DELLA CROCE (Dalla Croce, de Cruce Crucejus), Giovanni Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1515 (secondo alcuni invece nel 1509) a Venezia, nella parrocchia della S. Croce nel sestiere di Dorsoduro [...] di S. Moisè. Dopo una giovinezza trascorsa a Venezia, egli si diede allo studio dei medici classici, soprattutto greci e arabi, ma per quanto riguarda la pratica chirurgica fu istruito dal padre. In effetti non risulta se avesse o meno frequentato lo ...
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ARDOINI (Arduino, Arduini), Sante
Vittorio De Donato
Nato a Pesaro, probabilmente nel penultimo onell'ultimo decennio del sec. XIV, esercitò la sua attività di medico e di filosofo in Venezia, dove [...] la trattazione sul morso del tme rabbioso, in relazione alla quale egli cita una cinquantina di antichi maestri greci e arabi, Plinio e Albucasi. L'A. è noto inoltre per aver scritto un trattato riguardante la fisiologia, il De prolificatione, che ...
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GIACCHINI (Giachini, Iachini), Leonardo
Delfina Giovannozzi
Nacque a Empoli da Andrea, figlio di Leonardo, di famiglia fiorentina, e fu battezzato nella chiesa di S. Andrea l'11 ott. 1501.
Dai documenti [...] si trova il libello attribuito al G. e a P.F. Paoli dal titolo Barbaromastix, nel quale si accusano i medici arabi di aver corrotto la medicina greca a causa della mancanza di senso critico, che impediva loro di anteporre i dati dell'osservazione ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] dottrina dei medici ebrei [ha-Yiśrā'ēl, ha-Yishmā‛ēl 'arabi' è correzione gratuita] e bizantini, e l'esperienza della prestiti già consacrati dall'uso ebraico, in specie talmudico; e dei nomi arabi d'Arturo e delle Pleiadi, "Ra's ath-Thawr" (r's ...
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LEONI (Lioni), Piero (Pier Leone, Pierleone da Spoleto)
Franco Bacchelli
Nacque a Spoleto, probabilmente verso il 1445, da Leonardo, appartenente a una famiglia del ceto professionale spoletino, che [...] la creazione del golem, il Commento all'Epistola di Ḥayy ibn Yaqẓān di Mosè di Narbona e, per quanto riguarda la letteratura araba, l'utopia politica Il Regime del Solitario di Ibn Baǧǧa (Avempace) e un frammento dell'Epistola di Ḥayy ibn Yaqẓān, il ...
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DONATI, Marcello
Sonia Pellizzer
Nacque nel 1538 a Mantova da Ettore, orefice da Correggio (secondo alcune fonti anche il D. sarebbe nato a Correggio), e da Laura Pomponazzi, gentildonna mantovana, [...] di preparazioni anatomiche, incise di sua mano numerosi cadaveri e annotò molte osservazioni di casi clinici. Conosceva gli autori arabi di medicina, oltre a quelli greci e romani, e di questa pratica si avvalse nella compilazione delle sue opere ...
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ALPAGO, Andrea
Giorgio Levi della Vida
Medico e arabista, nato a Belluno poco dopo la meta del sec. XV, morto nel 1521. Sembra appartenesse all'antica famiglia bellunese dei Bongaio conti di Alpago, [...] (ed. 1555)].
L'A. stesso nel proemio all'indice dei nomi del Canone ricorda una sua traduzione di una storia dei filosofi arabi e greci, che certamente è "Ta'rīkh al-ḥukamā'" di 'Ali Ibn al-Qifṭī (sec. XII-XIII), conservato soltanto in compendio.
Un ...
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FURNARI, Salvatore
Salvatore Vicario
, Nacque il 16 marzo 1808 a Novara di Sicilia, alle pendici dei Monti Peloritani, da Giuseppe e da Maria Campo. Compiuti gli studi classici nel collegio di Bronte, [...] dans l'Afrique Septentrionale.
Di particolare interesse in quest'opera è la descrizione di un metodo utilizzato dagli arabi per suturare le ferite, consistente nell'applicare sui margini della lesione le mandibole a croce dell'insetto carnivoro ...
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CASTELNUOVO, Giacomo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno il 26 nov. 1819 dal commerciante Raffaello e da Ester Sonnino, e crebbe nell'ambiente di quella comunità ebraica che era la più libera in Italia, [...] La Mattonaja".
Nello stesso anno pubblicava una comunicazione (Caso di cachessia sifilitica... Delle attinenze della elefantiasi degli arabi colle malattie sifilitiche. Lettera del dott. cav. G. Castelnuovo al prof. comm. A. Bo, in Annali univers ...
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GIOVANNI da Tocco
Fulvio Delle Donne
È difficile dire qualcosa di certo sulle origini di questo personaggio, che svolse attività di medico e di professore di medicina a Napoli a partire dall'ultimo [...] , con le importanti scuole francesi e, soprattutto, le acquisizioni derivate dalla rinnovata e fervida lettura dei trattati classici e arabi - favorita dai sovrani, che ne fecero spesso trarre copie e traduzioni - diedero a Napoli l'opportunità di ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...