Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra XI e XII secolo si assiste a un grandioso processo di trasmissione del sapere conosciuto [...] e via greca
L’idea che il sapere greco sia arrivato al mondo occidentale solo in modo mediato, attraverso la trasmissione araba, è da tempo stata messa in discussione ed è emersa l’esigenza di ridare giusto valore alle traduzioni dal greco di autori ...
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Mattonella di terracotta maiolicata o verniciata usata nel mondo spagnolo e lusitano per pavimentazione o per rivestimenti parietali. I primi a. (dallo spagnolo azul «azzurro»), del 13° sec., imitavano [...] gli alicatados arabi (opera di commesso a piccoli pezzi di ceramica smaltata) e avevano perciò sottili intrecci geometrici rilevati a contenere gli smalti. Del 14° sec. è il tipo andaluso a lustro metallico. Si ebbero a. a soggetto araldico e più ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] ’I. un retroterra di appoggi in vista dell’attacco all’Iran, lanciato a settembre con l’invasione della sponda orientale dello Shatt al-Arab. La guerra si concluse con un cessate il fuoco solo nel 1988, dopo otto anni di conflitto costati a Iran e I ...
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Città della Spagna centrale (81.221 ab. nel 2008), in Castiglia-La Mancha, capoluogo della provincia omonima.
Di remota origine iberica, la romana Arriaca fu dopo il 712 in possesso degli Arabi, nel regno [...] di Toledo. Passata alla Corona di Castiglia con Alfonso VI (1085), ottenne in seguito il titolo di città, raggiungendo il suo massimo sviluppo nel 15°-16° sec. quale residenza dei Mendoza, duchi di G. ...
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ar-Rub‛ al-Khali Vasta regione desertica della Penisola Arabica («la regione vuota»; circa 650.000 km2), di cui occupa gran parte della sezione sud-orientale. Delimitata a N dagli Emirati Arabi Uniti, [...] a E dai rilievi litorali del Oman, a SO dalle catene montuose dello Yemen e del Hadramaut, a O dal Gebel Tuwayq, costituisce un vastissimo bacino dal fondo piatto, tabulare, leggermente inclinato verso ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. La Cina e le zone limitrofe: l'Islam
Chen Jiujin
La Cina e le zone limitrofe: l'Islam
Già all'epoca delle dinastie Tang (618-907) e Song (960-1279) i paesi arabi [...] con un venerdì, che è pure il primo giorno del calendario arabo lunare (16 luglio 622). Ciò permise ai Musulmani residenti in per convertire il calendario dal sistema cinese a quello arabo (e viceversa), così come il calendario civile usato dai ...
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urdū Lingua ufficiale del Pakistan, usata, soprattutto a livello letterario e colto, anche nell’Unione Indiana. È una forma di hindī scritto in caratteri persiani con preferenza accordata a vocaboli persiani [...] e arabi. Sviluppatasi prima nei regni musulmani del Sud, dove era conosciuta come dakhnī, la lingua u. si diffuse anche nel Nord, specialmente nella zona di Delhi. ...
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Gundisalvi, Domenico
Filosofo ed erudito (sec. 12°). Tradusse opere filosofiche arabe. Fu arcidiacono di Segovia, uno dei primi e più notevoli rappresentanti di quel mondo culturale spagnolo che costituì [...] compilazioni e talora svolgimenti di problemi posti da pensatori arabi (in partic. sotto l’influsso platonizzante di Avicenna philosophiae, in cui è palese l’influsso di molti autori arabi (specialmente al-Fārā ′ bī) oltre che latini, in cui ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] in Francia, cominciò di nuovo a circolare la m. greca, e si diffuse via via la conoscenza del calcolo secondo gli Arabi. Ma è solo all’inizio del Cinquecento che vennero per la prima volta superati i limiti delle conoscenze matematiche dei Greci, con ...
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. Nome berbero del Grande Atlante, applicato dai Berberi marocchini piuttosto a parti singole della catena montuosa, con significato ora più ampio, ora più ristretto; e adoperato da geografi arabi in senso [...] completa del nome in berbero è Adrār n Déren cioè "montagna (o catena montuosa, altipiano) di Deren". Corrisponde all'arabo Gebel Deren e ai nomi trasmessi da scrittori classici, come Dyrin (Strabone), Dirim (Plinio, ecc.). L'etimologia è discussa ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...