A quale lingua appartiene il toponimo?Nell’analisi di un qualsiasi repertorio toponimico bisogna tener conto preventivamente di alcuni elementi: a quale lingua appartiene il toponimo; se il luogo oggi [...] alcuni esempi: Racalmuto, nell’Agrigentino, è un toponimo certamente arabo, formato con rahl ‘sostanza, casale’ e con al-mudd antroponimo (‘scalo di Alì’); Sambuca (di Sicilia), dall’arabo zabut. ... e pochi quelli germaniciPovera è, in Sicilia, per ...
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Il 16 luglio 1934, il Podestà del comune di Melma invia la deliberazione con cui chiede al Governo del Re che «la denominazione del Comune di Melma venga cambiata con quella di Silea». Interessante la [...] mondo106 Tipologia linguistica dei toponimi. L’esempio della Sicilia107 Le funzioni del toponimo108 Il superstrato germanico e quello arabo nei nomi di luogo109 Il bilinguismo dei toponimi italiani110 Il cambio del nome di luogo111 Gli adstrati e un ...
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Nella linguistica storica si parla di sostrato (la lingua che si parlava un tempo in una certa zona e che ha influenzato quella odierna), di superstrato (una lingua che in alcuni particolari grammaticali [...] e al discusso -ate, per taluni altrettanto celtico e per altri di mera invenzione cancelleresca. Il superstrato araboQuanto alla lingua araba, la stragrande maggioranza dei nomi di luogo di tale origine, in Italia, s’accentra in Sicilia. Le voci del ...
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L’arabo rappresenta probabilmente, nell’immaginario collettivo degli italiani, la lingua di più difficile comprensione in assoluto, tanto da essere entrata in locuzioni quali “parlo arabo?”. Ciononostante, [...] , del Maghreb) disegnano sulle pagine dei dizionari italiani una mappa fatta di sete, tessuti ed essenze pregiate. L’aleppino (da Aleppo, in arabo ḥalab, seconda città della Siria per importanza) è un tessuto la cui trama è di seta e l’ordito di lana ...
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Numero periodicoDopo il breve ed essenziale proemio, la Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice avvenuto nel loro nono anno di età. Il racconto è inaugurato da un aggettivo numerale [...] 13 11 –, in questa data fatale si può riconoscere un paradigma novenario: infatti, secondo il modo di contare le ore presso gli arabi, il quale inizia dal tramonto del sole, la prima ora serale del giorno 8 corrisponde all’inizio del nono giorno; nel ...
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«Mai non fu vista cosa più bellamai io non colsi siffatta pulzella»disse Re Carlo scendendo veloce di sella(Re Carlo tornava dalla battaglia di Poitiers, Fabrizio De André, 1963) Paolo Villaggio amava [...] più glorioso esponente in Carlo Magno, e nel di lui nonno Carlo Martello, colui che aveva messo in fuga gli arabi dall’Aquitania liberando l’Europa dal rischio di islamizzazione, Villaggio a ricorse a licenze poetiche.La canzone di cui è protagonista ...
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Tra lingue di Menelicche, crumiri e ghinee: uno sguardo sui deonimici di lingue africaneIl ciclo Figli di un nome proprio. Un viaggio tra i deonimici italiani ha esplorato vari aspetti [...] tra etimo prossimo ed etimo remoto7.8 Luca D’Anna, Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori… deonimici di origine araba in italianoDeonimici italiani nel mondo8.1 Franco Pierno, Tu vuo’ fà l’italiano. Deonimici italiani nell’inglese di Canada e Stati ...
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La fratellanza è, in senso proprio, un vincolo di parentela, ma come si sa porta con sé una serie di significati più estesi: nella versione online del Dizionario Sabatini Coletti (Corriere.it), si legge [...] sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune (2019), redatto in seguito al viaggio del Papa negli Emirati Arabi Uniti: la fratellanza è definita come l’espressione di una «fede [che] porta il credente a vedere nell’altro un ...
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(il padre) innamorato fin da giovane dei libri e della parola scritta, gli aveva insegnato che un libro, ‐ qualsiasi libro, anche quello delle ricette di cucina ‐, rappresenta la massima espressione del [...] genio umano.Alberto Asor Rosa Gli arabi nel Med ...
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A giudicare dai repertori lessicografici italiani solo un ristrettissimo numero di termini della matematica deriva da nomi propri: tenendo conto unicamente delle monorematiche, ad esempio, il GRADIT registra [...] (m) o algorismu(m) ‘cifra che esprime una quantità, calcolo aritmetico’, da al-Kuwārizmī, nome con cui era noto il matematico arabo Muḥammad ibn Mūsā, ca. 780 – ca. 850), attestato già alla fine del XIII secolo – ma nella variante algorismo e con il ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. A. sono detti anche gli abitanti dell’Africa...
Stato dell’Asia che si estende nella parte sud-orientale della Penisola Arabica; si affaccia a N sul Golfo Persico e a NE per un breve tratto sul Golfo di Oman; confina a O e a S con l’Arabia Saudita, a E con l’Oman e all’estremità NO con il...