Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] anche per il seguito. Le incursioni barbariche e le fasi di predominanza politica dell’uno o dell’altro popolo (Goti, Longobardi, Arabi e così via), a partire dal 6° sec. d.C. incisero sull’assetto sociale e territoriale, ma non su quello demografico ...
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Centro del Comune di Bernalda (prov. di Matera), sulla costiera ionica lucana (Golfo di Taranto), tra le foci del Bradano e del Basento. Si è notevolmente sviluppato in conseguenza della vasta opera di [...] federata, poi municipio, fiorente ancora nel 1° sec. a.C. Decaduta in epoca imperiale, fu distrutta completamente dagli Arabi.
La città antica, cinta da un circuito murario in cui si sono riconosciute varie fasi costruttive, aveva impianto regolare ...
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ẒIYĀ Pascià, ‛Abd ul-Ḥamīd
Ettore Rossi
Poeta e uomo politico ottomano. Nacque nel 1825 a Kandïllï, sul Bosforo, presso Costantinopoli, studiò secondo i metodi e gli usi del tempo, acquistando buona [...] conoscenza della letteratura araba e persiana e componendo presto poesie apprezzate in turco. Protetto da Reshīd Pascià
Egli è autore di un'antologia di poesie di diversi poeti arabi, turchi e persiani in tre volumi, intitolata Kharābāt (La Taverna), ...
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STEFANO PROTONOTARO
CCorrado Calenda
Persino il nome di questo rimatore è di problematico accertamento. Intanto parrebbe che esso vada rettificato in "di Protonotaro": non un cognome o una qualifica [...] lo Stefano da Messina che tradusse dal greco in latino, e dedicò a re Manfredi (morto nel febbraio 1266), due trattati arabi di astronomia. Ciò non significa di necessità che la sua attività poetica si trovi a cader fuori del periodo federiciano (tra ...
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QABBĀNĪ, Nizār
Francesco Gabrieli
Poeta arabo di Siria, nato a Damasco nel 1923. Ritiratosi nel 1966 dalla carriera diplomatica, si è tutto consacrato alla sua opera letteraria, in cui sono distinguibili [...] dei Fidai sulle mura d'Israele", 1969; Qaṣā'id mutawaḥḥisha, "Poesie selvagge", 1970; ecc. L'adesione del poeta alla causa araba è, in questa e altre parti della sua produzione, tutta d'istinto e di sentimento; la sua accorata rievocazione di Nasser ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] la guida di Zeraḥyah ben Yiṣḥaq ben Še'alti'el Ḥen (Gracian) di Barcellona, attivo come autore e traduttore di testi arabi in ebraico tra il 1277 e il 1291 circa. In realtà, non è certo che Zeraḥyah esercitasse l'insegnamento della filosofia (che ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] ode di Ka῾b ibn Zuhayr, annotata dal G. in arabo con tanta perizia da far sospettare il plagio, l'edizione di Levi Della Vida, da G. Gabrieli al proprio figlio Michelangelo negli studi arabo-islamici, da F. Béguinot a F. Gallina a E. Cerulli negli ...
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AIELLO, Giovan Battista
Angela Valente
Nato nel 1815, fu tra gli allievi della scuola del Puoti a Napoli, partecipando al rinnovamento letterario che ivi prese inizio dopo il 1830 e collaborando fra [...] così le critiche di G. Trevisani, discepolo di C. Troya, il quale sostenne invece gli influssi cristiani o anche arabi (cfr. B. Croce, Storia della storiografia ital., cit.); I Discorsi di storia e letteratura (Napoli 1850) sono una raccolta ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] Ba῾th al potere sia in Iraq sia in Siria non ebbe fortuna (1963) e l’E. entrò in contrasto con l’Arabia Saudita in occasione della guerra nello Yemen. Nel 1967 le tensioni con Israele sfociarono nella fulminea occupazione israeliana del Sinai e della ...
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Poeta, narratore, saggista e italianista giordano, nato da famiglia cristiana a Nā῾ūr nel 1918, morto ad ῾Ammān il 3 ottobre 1985. Dopo aver studiato presso il Seminario patriarcale latino di Gerusalemme, [...] della Repubblica italiana (1964). Fautore della corrente realista, ha svolto un'intensa attività di italianista anche con traduzioni in arabo di opere moderne italiane, fra cui Fontamara di I. Silone e Il gattopardo di G.Tomasi di Lampedusa.
Bibl ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...