Seychelles
Arcipelago dell’Oceano Indiano noto ai naviganti arabi, scalo delle navi europee all’inizio del 16° sec., esplorato dai francesi (1740) che ne coniarono il nome e ne avocarono il possesso [...] (1756). Stazione di transito, fu sottoposto a brutale deforestazione che lasciò spazio all’agricoltura di piantagione (cannella). Occupato dal Regno Unito (1810-14), ne restò dominio fino al 1976, quando ...
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Tunisi
Capitale della Tunisia. Fondata nel 699 dagli arabi con una funzione di difesa dalle incursioni bizantine dal mare, sul sito di un precedente insediamento berbero nell’entroterra di Cartagine, [...] distrutta nello stesso momento. Dal 13° sec., con gli Almohadi, divenne capitale dell’Ifriqiya, superando in importanza Kairouan. T. fiorì sotto gli Hafsidi (secc. 13°-16°), che l’arricchirono di palazzi ...
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SIONISMO (XXXI, p. 864)
Sabatino MOSCATI
L'attività politica del sionismo dopo il 1936 è costantemente legata agli avvenimenti di Palestina (v. in questa App.).
Il XX Congresso sionista (Zurigo, agosto [...] britannico aveva ritirato la proposta Peel e progettato con il libro bianco del maggio 1939 la costituzione di uno stato arabo-ebraico entro un decennio, la limitazione dell'acquisto di terre in Palestina e la riduzione dell'immigrazione ebraica a 75 ...
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Arma da fuoco portatile (v. fig.) introdotta dagli Arabi in Spagna donde, verso la metà del 16° sec., passò in Italia e al resto d’Europa, dove ebbe la maggior diffusione nella seconda metà del 19° secolo. [...] Usata principalmente per la caccia o per il tiro a segno, è in genere più leggera del fucile e ha canna più corta. L’Unione italiana di tiro a segno prevede competizioni di tiro nazionali, internazionali ...
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Città della Spagna meridionale (236.988 ab. nel 2008), in Andalusia; capoluogo della provincia omonima (12.647 km2 e 901.220 ab. nel 2008). Sorge presso il fiume Genil che qui riceve il Rio Darro (Salon [...] o Banū Naṣr (Nasridi), che nel 1232 stabilirono a G. la dinastia destinata a essere l’ultimo caposaldo del dominio arabo in Spagna. La sua posizione di Stato cuscinetto fra la cristianità spagnola e l’Islam maghrebino favorì la prosperità economica e ...
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Generale e governatore arabo (sec. 8º); condusse importanti campagne degli Arabi in Persia; si pose a capo (720) nell'Iraq di una rivolta contro il califfo Yazīd II, ma fu vinto e costretto a fuggire in [...] India dove fu ucciso ...
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Astronomia
Antica unità di distanza angolare celeste usata dagli astronomi arabi, i quali distinguevano il c. maggiore (distanza apparente tra le stelle Castore e Polluce della costellazione dei Gemelli) [...] e il c. minore (distanza apparente fra Procione e la stella β della costellazione del Cane minore).
Medicina
Una delle due ossa lunghe dell’avambraccio, detta anche ulna; le locuzioni c. valgo e c. ...
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wangara
Termine già attestato nell’11° sec. fra i cronisti arabi, che lo usavano per designare comunità mercantili di origine soninke e di lingua , legate alla storia dell’antico regno del Ghana, che [...] operavano nelle regioni del Senegal e del Niger e che, sull’onda dell’espansione dell’impero del Mali, si diffusero poi in una vastissima regione fino al Sudan centrale e alle aree forestali guineane, ...
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Le guerre combattute dai Regni cristiani della Penisola Iberica contro gli Arabi: iniziate con la vittoria di Pelagio, re delle Asturie, a Covadonga (718 ca.), proseguirono fino alla presa di Granada (1492). [...] Il termine corrisponde a un concetto storiografico sorto dopo il 16° sec., che interpretò tutta la storia dei Regni iberici come una ininterrotta crociata contro gli infedeli, sottovalutando gli apporti ...
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Generale bizantino (sec. 9º-10º), si segnalò contro i Bulgari e gli Arabi, sotto i regni di Basilio I e di Leone VI (867-912). Nell'885 con una fortunata spedizione contro gli Arabi riconquistò la Calabria; [...] riorganizzò poi i dominî bizantini della Puglia ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...