Arma da fuoco portatile (v. fig.) introdotta dagli Arabi in Spagna donde, verso la metà del 16° sec., passò in Italia e al resto d’Europa, dove ebbe la maggior diffusione nella seconda metà del 19° secolo. [...] Usata principalmente per la caccia o per il tiro a segno, è in genere più leggera del fucile e ha canna più corta. L’Unione italiana di tiro a segno prevede competizioni di tiro nazionali, internazionali ...
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Strumento a corde pizzicate, introdotto nel 9° sec. dagli Arabi in Spagna e di qui diffuso in tutta Europa. È composto da un corpo convesso, nel cui centro si apre il foro di risonanza, e da un manico [...] allungato. Con numero di corde e tipo di accordatura variabili, fu considerato a lungo lo strumento più adatto a sostenere il canto vocale. Fu usato anche per accompagnare le danze e in formazioni cameristiche. ...
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Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] probabilmente in ebraico o in aramaico, si è conservato in parecchie versioni: in greco, in paleoslavo, in rumeno, in copto, in arabo e in etiopico. I testi si dividono in due recensioni di cui una è assai più lunga dell'altra.
Il tema fondamentale è ...
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. Nome portato da molti scrittori arabi e persiani, significante "il nativo di Baihaq" (distretto presso Nīsābūr). Se ne citano qui sotto i più noti:
1. Ibrāhīm ibn Moḥammed al-Baihaqī fiorì al tempo del [...] al-Baihaqī, detto anche Ibn Funduq, scrisse una monografia sul distretto di Baihaq, in persiano, conservataci in manoscritti; e in arabo una storia universale di cui non si conoscono codici. Fiorì nel sec. VI dell'ègira, XII d. C. Poco si conosce ...
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D Nome di due califfi arabi della dinastia degli Omayyadi.
al-W. I, figlio di ‛Abd al-Malik, regnò dall'88 eg., 705 d. C., al 98 (715). Il suo califfato rappresenta l'apogeo degli Omayyadi e dell'impero [...] al culto islamico la basilica cristiana di San Giovanni in Damasco, che, secondo una discussa tradizione, era stata fino dalla conquista araba divisa tra Cristiani e Musulmani.
al-W. II, figlio di Yazīd II e nipote del precedente, regnò per poco più ...
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ORONTE (Nahr al- ‛Aṣī "fiume ribelle", così detto dagli Arabi non perché scorra in direzione contraria a quella della Mecca, come vuole una tarda spiegazione, ma quale forma derivata dal nome Axios, che [...] esso portò talora nell'antichità; A. T., 88-89)
Claudia MERLO
È il maggior fiume della Siria, uno dei più notevoli dell'Asia anteriore. Si forma nella valle della Bekaa, che s'infossa tra le alte dorsali ...
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Città della Spagna meridionale (236.988 ab. nel 2008), in Andalusia; capoluogo della provincia omonima (12.647 km2 e 901.220 ab. nel 2008). Sorge presso il fiume Genil che qui riceve il Rio Darro (Salon [...] o Banū Naṣr (Nasridi), che nel 1232 stabilirono a G. la dinastia destinata a essere l’ultimo caposaldo del dominio arabo in Spagna. La sua posizione di Stato cuscinetto fra la cristianità spagnola e l’Islam maghrebino favorì la prosperità economica e ...
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GHASSĀNIDI (Banū Ghassān)
Giorgio Levi Della Vida
Dinastia di principi arabi che dominarono nella regione intorno a Damasco e nella Transgiordania come vassalli dell'impero bizantino, nei due secoli [...] , al-Ḥārith ibn Giabalah (circa 530-circa 570) ebbe da Giustiniano il titolo di patrizio e la sovranità su tutte le tribù arabe sottomesse a Bisanzio; ma suo figlio, al-Mundhir III, si rese inviso alla corte bizantina, anche per la protezione da lui ...
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Filologo arabista (Bautzen 1802 - Dresda 1870), editore di importanti testi arabi, come il Kashf aẓẓunūn di Haggī Khalīfa (7 voll., 1835-58), il Fihrist di Ibn an-Nadīm (ed. postuma, 1871-72) e, con edizione [...] rimasta fondamentale in Occidente benché imperfetta, il Corano stesso (1834) ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...