Abuladze, Tengiz Evgen′evič
Vivia Benini
Regista cinematografico georgiano, nato a Kutaisi il 31 gennaio 1924 e morto a Tbilisi il 6 marzo 1994. Il suo stile si inquadra nella tipizzazione popolare [...] provenienti dal folklore contadino, di misticismo. I suoi elementi distintivi sono il sentimento della natura e il gusto dell'arabesco, inseriti in un taglio narrativo a volte epico a volte lirico, cui si aggiunge un senso del realismo attento ...
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Scrittrice danese (n. Rungsted, Copenaghen, 1885 - m. presso Rungsted 1962); figlia dell'ufficiale e scrittore Wilhelm Dinesen, sposò (1914) il cugino barone Bror B.-F., da cui divorziò nel 1921. Stabilitasi [...] e stilemi del Romanticismo tedesco, B.-F. unì all'estrema perizia tecnica della scrittura, che tende spesso a risolversi in arabesco, la ricerca di intrecci e svolgimenti bizzarri, l'amore per il raffinato gioco narrativo e il gusto del primitivo ...
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CAPRIN, Giulio
Francesco Del Beccaro
Nacque a Trieste il 22 marzo 1880 da Enrico, impiegato, e da Emilia Maffei. Emigrata la famiglia in Toscana, e rimasto poco dopo orfano del padre e in precarie condizioni [...] cara.
Si era già messo in luce con Il fantasma di Pierrot (Firenze 1905), un atto unico, sorta di arabesco, rappresentato al teatro dei Filodrammatici di Milano. In quel periodo pubblicò Trieste (Bergamo 1906), Carlo Goldoni (Milano 1907), una ...
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Bass, Saul
Bruno Roberti
Disegnatore, grafico e autore di titoli di testa statunitense, nato a New York l'8 maggio 1920 e morto a Los Angeles il 25 aprile 1996. Le sue intuizioni sull'elaborazione grafica [...] colori alterati di un'immagine psichedelica, da The age of innocence (1993; L'età dell'innocenza), ove l'intrico e l'arabesco del merletto e della calligrafia si intersecano con il motivo tipico di B. del fiore che sboccia come in un'esplosione, fino ...
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Poe, Edgar Allan
Valerio Massimo De Angelis
L’artista del terrore
Poeta, narratore e critico statunitense, Edgar Allan Poe è diventato il più famoso autore di narrativa fantastica grazie all’estrema [...] questa sua duplicità contrapponendo nel titolo della sua prima raccolta di racconti, Racconti del grottesco e dell’arabesco (1840), l’«arabesco» (la tendenza a cesellare eleganti prodotti letterari anche quando l’argomento è cupo e l’atmosfera ...
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Degas, Edgar
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore delle ballerine, dei cavalli e della Parigi notturna
Ballerine dai muscoli scattanti, cantanti sul palcoscenico, cavalli in corsa… il pittore francese Edgar [...] l'Étoile (la "stella"), cioè la prima ballerina, la figura è colta, come in una foto istantanea, nella posizione dell'arabesque ("arabesco"), ossia in equilibrio su una gamba mentre l'altra si solleva dietro, con le braccia alzate e i veli mossi del ...
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Pennisi, Francesco
Guido Zaccagnini
Musicista, nato ad Acireale (Catania) l'11 febbraio 1934 e morto a Roma l'8 ottobre 2000. Trasferitosi a Roma poco meno che ventenne, P. ricevette lezioni private [...] avec la lune, 1976; Capricci e cadenze, 1979; Piccolo campionario d'echi della Valrameau, 1991), dal gusto per l'arabesco (Acanthis, 1981; I mandolini e le chitarre, 1986) e, nel suo secondo lavoro teatrale, Descrizione dell'isola Ferdinandea, da ...
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FORBICINI, Eliodoro
Flaminia Gennari Santori
Nacque probabilmente a Verona intorno al 1533: in un documento del 1545 è infatti nominato come dodicenne e figlio di Ippolito "ricamatore" e di Lucrezia [...] dal Palladio tra il 1553 e il 1555, furono costruite solo le colombaie. Nell'unica rimasta, da un arabesco di grottesche fitto e regolare, affiorano elementi naturalistici che ricordano quelli di palazzo Chiericati.
Da un estimo della città ...
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Gauguin, Paul
Flaminia Giorgi Rossi
L'artista in fuga dalla civiltà
Il nome del pittore francese Paul Gauguin è legato al mito dell'artista ribelle e vagabondo e alle sue fughe in Polinesia. Nell'arte [...] e senza sfumature, stesi con pennellate piatte. Lo spazio è quasi bidimensionale, reso con elementi decorativi, che richiamano l'arabesco. Nei dipinti polinesiani il pittore esprime le sue idee con più determinazione, arrivando a una composizione più ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] figurativa di K. è molto ricca e complessa: si fondono in essa elementi di gusto primitivistico ed espressionistico, l'arabesco di Matisse e le scomposizioni formali del cubismo. Le sue prime opere (Giovinetta su un albero, 1903; Testa minacciosa ...
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arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...