ARABESCO
O. Grabar
Il termine compare per la prima volta come sostantivo, con un significato che prelude a quello moderno di 'decorazione a motivi stilizzati a intreccio', negli scritti di autori del [...] Tunisia o lo Yemen, e poi nella Spagna del sec. 10°, che inizia ad apparire in modo coerente il vero e proprio arabesco. Dipinto sul legno e sullo stucco, scolpito nel legno, presente nelle illustrazioni dei libri, tessuto nelle stoffe, esso si trova ...
Leggi Tutto
PITHOS, Pittore del
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno al 500 e agli inizî del V sec. a. C. Dipinge unicamente coppe, per lo più con decorazione limitata all'interno, e comprendenti un'unica [...] a immagini sempre più ridotte, sunteggiate, ellittiche, in cui appena è dato di distinguere un corpo umano in un sommario arabesco che sottomette e fonde membra, cratere e alle volte anche il fondo roccioso a bioccoli in un'unica massa.
Bibl.: J ...
Leggi Tutto
CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] in elaborate composizioni da sinuosi steli vegetali o da sottili nastri che generano un continuum ornamentale assai simile all'arabesco vero e proprio. Sotto tale prospettiva i c. di Raqqa configurano dunque un nuovo stile nel quale il naturalismo ...
Leggi Tutto
TLESON, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante nella tecnica a figure nere intorno alla metà del VI sec. a. C. Dipinge coppe di stile miniaturistico delle quali più di due terzi firmate [...] Vulci a Boston e in un frammento dell'Acropoli n. 1768, in cui la tensione drammatica si riassume in uno squisito arabesco decorativo. Ma in generale il pittore preferisce immagini distaccate e con un senso compiuto nella loro mera presenza. Di qui ...
Leggi Tutto
Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] al sec. 10°, quando cominciavano a diffondersi tipologie chiaramente islamiche, come dimostrano le nuove forme, le decorazioni ad arabesco e le iscrizioni in arabo.
Descrizioni contemporanee o poco più tarde della vita di corte narrano dei lussuosi ...
Leggi Tutto
ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] un modo di combinare dei motivi con un'area culturale senza necessariamente presumere che il disegno da lì provenisse.Ma l'arabesco è anche legato alla seconda e più complessa esperienza dell'ornamento e dell'arte i. che compare nel mondo non ...
Leggi Tutto
LASHKARĨ BĀZĀR
F. Noci
Nome con cui è frequentemente designato nella letteratura archeologica e storico-artistica un centro dell'Afghanistan meridionale, posto alla confluenza dei fiumi Helmand e Arghandāb, [...] statica. La decorazione architettonica era costituita da paramenti di mattone cotto, disposti a formare motivi geometrici e ad arabesco, e da incrostazioni di stucco modellato.Di notevole interesse è la decorazione pittorica che ornava la sala del ...
Leggi Tutto
Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] , pur appartenendo a uno schema decorativo molto simile, presentano in realtà una decorazione diversa. Si direbbe che la tecnica dell'arabesco, più comune all'interno, si sia estesa anche all'esterno. Il minareto all'interno è a più piani, i soffitti ...
Leggi Tutto
PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] indicazione degli individui, gli elementi accessorî (sia fisionomici che di costume) assumono un valore decorativo, di arabesco, analogo, nell'andamento sinuoso, a quello della stessa scrittura epigrafica palmirena (spesso utilizzata nei rilievi con ...
Leggi Tutto
Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] due diversi metodi di lavorazione: nel primo, in complesso più antico, il motivo a serpentina o meglio il famoso "arabesco di Colonia" era eseguito con grande rapidità sul vaso stesso usando un filamento di v. incandescente; nel secondo, ancora ...
Leggi Tutto
arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...