(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] e quello africano dei Fatimidi (10°-12° sec.) prima nel Nordafrica, poi in Egitto. Nelle altre regioni dell’originaria diaspora araba l’elemento etnico arabo si mescola con il berbero nell’Africa del Nord, con il curdo e turco in Siria e Iraq, e cede ...
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´ta Nome di due scrittori arabi: 1. Vissuto nel sec. 10º alla corte hamdanide di Aleppo, autore di sermoni religiosi (Khuṭab) in stile ricercato. 2. Suo discendente, vissuto in Siria e in Egitto (sec. [...] 14º), poeta assai apprezzato al suo tempo nel genere simposiaco, encomiastico e scherzoso ...
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´r Nome di tre scrittori arabi, fratelli, di famiglia mesopotamica. Il più noto dei tre è ῾Izz ad-Dīn Ibn al-Athīr (Giazīrat Ibn ῾Omar 1160 - Mossul 1233), autore del Kāmil fī t-ta'rīkh ("Il Libro perfetto [...] di storia"), cronaca universale dalla creazione al 1231: fonte assai importante per la storia araba dal sec. 10º al 13º, mentre la parte più antica è in generale un riassunto della storia di aṭ-Ṭabarī. Altra sua opera importante è il grande ...
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Eroe di un ciclo di romanzi popolari arabi (assai diffusi in Egitto), narranti le gesta della tribù dei Banū Hilāl, che migrò d'Arabia in Egitto e di qui (11º sec.) nell'Africa del nord. ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] anno di pubblicazione del romanzo Riḥ al-ǧanūb («Vento del sud») di ‛A. al-Ḥ. Ibn Haddūqa. Tra gli autori algerini di lingua araba, il poeta M. al-‛Id, gli scrittori Ṭ. Waṭṭār (Dukhkhān min qalbī «Fumo dal mio cuore», 1962; al-Lāz «L’asso», 1974; al ...
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aljamía Nome spagnolo degli idiomi neolatini della Spagna (castigliano, aragonese e valenzano) scritti in caratteri arabi dai Moriscos. La letteratura comprende scritti in prosa e in versi, novelle e romanzi. ...
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Scrittore arabo di origine saudita (Amman 1933 - Damasco 2004). Dopo aver vissuto in numerosi paesi arabi ha soggiornato a Baghdād (1975-81), quindi, in seguito a problemi col regime iracheno, in Francia [...] 1981-85); al-Ān, ḥunā aw sharq al-mutawassiṭ marra ukhrā ("Ora qui o all'Est del Mediterraneo, per la seconda volta", 1991); al-Kātib wa al-manfā ("Lo scrittore e l'esilio", 1992). Nel 1992 M. ha ricevuto il premio letterario arabo Sultan al-῾Uways. ...
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Autore (n. Costantinopoli sec. 10º) di un poemetto, La presa di Creta, in 1039 trimetri, sulla cacciata degli Arabi da Creta (961) e le vittorie di Niceforo Foca sui Saraceni in Siria. ...
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Orientalista (Waiblingen 1858 - Tubinga 1921), prof. nell'univ. di Tubinga (dal 1897). Si distinse soprattutto come editore di testi arabi e come profondo conoscitore della geografia, storia e letteratura [...] arabo-spagnola. ...
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ī Filologo musulmano (n. Nīshāpūr - m. 1124). La sua opera principale, tradotta anche in altre lingue, è una grande raccolta di proverbî arabi, Maǵma' al-amthāl. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...