NÁIB (al plur. Nuáb)
Carlo Alfonso Nallino
È il vocabolo arabo nā'ib, al plur. nuwwāb, usato anche in turco e significante "vicario, sostituto, rappresentante di una pubblica autorità" e anche, nei paesi [...] arabi con governo rappresentativo, "deputato al parlamento". La parola entrò nell'uso amministrativo italiano della Libia con il trattato di Losanna del 15-18 ottobre 1912 per designare, secondo la terminologia turca, i cadi (qādī) o giudici ...
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LUGH-FERRANDI (A. T., 116-117)
Centro della Somalia italiana situato a più di 450 km. a N. di Chisimaio sulla riva sinistra del Giuba a 165 m. s. m.; fondata probabilmente dagli Arabi nel sec. XVI, Lugh [...] non era stata visitata da alcun europeo, prima che vi giungesse, nel marzo 1893, un distaccamento della spedizione Bòttego; nel 1895 la Società geografica italiana vi stabilì una stazione italiana, retta ...
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Successore (m. 925 circa) del re Fortún Garcés, secondo alcuni suo fratello; secondo altri S. era figlio di Garci Jiménez, e pertanto capostipite della seconda dinastia di Navarra. Salito sul trono (905), [...] combatté contro gli Arabi di at-Tawīl e poi di 'Abd ar-Raḥmān III, spesso alleato di Ordoño II di León. Conobbe varie sconfitte ma riuscì anche a realizzare vaste conquiste. ...
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Re delle Asturie (m. Cangas 737). Di stirpe visigotica o di famiglia ispano-romana; dopo la sconfitta di Guadalete (711), fu eletto capo dei Visigoti rifugiatisi sulle montagne delle Asturie. Riuscì (718) [...] a battere gli Arabi a Covadonga, vittoria considerata poi l'inizio glorioso della "reconquista". La sua fama gli permise di proclamarsi re, nel suo piccolo ma saldo regno delle Asturie. Gli successe il figlio Favila. ...
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Cancelliere di Castiglia (m. 1150), poi arcivescovo (dal 1126); organizzò, dopo il passaggio della città al dominio cristiano, una scuola di traduttori dall'arabo che resero largamente accessibili opere [...] scientifiche greche tradotte, commentate o rielaborate dagli Arabi. ...
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ZUAVI (fr. zouaves)
Francesco BEGUINOT
Ugo BADALUCCHI
Nome che originariamente veniva dato a un corpo speciale di milizia indigena dell'Algeria, al servizio della Francia; derivato dalla popolazione [...] berbera degli Igauauen (Igawāwen), dagli Arabi detti Zuaua (Zwāwà). Questi sono propriamente un gruppo di tribù che abita sul versante settentrionale della catena del Giurgiura, in Cabilia; ma gli stessi indigeni estendono anche ad altre genti quel ...
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Massimo Campanini
Nell’aprile del 1904, Gran Bretagna e Francia stipulavano l’Entente cordiale. L’accordo poneva fine alla decennale contrapposizione delle due massime potenze coloniali che, con il cosiddetto [...] , nel periodo fra le due guerre, ma soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale, il panarabismo o sentimento di unità di tutti gli arabi, che avrà il suo apice con il ba‘athismo (in Siria e Iraq) e il nasserismo (in Egitto) degli anni Cinquanta e ...
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EMESA (῎Εμεσα, ῎Εμισα, ῎Εμισσα, ᾿Εμήσσης; Emesa, Emissa, Hemisa)
Red.
Città nella Siria Apamene (poi aggregata alla Fenicia Libanesia), sull'Oronte, presso Aretusa, nel luogo dell'attuale Homs, in Siria. [...] Fu sede di una dinastia di principi arabi.
Un suo principe, Sampsigeram, è ricordato già nell'età di Cesare e nell' al rango di metropoli e ricevette lo ius italicum. Fu conquistata dagli Arabi nel 636.
Celebre era il tempio al dio del Sole (Ba῾al ...
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Orientalista e storico russo (Novogrudok 1839 - Pietrogrado 1919), dal 1877 bibliotecario alla Biblioteca imperiale di Pietroburgo; le sue pubblicazioni riguardano particolarmente la storia e la letteratura [...] dei Gĕ'ōnīm e dei caraiti; pubblicò testi ebraici e arabi inediti. ...
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TEODOSIO diacono di Costantinopoli
Silvio Giuseppe Mercati
Visse nel sec. X. Compose un poemetto di 1039 trimetri, diviso in cinque parti, su La presa di Creta ("Αλωσις τÀς Κρήτης) per celebrare la [...] cacciata degli Arabi dall'isola (961) e le vittorie di Niceforo Foca sui Saraceni in Siria, che portarono alla conquista di Aleppo.
Questo racconto verboso, costituisce, dopo la cronaca di Leone diacono, una delle fonti importanti per la storia della ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...