Città dello Stato d’Israele, situata nella pianura di Giudea; capoluogo del distretto Centrale. Fondata dagli Arabi nel 716, fu per lungo tempo centro culturale musulmano. Occupata nel 977 dai Fatimidi [...] sviluppo come centro commerciale. Dopo la fine del mandato britannico sulla Palestina (1948) avrebbe dovuto fare parte dello Stato arabo previsto dal piano di spartizione approvato dall’ONU nel 1947, ma durante il conflitto del 1948-49 fu occupata e ...
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Uomo politico siriano, vivente. Poco note le vicende della sua gioventù; si sa che nacque a Ḥamāh, che studiò per un breve periodo in Francia e che insegnò, forse storia, dapprima a Ḥamāh e poi a Damasco. [...] volgarizzato delle idee nazionaliste e socialiste europee, che egli però ha il merito di aver per primo fatto conoscere agli Arabi e adattato alle loro particolari condizioni politiche e sociali. La dottrina del partito, che nel 1953 si fuse con ...
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Governatore bizantino della Sicilia (sec. 8º-9º); si ribellò all'imperatrice Irene e passò al servizio degli Arabi che lo riconobbero imperatore. Nel 794 accompagnò Sulaimān nell'invasione dell'Asia Minore. ...
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MUMMIA (arabo mūmiyyah, forse dal persiano mūm "cera")
Giulio Farina
Vocabolo designante originariamente, nell'uso degli Arabi di Egitto, la materia servente all'imbalsamazione e applicato poi dai viaggiatori [...] europei a designare il cadavere stesso conservato artificialmente. La preoccupazione d'impedire il decomporsi del cadavere si manifesta specialmente nell'antico Egitto, e i processi ivi usati raggiunsero ...
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Shuu‛biyya Movimento culturale (da shu‛ūb «popoli»), sviluppatosi nella civiltà islamica in opposizione alla supremazia degli Arabi (9°-11° sec.), rispetto ai quali sosteneva la superiorità intellettuale [...] e culturale delle genti non arabe, in particolare persiane. ...
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(arabo el-Brā‛ṣah) Società della Cirenaica, che si può oggi considerare appartenente al ramo Ḥarābī degli Arabi Sa‛ādÿ; i veri B. sono tuttavia immigrati di origine marocchina, che hanno inglobato un gruppo [...] Ḥarābī, gli Ūlād Hamed. Il loro habitat comprendeva parte delle zone più elevate del Gebel Achdar, e le zone fertili e pianeggianti della Gesscia e del Sirual ...
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Matematico, storico della matematica e orientalista (Dessau 1826 - Parigi 1864), tra i primi studiosi della matematica degli Arabi e degli Indiani. Tradusse (1851) per primo l'algebra di Omar Khayyām e [...] l'algebra attribuita ad al-Karkhī; per primo rivendicò agli Indiani l'introduzione della cosiddetta numerazione araba (Mémoire sur la propagation des chiffres indiens, 1863). ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] Dioscuride.
Ancora nel VI e VII sec. d.C. la medicina alessandrina formò medici che diedero nuovi impulsi ai loro successori arabi: tra di essi il medico e filosofo siro Sergio di Reshaina, Paolo di Egina (che studiava ad Alessandria all'epoca della ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] tradotto da Qâlônîmôs ben Qâlônîmôs nel 1307; Šarḥ al-ṣinā῾a al-ṣaġīra li-Ǧālīnūs (Commento all'Ars parva di Galeno), tradotto dall'arabo da Šemû᾽ēl ibn Tibbōn a Béziers nel 1199 e dal latino da Hillēl ben Šemû᾽ēl da Verona (1220-1294 ca.); e infine ...
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Medico, nato a Cartagine nella prima metà del sec. XI, visitò l'Arabia, la Caldea e l'Egitto, e soggiornò a lungo a Salerno. Fu segretario di Roberto Guiscardo; nel 1086 si ritirò nel monastero di Montecassino. [...] quantità d'altri testi, fra i quali gli Aforismi d'Ippocrate e alcuni libri di Galeno da lui volti in latino dalla traduzione araba. Quasi tutte le opere tradotte da C. furono pubblicate a Lione nel 1515 e a Basilea nel 1539.
Bibl.: M. Steinschneider ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...