GHAZNAVIDI e GHURIDI
A. Bagnera
Dinastie del Medioevo islamico stabilitesi principalmente tra l'Iran orientale e l'Afghanistan, i G. e i Ghuridi possono essere complessivamente trattati come fenomeno [...] uso del persiano nell'epigrafia monumentale. In una sintassi a fasce orizzontali, la decorazione presentava, insieme a motivi ad arabesco derivati dall'albero della vita entro un tipico partito ad archi, una bordatura in cufica con versi a gloria dei ...
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MÜLLER, Alfredo
Francesca Franco
– Nacque il 30 giugno 1869 a Montenero, presso Livorno, da Odoardo, commerciante di cotone d’origine svizzera, e da Eugenia Nonny Schintz.
S’iscrisse all’Accademia di [...] 2003, pp. 122, 124 s.; F. Cagianelli, Le arlecchinate di A. M. Dalle prodezze della commedia dell’arte all’arabesco cromatico delle avanguardie, in La maschera e l’artista (catal., Pietrasanta), a cura di F. Cagianelli, Firenze 2005; Cézanne a ...
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PIANOFORTE
Arnaldo BONAVENRTURA
Gastone ROSSI-DORIA
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. Da una fusione del clavicembalo, strumento a pizzico, col clavicordo, strumento a tocco, nacque il pianoforte, l'invenzione del quale è dovuta [...] . Questi congegni hanno in comune il sistema delle registrazioni del disegno in un corrispondente - se pur naturalmente diverso - arabesco praticato sulla superficie d'una striscia che un rullo fa girare in contatto con gli agenti della produzione ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] due diversi metodi di lavorazione: nel primo, in complesso più antico, il motivo a serpentina o meglio il famoso "arabesco di Colonia" era eseguito con grande rapidità sul vaso stesso usando un filamento di v. incandescente; nel secondo, ancora ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] si è soliti pensare, spinse gli artisti islamici a sviluppare sempre di più forme di espressione come l'arabesco e la calligrafia, diventate elementi caratteristici della produzione estetica del mondo arabo.
L'antropomorfismo nelle arti figurative ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] e talismanico, teso a foggiare una fascia o cintura: connessa all'arte dell'intreccio tessile-nodo geometrico 'arabesco' e, in metallistica, affine a quella dell'incastro, meglio 'agemina' 'ajamī 'persiano'. Una matrice o conferma monumentale ...
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Pubblicità
Paola Righetti
La pubblicità consiste nell'insieme delle modalità e degli strumenti usati per segnalare l'esistenza e far conoscere le caratteristiche di merci, servizi, prestazioni di vario [...] Dudovich. Un altro grande cartellonista, L. Cappiello, nel definire la sua opera e i suoi simboli chiave, usò il termine 'arabesco', che può essere esteso a tutta la trattazione del corpo nella réclame: in quanto corpo d'élite, il corpo pubblicitario ...
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CORBARELLI (Corberelli, Corborelli Coribelli)
Renata Massa
Famiglia fiorentina di intarsiatori di pietre dure operosi a Padova, Vicenza, Modena, Bologna, Brescia e nel Bergamasco nel corso dei secoli [...] su fondo di marmo nero del Belgio raffiguranti elementi fioreali e vegetali di significato eucaristico in cui l'arabesco lineare si intreccia con ornati fitozoomorfici in equilibrate ed eleganti composizioni variate all'infinito. Assai vario è in ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] malesseri e da una crescente irrequietezza.
Dopo la pubblicazione dei Canti, continuò a scrivere: Bastimento in viaggio, Arabesco-Olimpia, Toscanità. Ma le sofferenze rendevano sempre più difficile e aleatoria la continuazione da parte sua di una ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] ; nel secondo vi è una maggiore fantasia sia negli ornati sia nelle lastre; nel terzo, forse il primo esempio di ‘arabesco’, disegni astratti e a volute, a volte arricchiti da perle, decorano intere superfici.
Un’analoga commistione di elementi dell ...
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arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...