Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] . L'immagine dell'uomo non può non risentire di questa impostazione, sicché il più delle volte essa viene ridotta a un arabesco o, per meglio dire, a una forma che abbia assai pronunciate le caratteristiche ornamentali e in cui il senso del volume ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] ma anche nel Lazio, nelle Marche, in Piemonte e, soprattutto, in Toscana. Per farsi un'idea della fortuna che l'arabesco, con tutte le sue varianti, trovò in Oriente e in Occidente, è sufficiente osservare le colonnine dei portali o gli intarsi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dotato di capacità eccezionali e, allo stesso tempo, di un temperamento morboso – [...] come redattore del "Burton’s Gentleman’s Magazine". In quello stesso anno appare il volume Racconti del grottesco e dell’arabesco (Tales of Grotesque and Arabesque), che gli frutta come sola ricompensa una ventina di copie gratuite, ma non ha alcun ...
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LORENZETTI, Pietro
Arduino Colasanti
Pittore, nato in Siena, probabilmente intorno al 1280, ivi morto, secondo la tradizione, insieme col fratello Ambrogio durante la peste del 1348. Se egli è da identificare [...] cromatico ed elemento di suggestione d'infinito, né alla maniera di Simone Martini, cioè come piano sul quale si staglia l'arabesco di un'apparizione (Cecchi), ma come volume che circonda e sostiene le figure. Il Dewald ha rilevato che nel polittico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] il più funzionale alla raffigurazione del mito antico. L’incanto diAtalanta e Ippomene, oggi a Napoli (Museo di Capodimonte), arabesco di carni incorrotte, azione sospesa in un silente tempo multiplo, lo dimostra. Ma quel capolavoro rivela anche un ...
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CRETI, Donato
David Miller
Nacque a Cremona il 24 febbr. 1671 da Giuseppe e da Anna Caffi, sorella dei pittori Ludovico e Francesco e quindi cognata di Margherita Caffi.
Giuseppe (Gioseffo) nacque nel [...] esprime più liberamente il suo talento di paesaggista e le sue squisite figure si dispongono in gruppi armoniosi, quasi ad arabesco, in questi scenari paesistici.
A queste opere di rara bellezza pensava Longhi (in L'Archiginnasio, XXX [1935], p. 133 ...
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TERZANO, Massimo.
Stefano Masi
Nacque a Torino il 23 aprile 1892 in una famiglia di modeste origini. Non ancora quindicenne, cominciò a lavorare da apprendista nelle officine dell’Ambrosio Film. Qui [...] tedesca Walter Ruttmann, dove intere sequenze erano costruite sull’elaborazione di motivi ritmici all’interno del fotogramma. Un arabesco di forme e luci. Ma Terzano girò anche film dalla marcata vocazione realista, quali Ragazzo (1933) di Ivo ...
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BARTOLOMEO di Tommaso (B. da Foligno)
Federico Zeri
Nacque a Foligno alla fine del sec. XIV o agli inizi del XV, dato che l'8 dic. 1425 era già in età da testimoniare ad Ancona dove risiedeva con la [...] grafica compatta e rigorosa dove tutto viene fuso in una sorta di materia personale intraducibile, polivalente, che non èpuro arabesco, anche se ignora la terza dimensione, dove ritmi e cadenze della più varia misura si intrecciano e si accavallano ...
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LA REGINA, Guido
Francesca Franco
Nacque a Napoli il 13 febbr. 1909 da Annibale ed Elvira Venanzi. Dal padre, pittore, apprese i primi insegnamenti e nel 1923, dopo le scuole tecniche, si iscrisse all'istituto [...] per i "Quaderni di letteratura e interpretazione figurativa" delle edizioni De Luca una serigrafia per la poesia di D. Campana Arabesco-Olimpia presentata da M. Petrucciani (Roma 1973). Dopo un nuovo soggiorno in Siria espose in una grande mostra ...
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Il concetto che dell'arredamento si aveva fino alla vigilia dell'epoca attuale - e cioè, a un di presso, fino al periodo che precedette la guerra mondiale - si è venuto in questi anni radicalmente modificando.
Secondo [...] dell'arredamento moderno ha pesato notevolmente come fattore pratico e, forse anche più, come fattore estetico.
L'arabesco complicato e brillante, leggiero, elastico, esatto della struttura tubolare, ha un poco suggestionato tutto il vocabolario ...
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arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...