Carolingi
Dinastia franca (752-987) che successe ai Merovingi e costituì il Sacro romano impero (800-924), realizzando una vasta unione di domini, popoli e culture. Il principale artefice di questa impresa [...] maestro di palazzo la crisi che decretò la fine della dinastia merovingia, sottomettendo la Neustria ribelle e fermando l’avanzata degli arabi con la vittoria di Poitiers (732 o 733). Suo figlio Pipino il Breve (714-768) si fece eleggere re nel 751 ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] l’influsso del diritto romano.
664: con l’assedio di Bisanzio si affaccia nel mondo mediterraneo l’Islam.
711: gli Arabi distruggono il regno dei Visigoti in Spagna.
728: donazione di Sutri al papa da parte del re longobardo Liutprando: inizio del ...
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Città della Spagna (207.286 ab. nel 2007) nella Comunità autonoma di Murcia. Porto militare e commerciale, è uno dei maggiori centri iberici sul Mar Mediterraneo. Importante polo industriale, sede di industrie [...] della Spagna citeriore. Fu colonia con Cesare. Nei suoi pressi erano importanti miniere d’argento. Nel 425 fu presa dai Vandali, poi dai Bizantini (552) e dai Visigoti (615), nell’8° sec. dagli Arabi. Nel 1243 fu incorporata nel regno di Castiglia. ...
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SHAM‛ŪN, Camille Nimr
Paolo MIGNANTI
Uomo politico libanese, nato a Deir el-Qamar nel 1900; studiò a Beirut presso i Fratelli delle Scuole cristiane, laureandosi poi in legge. Nel 1934 fu eletto per [...] il quale la sua politica estera sembrò propendere per una sempre più stretta collaborazione del Libano con gli altri stati arabi (e particolarmente con la Siria), Sh. adottò una linea di condotta di intesa con le potenze occidentali che culminò col ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] Egli ci racconta che Uluġ Beg era dotato di una memoria prodigiosa e di un eccezionale talento per le lingue; conosceva l'arabo, il turco, il persiano, il mongolo, un po' di cinese, oltre all'arte della prosodia e della versificazione. Era un grande ...
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BENJAMIN romano da Siracusa
Attilio Milano
Il nome di questo ebreo compare in un documento particolarmente significativo per la posizione della persona a cui è indirizzato e per la natura del privilegio [...] di permanenza ininterrotta in Sicilia, che aveva avuto una fioritura di studi e di lavoro particolarmente rigogliosa sotto gli ultimi Arabi, sotto i Normanni e sotto i regnanti svevi, e che, pur essendo andata via via declinando sotto gli Angioini e ...
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Figlio (Valladolid 1527 - Escorial 1598) di Carlo V e di Elisabetta di Portogallo. Ereditò dal padre i vasti domini in Europa e nelle Americhe, eccetto il titolo di imperatore e il trono asburgico. Con [...] (1588), determinando il crollo della potenza marittima spagnola. In Spagna attuò una dura repressione delle minoranze di ebrei e arabi, condotta in nome dei principi più rigidi della Controriforma.
Vita e attività
Crebbe in Spagna; nel 1543 il padre ...
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(arabo Banzart) Città della Tunisia (114.371 ab. nel 2004), a S del Capo Bianco, sul canale attraverso cui il Lago di B. comunica con il mare; capoluogo dell’omonimo governatorato. Il porto, già notevolissimo [...] , designata con il nome di Hippo Diarrhytus, fu poi colonia romana. Nella seconda metà del 7° sec. fu occupata dagli Arabi. Divenuta la Tunisia protettorato francese, la Francia vi costruì un porto militare (1889) e la nuova città ebbe un rapido ...
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(XX, p. 318; App. III, i, p. 957; IV, ii, p. 293; V, iii, p. 125)
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
La crescita demografica del paese in questi ultimi decenni è da attribuire in massima [...] 93.000 unità (45% della popolazione complessiva) a circa 870.000 (57,4%), di cui una larga percentuale proveniente dagli altri Stati arabi. Al censimento del 1995 la popolazione risultava pari a 1.590.013 ab. (il 56% dei quali non kuwaitiani) e a 1 ...
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HAGANAH
Sabatino MOSCATI
. Organizzazione militare ebraica in Palestina, sorta dopo la dichiarazione Balfour (1917), come sviluppo dei gruppi armati già esistenti per la "difesa" (ebraico Haganah) degli [...] mandato britannico, con la conseguente proclamazione dello Stato d'Israele (15 maggio 1948) e l'inizio della lotta contro gli Arabi, hanno fatto della Haganah la forza armata ebraica in Palestina.
Bibl.: E. Golomb, History of Jewish self defence in ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...