SCORCIO
Pirro MARCONI
Giulio Carlo ARGAN
. Un oggetto si pone di scorcio davanti al nostro occhio, quando i suoi elementi, anziché su un piano parallelo o normale a quello del nostro sguardo, siano [...] di piani in profondità. Il problema dello scorcio non interessa neppure l'arte gotica, il cui linearismo si risolve in arabesco senza realizzare valori di spazio.
Nell'arte del Rinascimento, invece, lo scorcio è un elemento essenziale del linguaggio ...
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OMAYYADI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ernst KUHNEL
. Forma europeizzata del nome arabo Banū Umayyah "i figli (discendenti) di Umayyah" (che è l'eponimo di una delle principali famiglie della tribù dei [...] ancora naturalistica in Mshattà venne gradatamente trasformata in motivi astratti. L'arte di Cordova rivela lo stile omayyade ad arabeschi nel suo pieno fiorire; in Saragozza e altre località esso degenera, nel sec. XI, nelle decorazioni a stucco di ...
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INCISIONE (XVIII, p. 970)
Lamberto VITALI
A simiglianza di quel che avvenne in Francia nella seconda metà dell'800, la recente rinascita della grafica originale. in Italia e altrove, è opera, più che [...] nudi femminili e figure di ballerine, incise nel periodo di mezzo, ad espressioni sempre più abbreviate, ridotte a puro arabesco decorativo, come risulta dalle lastre per le Poésies di Mallarmé (Losanna 1932), in perfetta concordanza con l'evoluzione ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] invece che piatto, il corpo di un impiccato sul quale i lividi delle botte, le macchie di sangue fresco, fanno arabesco raffinatissimo... (perché l'arte sta in questo cinismo, anche, in questa diversità che ti rende intrepido e persino indifferente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dei filosofi e dell’Encyclopédie, il secolo di Newton e della [...] la componente problematica dell’uomo e la letteratura è appunto uno di questi scandagli, magari sotto forma di un arabesco e di un divertimento.
La critique universelle fra prosa e poesia
La varietà sinuosa della linea serpentina, teorizzata da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jacques-Louis David, anticonformista di razza, vive con intensa partecipazione emotiva [...] all’avanzare dell’onda romantica, e che gli consentono, a 75 anni, di resuscitare l’Olimpo e la Grecia in un arabesco elegante come Venere e Marte (1824) e d’immaginare nell’Ira di Achille (1819) un’Ifigenia languida e opalescente, di atemporale ...
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MARMO (lat. marmor; cfr. gr. μαρμαίρω "brillo", fr. marbre; sp. marmol; ted. Marmor; ingl. marble)
Aldo SCARZELLA
Maria PIAZZA
Aldo SCARZELLA
Antonio MARAINI
Vincenzo FASOLO
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Gli antichi chiamavano [...] quasi nero a venuzze sovrapposte più intense. Ancora in provincia di Bergamo il marmo cristallino liassico di Zandobbio e l'arabescato rosso antico della Valle Brembana. Importanti, di uso crescente sono il nero di Varenna, e il bianco di Musso in ...
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MASACCIO (Tommaso di ser Giovanni di Mone detto M.)
Pietro Toesca
Pittore. Nacque a S. Giovanni Valdarno (Arezzo) il 21 dicembre 1401, morì a Roma nel 1428 o nel 1429. Si trova a Firenze nel 1422 iscritto [...] spazî, rilievo, e quella luce. Vanirono insieme agli intenti gotici di decorazione tutti i loro corollarî: così l'arabesco della composizione totale come il ritmico avvilupparsi dei panni; tutto si plasmò, nell'opera di M., sul contenuto psicologico ...
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Nacque nel 1445 a Firenze. La prima notizia della sua attività risale al 1470, in cui fece, per il tribunale della Mercanzia, la Fortezza, una delle Virtù che erano state allogate a Pietro del Pollaiolo. [...] , Sandro B. conchiude le ricerche dei maestri fiorentini, da Donatello al Pollaiolo, verso la risoluzione della forma in arabesco di correnti vive, continue o interrotte, blande o tempestose, idilliche od orgiastiche, sempre e sempre più ritmiche ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] indicazione degli individui, gli elementi accessorî (sia fisionomici che di costume) assumono un valore decorativo, di arabesco, analogo, nell'andamento sinuoso, a quello della stessa scrittura epigrafica palmirena (spesso utilizzata nei rilievi con ...
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arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...