni del maggio, ottenne l' si adoperò a stringere i legami di collaborazione fra gli stati arabi. Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri di Siria dal ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...