Dieterle, William (propr. Wilhelm)
Bruno Roberti
Regista e attore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Ludwigshafen am Rhein (Renania-Palatinato) il 15 luglio 1893 e morto a Ottobrunn l'8 dicembre [...] di Jennie), tratto dal romanzo di R. Nathan, che riprende atmosfere surrealiste impregnate di amour fou e le trasforma in un arabesco figurativo impastato di un bianco e nero onirico e virato da sequenze a colori. La vicenda del pittore innamorato di ...
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DEABATE, Teonesto
Laura Castagno
Nato a Torino il 17 giugno 1898, da Giuseppe e da Margherita Allemano, studiò alle scuole tecniche e poi si iscrisse alla Accademia Albertina. Nel 1917 partì volontario [...] più originali in un rapporto luce-colore "... tutto finezze e sensibilità, tra sottili accostamenti tonali e l'elegante arabesco" (cfr. A. Dragone, Quaderni...., 1984, p. 41). Negli anni '50 espose alle principali mostre collettive di Torino (Circolo ...
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IMPRESSIONISMO
Giorgio CASTELFRANCO
Palma BUCARELLI
Nel 1874 ebbe luogo a Parigi, organizzata dalla Société anonyme des artisies peintres sculpteurs et graveurs, un'esposizione dei pittori C. Monet, [...] ) la forma o il verso della pennellata, il soprammettere o meno d'un colore a un altro, la composizione insomma del loro arabesco pittorico. La loro pennellata vuole essere bella, e si propone di rendere la materia e il senso delle cose come l'occhio ...
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SCHLEGEL, Friedrich von
Vittorio Santoli
Letterato e filosofo tedesco, nato a Hannover il 10 marzo 1772, morto a Dresda il 12 gennaio 1829. Destinato dapprima al commercio, studiò poi a Gottinga e a [...] (1797, 1800, 1808); migliore di tutti il saggio sul Lessing (1797).
Arabeschi e confessioni giudicava lo Sch. essere "gli unici prodotti naturali romantici". E arabesco e confessione è anche il suo romanzo Lucinde (1799): opera esteticamente nulla ...
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Nato a Camprodón (prov. di Gerona, Spagna) il 29 maggio 1860. Ebbe vita quanto mai agitata e avventurosa. Studiò dapprima a Parigi, poi a Madrid; a nove anni fuggì di casa, e cominciò a vagabondare, dando [...] . Se per qualche esuberanza virtuosistica l'A. fa talvolta pensare a Liszt, più spesso si apparenta, per la squisitezza dell'arabesco strumentale, per l'incantevole poesia sonora, alle opere più perfette di Chopin e di Debussy. Accanto a queste e a ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] , pur appartenendo a uno schema decorativo molto simile, presentano in realtà una decorazione diversa. Si direbbe che la tecnica dell'arabesco, più comune all'interno, si sia estesa anche all'esterno. Il minareto all'interno è a più piani, i soffitti ...
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BONONE (Bononi), Carlo
Maria Angela Novelli
Secondo la concorde testimonianza delle fonti nacque a Ferrara nell'anno 1569. Le notizie e i documenti riguardanti la sua vita e la sua attività sono piuttosto [...] datare un importante gruppo di pale d'altare, accomunate dalla disposizione in diagonale delle figure, poste ad arabesco in uno spazio fluido e profondo, e dalla fantasiosa gamma cromatica, che sembra riflettere una personale, diretta esperienza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È l’Encyclopédie a chiarire i risultati raggiunti dalle arti decorative nel Settecento [...] la commode, ora al Quirinale.
In parallelo trionfano i modelli di André-Charles Boulle: appoggiato da Luigi XIV, attinge agli arabeschi di Jean Bérain irrobustendoli con l’intarsio del bronzo, del rame e della tartaruga, come dimostrano i mobili a ...
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RAPHAEL, Antonietta
Paola Bonani
RAPHAËL, Antonietta. – Nacque a Kaunas, in Lituania, nel 1895, ultima figlia del rabbino Simon e di Katia Horowitz. La data di nascita, modificata da Raphaël stessa [...] i caratteri di razza. Si tratta di una eccezionale sensibilità coloristica, tendente a sistemarsi in una grazia decorativa d’arabesco lineare. Questa artista avverte nelle cose, nei terreni, nei cieli, negli uomini, una ricchezza tale di gamme, di ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] stati cristiani della Spagna (Alcazar in Siviglia, edifici di Toledo). Bandite severamente le rappresentazioni figurate, regna sovrano l'arabesco. Le maioliche invetriate di Malaga e di Valenza, le lame di Toledo e i broccati di Almeria, godettero ...
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arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...