BURANA (Borana), Giovanni Francesco
Giorgio Stabile
Nacque a Verona negli ultimi decenni del sec. XV, con ogni probabilità intorno al1475-80.
Molto giovane, ancor prima di addottorarsi, prestava già [...] in aula alla lettura excathedra dei testi logici. Una lettura mediata non solo attraverso i commentatori greci, ma anche arabi "quos ipse ex haebraica quam optime percallebat lingua sibi pervios fecerat".
La presenza del B. nello Studio padovano non ...
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LICHETO, Francesco
Silvano Giordano
Nacque, in data ignota, comunque collocabile tra il 1450 e il 1475, forse a Lovere, nel Bergamasco, oppure a Brescia, stando all'appellativo "de Brixia", con cui [...] che si occupava anche di astrologia e di medicina, dialogava con personalità del mondo ebraico e discuteva su opere di autori arabi. La filosofia scotista aveva agganci con il pensiero ebraico e nei suoi commenti a Scoto il L. mostra di conoscere la ...
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BONAVENTURA da Siena
Enrico Cerulli
Il suo casato e le vicende della sua vita prima del soggiorno in Spagna non sono noti. Egli appare nel 1264 alla corte del re di Castiglia, Alfonso X il Savio, a [...] apparve che, se mai, si trattava in realtà piuttosto di una eventuale relazione tra letteratura spagnola (e non più araba) e poesia italiana per il supponibile intermediario del notaio toscano. Infatti il re Alfonso X aveva fatto tradurre da Abrāhām ...
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CAPUANO, Francesco (Giovanni Battista)
Giuliano Gliozzi
Nacque a Manfredonia (o, secondo alcuni, a Santa Maria di Siponto) nella prima metà del sec. XV.
Scarse sono le notizie intorno alla sua vita, [...] italiani. Le sue Theoricae novae planetarum sono un compendio di astronomia basato su Aristotele, Tolomeo e i principali astronomi arabi: ma, commentate dal C. e con la aggiunta di scritti ed opuscoli astronomici di vari autori, furono più volte ...
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GUATTERI, Giovanni Battista
Antonello Pizzaleo
Nacque a Castelnovo di Sotto, presso Reggio nell'Emilia, il 29 ag. 1739 da Domenico e Anna Soncini, di famiglia modestissima. Compiuti i primi studi nelle [...] storia naturale.
Col G. iniziò a Parma un insegnamento della botanica, fondato non più sulla lettura dei semplicisti greci e arabi (affidata a dottori fisici, ultimo dei quali era stato il protomedico ducale conte S.A. Ponticelli), ma sull'ostensione ...
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CAPROTTI, Giuseppe
Maria Carazzi
Nacque a Pobiga, un gruppo di cascine nella frazione di Colò (comune di Besana Brianza), in provincia di Milano, il 29 marzo 1862 da Antonio e da Mafia Caspani, due [...] , ma dovette fermarsi sulla costa orientale del Mar Rosso a causa delle operazioni militari italiane, miranti a bloccare le coste arabe per impedire l'approvvigionamento turco di armi. Il C. si mostrò molto avverso a tale politica e insorse contro il ...
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GIOVANNI da Tocco
Fulvio Delle Donne
È difficile dire qualcosa di certo sulle origini di questo personaggio, che svolse attività di medico e di professore di medicina a Napoli a partire dall'ultimo [...] , con le importanti scuole francesi e, soprattutto, le acquisizioni derivate dalla rinnovata e fervida lettura dei trattati classici e arabi - favorita dai sovrani, che ne fecero spesso trarre copie e traduzioni - diedero a Napoli l'opportunità di ...
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BENAZZI, Giacomo
Paola Zambelli
Nacque da una nobile famiglia bolognese prima del 1471. Questa data può esser dedotta approssimativamente dalla circostanza che nel 1501 (come poi di nuovo nel 1505) [...] ". La origine di quest'ultima non dipende, come vorrebbero alcuni, dai demoni, ma dalla tradizione dei Caldei, degli Egiziani, degli Arabi, degli Indiani, dei Persiani e dei Greci: in Europa questa tradizione era a suo parere decaduta nelle mani di ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] fabbrica reale delle sete. Contemporaneamente fu scatenato un vero e proprio pogrom contro gli Arabi di Palermo, che, colti di sorpresa, furono massacrati. Gli Arabi musulmani legati alla Corona, che sola poteva garantire loro la sopravvivenza in una ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] Ma poiché è nei propositi anche la formazione di un personale missionario, si aggiunge l'insegnamento di lingue orientali quali l'arabo, il turco, il persiano. Luogo di studio il seminario e non solo di didassi, dotato di una ragguardevole biblioteca ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...