MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] non pose comunque un freno alla diffusione dei m.: senza peraltro scomparire dalle regioni conquistate dagli Arabi, il monachesimo bizantino acquisì particolare favore nelle regioni anatoliche e balcaniche, che costituirono, con alterne vicende ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] e., in particolare quello di Dioscoride, si diffusero rapidamente anche in ambito arabo, dove la maggior parte di essi vide la luce tra il 12° e. fatto redigere dal vero, in Libano, dal botanico arabo Ibn al-Sūrī (1179-1242), che soleva ordinare al ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] un piccolo lago artificiale (Maredolce) con un'isola: il motivo dell'acqua e del paesaggio irriguo era ritenuto, nel mondo arabo, necessario al benessere del sovrano. Il modello di questo tipo di residenza fu importante per Federico II, che l'aveva ...
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MONREALE
M. Andaloro
Cittadina della Sicilia nordoccidentale (prov. Palermo), posta ai margini meridionali della Conca d'Oro, su un terrazzo alle falde del monte Caputo.Il nome di un luogo "qui Mons [...] agglomerato urbano esistente nella zona prima della fondazione del duomo, salvo forse un piccolo villaggio agricolo di origine araba, presto sostituito dal borgo sorto intorno alla fondazione regia (Galati, 1989), dotata di vasti possedimenti in zone ...
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NICOLA, Santo
N.P. ¿evcenko
M. Falla Castelfranchi
Le notizie circa la figura storica di N. sono assai scarse e appaiono come il risultato del confluire di due distinte personalità: un vescovo di Mira [...] l'abbattimento da parte di N. del cipresso abitato dai demoni e il miracolo postumo del riscatto del fanciullo Basilio rapito dagli arabi, seguito dal ritorno del fanciullo presso la sua famiglia a Mira. I cicli terminano in genere con la scena dei ...
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Vedi NUBIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
NUBIA (v. vol. v, p. 571 ss.)
I. Baldassarre
Per la definizione geografica, l'inquadramento storico, l'elenco e la definizione stilistica dei principali monumenti [...] dem Wüstensand, Zurigo 1967. Inoltre: M. Pellicer e M. Llongueras, Las necropolis meroïticas, del grupo X y cristianas de Nag el Arab, Madrid 1965; F. J. Presedo Velo, La fortaleza Nubia de Cheikh Daud, Madrid 1964; id., El Poblado cristiano de la ...
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COIMBRA
M.L. Real
(lat. Aeminium; Colimbria, Conimbriga nei docc. medievali)
Città del Portogallo centrosettentrionale, posta sulle rive del fiume Mondego, nella regione della Beira Litoral. Fin dall'Antichità [...] Conimbriga, importante città romana posta km. 17 a S.Conquistata dalle truppe di Muça nel 713, C. rimase sotto il dominio arabo fino all'869 (878 secondo altre fonti), anno della sua riconquista da parte di Alfonso III re delle Asturie e di León ...
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Glittica
MMarina Di Berardo
Produzione specifica nella configurazione esecutiva e nella referenzialità stilistico-tematica, la glittica federiciana emerge nel panorama delle arti suntuarie dell'Italia [...] e tuttavia da questa in seguito isolato (Kahsnitz, 1977) ‒, l'esemplare di Londra è stato dubitativamente messo in rapporto con incisori arabi o bizantini attivi alla corte di Federico II e invitati a elaborare, in forma simbolica, una serie di opere ...
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Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] iv, 19; Madrid, Bibl. Nac., A. 16; Vienna, Nat. Bibl., Cod. Lat. 2352; Monaco, Cml. 826 (influenzato da mss. astronomici arabi); b) Aratea di Cicerone e lo Pseudo-Igino: Brit. Mus., Harley 647; Harley 2504; Cotton Tiberius B. 5 (anglosassone derivato ...
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BEATO di Liébana, Santo
J. Williams
Monaco ed esegeta, vissuto nella seconda metà dell'8° secolo. Si possiedono scarse informazioni sulla vita di B. e le notizie che è possibile trarre dalla sua opera [...] di Cava dei Tirreni del sec. 9° (Bibl. dell'abbazia, 1), proveniente dalla zona della Spagna non occupata dagli Arabi, colpisce soprattutto per l'intensità cromatica della sua ornamentazione. Se resta quindi improbabile che l'arte islamica abbia ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...