Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] , pur appartenendo a uno schema decorativo molto simile, presentano in realtà una decorazione diversa. Si direbbe che la tecnica dell'arabesco, più comune all'interno, si sia estesa anche all'esterno. Il minareto all'interno è a più piani, i soffitti ...
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BONONE (Bononi), Carlo
Maria Angela Novelli
Secondo la concorde testimonianza delle fonti nacque a Ferrara nell'anno 1569. Le notizie e i documenti riguardanti la sua vita e la sua attività sono piuttosto [...] datare un importante gruppo di pale d'altare, accomunate dalla disposizione in diagonale delle figure, poste ad arabesco in uno spazio fluido e profondo, e dalla fantasiosa gamma cromatica, che sembra riflettere una personale, diretta esperienza ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] . L'immagine dell'uomo non può non risentire di questa impostazione, sicché il più delle volte essa viene ridotta a un arabesco o, per meglio dire, a una forma che abbia assai pronunciate le caratteristiche ornamentali e in cui il senso del volume ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] ma anche nel Lazio, nelle Marche, in Piemonte e, soprattutto, in Toscana. Per farsi un'idea della fortuna che l'arabesco, con tutte le sue varianti, trovò in Oriente e in Occidente, è sufficiente osservare le colonnine dei portali o gli intarsi ...
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CRETI, Donato
David Miller
Nacque a Cremona il 24 febbr. 1671 da Giuseppe e da Anna Caffi, sorella dei pittori Ludovico e Francesco e quindi cognata di Margherita Caffi.
Giuseppe (Gioseffo) nacque nel [...] esprime più liberamente il suo talento di paesaggista e le sue squisite figure si dispongono in gruppi armoniosi, quasi ad arabesco, in questi scenari paesistici.
A queste opere di rara bellezza pensava Longhi (in L'Archiginnasio, XXX [1935], p. 133 ...
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BARTOLOMEO di Tommaso (B. da Foligno)
Federico Zeri
Nacque a Foligno alla fine del sec. XIV o agli inizi del XV, dato che l'8 dic. 1425 era già in età da testimoniare ad Ancona dove risiedeva con la [...] grafica compatta e rigorosa dove tutto viene fuso in una sorta di materia personale intraducibile, polivalente, che non èpuro arabesco, anche se ignora la terza dimensione, dove ritmi e cadenze della più varia misura si intrecciano e si accavallano ...
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LA REGINA, Guido
Francesca Franco
Nacque a Napoli il 13 febbr. 1909 da Annibale ed Elvira Venanzi. Dal padre, pittore, apprese i primi insegnamenti e nel 1923, dopo le scuole tecniche, si iscrisse all'istituto [...] per i "Quaderni di letteratura e interpretazione figurativa" delle edizioni De Luca una serigrafia per la poesia di D. Campana Arabesco-Olimpia presentata da M. Petrucciani (Roma 1973). Dopo un nuovo soggiorno in Siria espose in una grande mostra ...
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Il concetto che dell'arredamento si aveva fino alla vigilia dell'epoca attuale - e cioè, a un di presso, fino al periodo che precedette la guerra mondiale - si è venuto in questi anni radicalmente modificando.
Secondo [...] dell'arredamento moderno ha pesato notevolmente come fattore pratico e, forse anche più, come fattore estetico.
L'arabesco complicato e brillante, leggiero, elastico, esatto della struttura tubolare, ha un poco suggestionato tutto il vocabolario ...
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INCISIONE (XVIII, p. 970)
Lamberto VITALI
A simiglianza di quel che avvenne in Francia nella seconda metà dell'800, la recente rinascita della grafica originale. in Italia e altrove, è opera, più che [...] nudi femminili e figure di ballerine, incise nel periodo di mezzo, ad espressioni sempre più abbreviate, ridotte a puro arabesco decorativo, come risulta dalle lastre per le Poésies di Mallarmé (Losanna 1932), in perfetta concordanza con l'evoluzione ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] invece che piatto, il corpo di un impiccato sul quale i lividi delle botte, le macchie di sangue fresco, fanno arabesco raffinatissimo... (perché l'arte sta in questo cinismo, anche, in questa diversità che ti rende intrepido e persino indifferente ...
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arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...